
Il ritorno di Avitabile, deciso a distruggere il genero per averlo raggirato, la scarcerazione di Scianèl, desiderosa di vendetta, le strategie di Patrizia, ormai completamente a suo agio nel Sistema, e le mire di Genny, intenzionato a far crescere l'impero dei Savastano. Mentre Ciro Di Marzio è finalmente tornato a casa, A Napoli, colpi di scena e ritorni inattesi arricchiscono il quarto episodio della serie, pieno di tensione e adrenalina. La quarta puntata della terza stagione di Gomorra andrà in onda su Sky Atlantic HD venerdì 24 novembre alle 22.15 - VAI ALLO SPECIALE SU GOMORRA LA SERIE

La scarcerazione di Don Giuseppe Avitabile (Gianfranco Gallo) complica le mire espansionistiche di Genny (Salvatore Esposito). Informato da Gegè (Edoardo Sorgente), il padre di Azzurra conosce ora i piani di Savastano jr. per impossessarsi delle sue società. In questa puntata scopriremo come il boss intende vendicarsi di Genny. - Foto di Gianni Fiorito Sette ragioni per guardare Gomorra se non l’hai ancora fatto
Sette ragioni per guardare Gomorra se non l’hai ancora fatto
L’incontro di Genny (Salvatore Esposito) con Scianèl (Cristina Donadio) sancirà la nascita di un accordo o lo scoppio di una nuova guerra? Il predominio sulla periferia di Napoli Nord è minacciato su più fronti, mostrarsi deboli potrebbe attrarre le mire dei clan storici. - Foto di Gianni Fiorito

Corroso dal timore di ritorsioni per aver rivelato le mire di Genny (Salvatore Esposito), in questo episodio scopriremo come Gegè (Edoardo Sorgente) proverà a gestire la sua complicata situazione. Il mondo della violenza non gli appartiene. Volto da bravo ragazzo, dai modi garbati, il contabile di Genny ha grandi ambizioni. Contraddizioni che lo hanno portato a una crisi profonda. Informerà Gennaro della minaccia? La sua relazione verrà resa pubblica? Le scatole cinesi che crea e disfa per tenere al sicuro il patrimonio dei boss sono veramente al sicuro? Aspetti controversi per un personaggio complesso, tutto da scoprire. - Foto di Gianni Fiorito

“O sang nun s’ sceglie, ‘e cumpagn sì”, ovvero "il sangue non si può scegliere, ma gli alleati sì". È con queste parole che Patrizia, (Cristiana Dell’Anna) - la nipote di Malammore che era entrata nel cuore di don Pietro Savastano (Fortunato Cierlino) - saluta la scarcerazione di Scianèl (Cristina Donadio). - Foto di Gianni Fiorito

La spietata Scianèl (Cristina Donadio) è una iena ferita in cerca di vendetta per la morte del figlio e il tradimento di Marinella. Accetterà l’aiuto di Patrizia o altri intrighi di nascondono dietro questa richiesta di collaborazione? - Foto di Gianni Fiorito

Secondigliano ha perso il suo Re. Don Pietro Savastano è morto lasciando nel regno di Gomorra un trono vuoto, desiderato da molti. L’interessamento dei clan del centro storico alle vicende della periferia mette in allarme Genny (Salvatore Esposito) che intanto deve gestire anche i sospetti di Don Giuseppe Avitabile (Gianfranco Gallo). - Foto di Gianni Fiorito

Barbe lunghe, sguardo rapace, profondo sentimento di rivalsa. I ragazzi di Forcella vogliono la propria porzione di potere, stanchi di rimanere ai margini di una città che li ha esclusi fin troppo a lungo. - Foto di Gianni Fiorito

Ciro Di Marzio ha già fatto la loro conoscenza in Bulgaria. Vestiti di nero, con barbe lunghe e pieni di brama hanno dato dimostrazione di cosa sono capaci. Enzo “Sangue Blu” ha voglia di comandare e i suoi uomini hanno sete di potere. Riusciranno a conquistare il potere che reclamano? - Foto di Gianni Fiorito

Ciro Di Marzio tornerà nella sua Napoli, dove ha lasciato il suo abisso di dolore. Ma cosa farà una volta a casa? - Foto di Gianni Fiorito

Gegé, intimorito per le minacce attuate da Don Giuseppe Avitabile ai danni del suo compagno, ha ceduto. Ha svelato i piani l’imbroglio che si cela dietro le scatole cinesi da lui architettate. Il tradimento è il peggiore degli affronti per un boss come Gennaro Savastano. - Foto di Gianni Fiorito

Genny (Salvatore Esposito) punisce Gegè (Gennaro Sorgente) senza pietà. Lo uccide a pugni, usando, per rafforzare i colpi, l’orologio che don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino) aveva regalato al contabile del clan nel giorno della sua laurea. Trucchi di scena e un certosino lavoro di grafica hanno reso la drammatica scena molto realistica. - Foto di Gianni Fiorito

Giorni di preparazione, trucchi di scena e un certosino lavoro di grafica hanno reso la drammatica scena del pestaggio di Gegè particolarmente realistica. - Foto di Gianni Fiorito

All’incontro con i calabresi Genny (Salvatore Esposito) trova un’amara sorpresa. Uomini armati lo sequestrano e lo portano via in auto. O’ Cardill e Cap ‘e bomb’, i due fedelissimi uomini di fiducia di Genny, vengono uccisi sotto gli occhi impotenti di Gennaro Savastano. - Foto di Gianni Fiorito

Gennaro è sotto tiro, la sua vita appesa a un filo. Dopo le botte che disegnano una maschera di sangue sul suo volto, ferito e affranto Genny riconosce i suoi carnefici: sono O’ Crezi, O’ Diplomato, O’ Stregone e O’ Sciarmante, i boss del centro storico. - Foto di Gianni Fiorito

Da un’altra auto scende il vero architetto dell’imboscata: è don Avitabile, suo suocero, nonno di suo figlio. Genny (Salvatore Esposito ha compreso di essere stato scoperto). - Foto di Gianni Fiorito

Don Avitabile potrebbe uccidere Genny, ma gli risparmia la vita. È pur sempre il padre di suo nipote e marito di sua figlia. Ma non potrà più rivedere quanto di più caro ha al mondo. - Foto di Gianni Fiorito

Gennaro ha salva la vita, ma viene scaricato senza pietà a Scampia, sotto quelle Vele da cui è scappato. - Foto di Gianni Fiorito

Per rendere verosimile la scena del pestaggio truccatori ed esperti di effetti speciali hanno reso il volto di Salvatore Esposito una maschera di sangue. - Foto di Gianni Fiorito