Sconvolto e rimasto solo, Yossarian abbraccia e imbraccia la follia. Ma forse è l'unico sano in quella gabbia di matti che è la guerra. Leggi la recensione del sesto e ultimo episodio di Catch-22.
Catch-22, episodio 6: la trama
Sopravvissuto al lancio dal suo aereo, Yossarian riesce a raggiungere un podere. Lì viene accolto dalla numerosa famiglia che vi abita, e, dopo esser stato ricucito dal medico locale - che gli assicura che "lì sotto" è tutto a posto, e che i "gioielli di famiglia" sono ancora due - passa qualche giorno di pace e tranquillità mangiando spaghetti al pomodoro e facendo un po' il galantuomo con la bella figlia del padrone di casa.
Viene però rintracciato dagli uomini di Scheisskopf, che lo riportano prontamente a Pianosa, cioè alla triste realtà. Tornato alla base, viene medicato dal Dottor Daneeka e dall'infermiera Duckett. Intanto il Generale "testa di mer*a" si sta dedicando alla sua attività preferita: insultare i suoi uomini per incitarli a essere perfetti per la parata che avrà luogo tra qualche giorno proprio lì e a cui parteciperà il responsabile dell'intera operazione europea.
Dopo aver tentato inutilmente di farsi dare almeno qualche giorno da Doc - che gli dice che, nella sfortuna di essere ancora abile al combattimento, almeno ha la fortuna di avere ancora entrambi i testicoli attaccati al corpo! - , e dopo aver indossato i pantaloni arabeggianti (e larghi) ricevuti in dono da Milo - che, ovviamente, si trova in qualche angolo del mondo per i suoi affari, questa volta precisamente nel Togo -, YoYo si reca da Cathcart per ricordargli il loro patto, ma il Colonnello ha le mani legate.
A rapporto da Scheisskopf, Yossarian, che nel frattempo è riuscito a convincere il Dottor Daneeka ad aiutarlo, deve lettaralmente calarsi le braghe e mettersi a nudo, quantomeno dalla cintola in giù. Verificato che è tutto a posto, il Generale, che ce l'ha a morte con YoYo per il suo affaire con sua moglie, gli ordina di "rimettere il suo culo e le sue palle su un bombardiere", perché gli mancano ancora 4 missioni per arrivare a quota 55.
YoYo, dopo aver scoperto che l'infermiera Duckett è stata congedata, torna dunque a volare, ma con un equipaggio completamente rinnovato: dei suoi amici e compagni di battaglia, infatti, non è rimasto praticamente nessuno. Prima di salire, il neo Capitano accoglie una nuovo arrivato, il giovanissimo Christopher, e gli dice che andrà tutto bene.
Ovviamente non andrà tutto bene. Anzi, andrà malissimo, e Christopher morirà sbudellato e dissanguato. Yossarian, ricoperto di sangue, scioccato e pervaso dal senso di colpa - è stato lui a dire al ragazzo di posizionarsi a metà aereo e non in coda, dove avrebbe dovuto trovarsi -, si spoglia. Non si rivestirà più.
Mentre il Cappellano Tappman officia il funerale del ragazzo, YoYo osserva da lontano, a cavalcioni del ramo di un albero. Viene raggiunto da Milo, ricomparso da chissà dove, che gli dice che Orr è vivo ed è riuscito ad arrivare in Svezia. Alla fine qualcuno è riuscito a lasciarsi alle spalle, quantomeno per un po', quell'assurda guerra.
Il giorno della parata, Scheisskopf, desideroso di fare bella figura davanti al super mega Generale responsabile dell'intera operazione in Europa, per poco non ha un infarto quando Yossarian si presenta alla sua premiazione nudo come un verme, scarponi e berretto a parte. Il super mega Generale però non si scompone, anche perché, a dirla tutta, è molto più infastidito dal texano che non smette un attimo di parlare che non dall'assenza di vestiti del prode (più o meno) Capitano.
In chiusura di episodio vediamo YoYo nella sua tenda mentre "accoglie" con un abbraccio un giovanissimo tenente che di cognome fa Newman. Nuova carne da macello. Prima, però, c'è un momento importante: YoYo ripensa ai suoi amici, e si rivede insieme a loro, e insieme all'infermiera Duckett, sulla piattaforma in mezzo al mare, intenti a ridere, a bere birra e a farsi scherzi a vicenda. Qualcuno è morto, qualcuno è fuggito, qualcuno è stato congedato. E qualcuno non c'è più, nonostante fisicamente sia ancora lì.
L'ultimissima scena ci mostra il nostro "eroe" di nuovo in aria, in missione, intento a sganciare altri ordigni. Piccolo particolare: Yossarian è ancora nudo. Della serie: lasciate ogni speranza, o voi che vi ritrovate incastrati negli assurdi ingranaggi della macchina bellica. Ma, in generale proprio, lasciate ogni speranza, o voi tutti.
Catch-22, episodio 6: la recensione
Il finale di Catch-22 è un finale decisamente più amaro che dolce, ma non mancano comunque i momenti in cui le assurde situazioni in cui si trova Yossarian, e gli assurdi personaggi di cui è circondato, riescono a strapparci un sorriso.
La prima parte dell'episodio - il ritorno a Pianosa di YoYo e il suo colloquio con Scheisskopf, che lo rispedisce in aria per vendicarsi dell'affaire avuto con sua moglie - è tutto sommato leggera, ma in compenso la seconda - l'orribile morte del povero Christopher e la decisione di Yossarian di non indossare più la divisa - è un pugno nello stomaco.
Ci pensano Milo - che porta buone nuove su Orr, al sicuro in Svezia - e il super mega Generale ad alleggerire un po' gli ultimi dieci minuti, ma la sensazione di profondo disagio permane anche a visione conclusa.
Christopher Abbott, il protagonista indiscusso della serie, ha egregiamente tenuto in piedi i sei episodi che abbiamo visto, ma non si può non menzionare in generale l'ottimo lavoro svolto da tutto il cast, in particolare da Kyle Chandler - il bullo a sua volta bullizzato Colonnello Cathcart -, da Daniel David Stuart - un Milo Minderbinder semplicemente irresistibile - e da George Clooney - che sarà anche comparso poco, ma che è riuscito ogni volta a rubare la scena col suo Generale Scheisskopf, la perfetta incarnazione del superiore incapace, vendicativo, meschino e intimidatorio ma, sotto sotto, assolutamente insignificante.
Che altro aggiungere? Un adattamento decisamente riuscito e decisamente godibile.
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