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Gomorra 4, trama e recensione dell’episodio 2

Serie TV

Linda Avolio

Un anno dopo il finale del primo episodio, Gennaro mette in cantiere un progetto che darà a Pietro un futuro diverso da quello che ha avuto lui, costretto fin da piccolo a diventare ciò che in effetti poi è diventato. Il lupo, però, perde il pelo, ma non il vizio. Leggi la recensione del secondo episodio di Gomorra 4.

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Gomorra 4, episodio 2: la trama

Anno nuovo, vita nuova

Il secondo episodio ci riporta dentro la vita dei Savastano, un anno dopo. Azzurra, Gennaro e Pietro ora vivono in una bella villa con piscina a Posillipo. Una certa Valeria, un'organizzatrice di feste per bambini, arriva a casa Savastano insieme a due ragazze tavestite da mimo. Il compleanno dell'erede è dietro l'angolo, e per lui ci vuole una festa in grande stile. Ora non resta altro da fare che consegnare gli inviti. Che, come spiega bene Genny, dovranno essere almeno 100. The more, the merrier.

A Gennaro viene presentato il costruttore Alberto Resta, l'uomo "che ha tirato su mezza Napoli" e che ora lo aiuterà a far diventare realtà il suo progetto: trasformare il posto abbandonato che ci è stato mostrato nelle ultime scene del primo episodio nel più grande aeroporto della Campania. Resta, ci dice Gennarì, è un imprenditore onesto e responsabile, un imprenditore che non ha esitato a riempirsi di debiti pur di salvare i suoi dipendenti. Ora, però, questi debiti lo stanno uccidendo. Motivo per cui, quando gli viene offerto di mettersi alla guida del consorzio per la riqualificazione dell'area, Alberto non ci pensa due volte: il 15 per cento dei ricavi è un numero che fa gola. Savastano gli dà dunque carta bianca, ma a una condizione: ogni cosa dovrà essere fatta a norma di legge. Tutto dovrà essere più in regola del regolare. Inattaccabile, da chiunque.

E' tornata la puzza

A sera inoltrata, non molto lontano da lì, un gruppetto di ragazzi dà fuoco a un grosso mucchio di immondizia lasciata all'aperto a marcire su un terreno privato. Dalla finestra di casa, il proprietario assiste alla scena. Intanto i guaglioni se ne sono andati. Quando rientra, l'uomo, che si chiama Giovanni, trova la figlioletta davanti alla finestra aperta: "Papà, è tornata la puzza."

Il giorno successivo, Giovanni e la figlia vanno in ospedale. E' lì, infatti, che si trova la moglie di lui, cioè la madre di lei. La donna, Maria, è attaccata a una flebo. Ha il cancro, e per lei ormai non c'è più nulla da fare, infatti i dottori le hanno detto che può anche tornare a casa. La bambina è contenta, ovviamente non ha capito cosa si cela dietro le poche parole della mamma. 

Intanto, Gennaro incontra Alberto in quella che sarà la sede del consorzio. In una sala ancora vuota, su un grande tavolo al centro, c'è una mappa suddivisa in zone rosse. Si tratta dei terreni che circondano l'aeroporto, e dovranno tutti essere acquistati prima dell'inizio dei lavori. Resta chiede di poter portare con sé Tiziana Palumbo, la sua fidata collaboratrice, laureata a Londra. Nessun problema, l'importante è muoversi, perché entro fine mese bisogna presentare il progetto in comune.

La mattina successiva, Genny guarda Azzurra mentre veste Pietro. Si chiede cosa succederà quando sarà grande, se andrà a studiare a Londra, o addirittura in America. Soprattutto, si chiede cosa la gente penserà quando sentirà il suo cognome. Azzurra non è preoccupata: da grande Pietro potrà essere ciò che vorrà.

Il futuro a portata di mano

Inutile pensare al futuro se non si farà l'aeroporto, ma Resta è positivo: hanno già acquisito più della metà dei terreni. Per gli altri, un aumento dell'offerta del 20 per cento potrebbe essere allettante. Le varie parti del progetto sono state sviluppate: un parcheggio multipiano, un centro commerciale, un albergo, e infine lo svincolo autostradale. Per il comune non sarà un problema: c'è da costruire un nuovo stadio, e una bella donazione di 200.000 euro sicuramente aiuterà a fare la scelta giusta. Bisogna farsi degli amici, non dei nemici: questo è il vero cambiamento.

Tutto procede come da piano, ma c'è un proprietario che non vuole saperne di vendere. Gennaro non è preoccupato, pensa che si tratti solo di una questione di prezzo, ma Alberto è sicuro che non sia così, dunque c'è bisogno del suo intervento. "C'è bisogno di mettergli paura" dice, e fa l'errore di afferrare per il braccio quel socio che è molto più pericoloso di quanto non sembri. Gennaro non gradisce che gli si venga detto ciò che deve o non deve fare, e lo fa capire chiaramente al suo interlocutore.

Resta però il fatto che quel piccolo pezzo di terra va acquisito, così Gennarì si mette metaforicamente a scavare nella vita del proprietario, nella vita di Giovanni. Se l'uomo finora non ha venduto non è sicuramente per i soldi, visto che gli sono state fatte offerte decisamente allettanti. Dev'esserci sotto qualcosa. E infatti qualcosa c'è. C'è una moglie malata di cancro che è stata considerata non operabile dalla sanità pubblica.

Un'offerta che non si può rifiutare

Il giorno dopo, Gennaro va da Giovanni con un'offerta a cui non si può dire di no: gli offre 300.000 euro per un viaggio in Brasile, in un posto dove Maria potrà sottoporsi a un trapianto di fegato immediato. Non gli offre una guarigione certa, ma gli offre la speranza del futuro. Intanto, Maria torna a casa. Di notte, i cumuli di spazzatura continuano a bruciare.

La sera, prima di dormire, Maria dice a Giovanni che dovrà trovarsi una brava donna quando lei sarà morta, perché "la creatura tiene bisogno di una madre." A quel punto, lui le racconta dell'offerta ricevuta quel pomeriggio, ma le dice anche che la persona che gli ha fatto quell'offerta non è una brava persona. Lei non può crederci: e pensare che hanno anche chi può ospitarli in Brasile!

Quando Gennaro va a prendere Pietro a scuola, si accorge che alcuni genitori lo guardano in modo strano. Sa benissimo cosa significano quegli sguardi. Irritato dal tono di Alberto - che nel frattempo l'ha chiamato per dirgli che il tempo sta per scadere -, Genny gli attacca il telefono in faccia: non ha tempo per queste cose, adesso deve pensare a Pietro. Resta decide così di fare da sé, e la sera, mentre è in macchina, Giovanni, che ha appena deciso di chiamare Gennaro, viene fermato da un uomo che lo minaccia con una pistola e lo picchia brutalmente.

La mattina successiva, Genny va da Giovanni, che sta saldando un macchinario con la fiamma ossidrica. Alla domanda "Perché non ho ancora ricevuto la vostra chiamata?" Giovanni si toglie la maschera protettiva e mostra il viso tumefatto. La sua risposta è secca: "Perché mi fate schifo." L'offerta si può dunque dire rifiutata. Alberto ha sbagliato, e Gennaro glielo fa capire chiaramente. L'avvertimento è velato, ma il messaggio è cristallino. In aiuto di Gennarì arriva nuovamente Zio Gerlando, che gli farà sapere quali sono i terreni puliti e quali quelli contaminati. Soprattutto, Genny vuole sapere chi ci ha "mangiato sopra." 

La sera, a casa, Gennaro scopre da Azzurra che gli inviti per la festa di Pietro sono stati tutti rifiutati. Lei cerca di sdrammatizzare e di tranquillizzarlo, gli dice che ne approfitteranno per passare una bellissima giornata in famiglia, ma lui è furibondo.

Ora si fa come dico io

Il giorno dopo, Genny va un'ultima volta da Giovanni. Finalmente scopriamo il motivo dei rifiuti dell'uomo: non voleva che nessuno scoprisse che, tempo addietro, ha accettato di sotterarrare nei suoi terreni dei fusti di materiale altamente inquinante e contaminato. "Tua moglie lo sa che sta morendo per colpa tua? E tua figlia sa di avere un padre di mer*a?" gli chiede Gennaro, e intanto gli mette in mano un assegno. Giovanni è confuso: ma non erano 300.000 euro? Prima. Ora, però, il tempo delle buone azioni è finito. Ora si fa come dice Savastano.

Si fa come dice Savastano, per l'appunto. Seguito da due ragazze travestite da pagliaccio, un mimo dall'aspetto affabile e non inquietante e un pasticciere, Genny irrompe nella classe di Pietro. Suo figlio, in un modo o nell'altro, avrà la festa che si merita. E tanti auguri! Nel frattempo, Tiziana comunica ad Alberto che anche l'utimo terreno è stato acquisito. Alla scuola materna, i genitori assistono alla festa. Nessuno, tranne uno, ha il coraggio di portare via la propria figlia o il proprio figlio. L'unico, per l'appunto, è un uomo che Gennaro sta tenendo d'occhio. E' un uomo che va in giro con la scorta...

Pietro non è però il solo a ricevere dei regali. Anche Alberto riceve un pacco. E' a casa sua, seduto a tavola con la sua famiglia, quando a un certo punto la domestica lo avvisa che è arrivato qualcosa per lui. Dentro la scatola ci sono le mani dell'uomo che ha minacciato Giovanni.

 

Gomorra 4, episodio 2: la recensione

Dopo un primo episodio che funge da epilogo (della stagione 3) e da lungo prologo (della stagione 4), finalmente entriamo nel vivo della storia. Il salto temporale ci restituisce un Gennaro che è andato incontro all'ennesima trasformazione, sia esteriore - ha un aspetto più pulito, più adulto - sia interiore. Genny è cresciuto, e per amore del figlio ha mantenuto la promessa fatta un anno prima: mai più a Secondigliano, mai più direttamente coinvolto in ciò che accade dentro quel mondo. Ha cambiato pelle, e si è reinventato imprenditore.

Puoi togliere l'uomo dal Sistema, ma non puoi togliere il Sistema dall'uomo: Genny è cresciuto in un certo modo, si è fatto strada nel mondo, volente o nolente, in un certo modo, e in quel modo, anche se con modalità più raffinate, continua a muoversi. Salvatore Esposito, che interpreta l'unico personaggio sopravvissuto della prima stagione, è bravissimo nel comunicare cosa frulla dentro la testa del suo personaggio senza usare neanche una parola.

Resta ancora un po' in disparte il personaggio di Azzurra, ma, come anticipato dalla stessa Ivana Lotito, nel corso della stagione la Signora Savastano diventerà una vera e propria partner per il marito.

Come già accaduto nelle precedenti stagioni, Gomorra ci porta dentro la vita di personaggi che non rivedremo e che fungono da strumento narrativo per raccontare la realtà. Quest'anno, con l'ingresso in scena dei Levante, si va nell'entroterra, dunque era inevitabile parlare della Terra dei Fuochi e delle sue problematiche.

 

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