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The Doors, 55 anni fa usciva il primo album: le 5 cose da sapere

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©Getty

Il 4 gennaio del 1967 è stato pubblicato The Doors, disco di debutto della rock band americana destinata a diventare tra le più influenti e controverse della storia della musica. Il leader del gruppo, Jim Morrison, è considerato uno dei più iconici frontmen, “profeta della libertà” e simbolo dell’irrequietezza giovanile. Tra i brani contenuti nella compilation, Light My Fire e The End

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I Doors sono uno dei gruppi rock più influenti e controversi della storia della musica, con un leader carismatico come Jim Morrison che è ancora oggi un simbolo per generazioni di giovani. Con più di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e tre album presenti nella lista dei 500 migliori secondo Rolling Stone, nel 1993 la band è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. Il debutto il 4 gennaio del 1967 con il primo album, “The Doors”, che è stato poi inserito nella Grammy Hall of Fame. La raccolta contiene il singolo “Light My Fire” e la lunga canzone “The End” ed è considerato un disco fondamentale per l’evoluzione del rock psichedelico, acclamato dalla critica. Ecco 5 cose da sapere.

Come è nato l’album “The Doors”

La band americana, nella sua formazione finale, prende vita verso la fine dell’estate del 1965 dopo che a Ray Manzarek, Jon Densmore e Jim Morrison si unisce Robby Krieger. Quest’ultimo, all’epoca, suonava la chitarra elettrica solo da sei mesi, ma aveva solide basi di chitarra classica, pianoforte e tromba. I quattro firmano prima un contratto di sei mesi con la Columbia Records, ma dato che la casa discografica non riesce a ottenere un produttore e inserisce il gruppo in una drop list, i Doors chiedono un rilascio anticipato e vanno a suonare tra il febbraio e l’agosto 1966 in due storici club di West Hollywood: il London Fog e il  Whisky a Go Go. Il presidente di Elektra Records, Jac Holzman, presente a una delle loro serate su suggerimento di Arthur Lee, cantante dei Love, si interessa ai 4 ragazzi e li fa firmare per la sua etichetta su raccomandazione del produttore Paul Rothchild. Proprio quest’ultimo si occuperà della registrazione e produzione dell’album d’esordio della band. 

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La registrazione del primo album

Il disco “The Doors” viene registrato in meno di un mese, tra agosto e settembre del 1966 ai Sunset Sound Studios di Hollywood, in California. Contiene alcune delle composizioni più note e apprezzate della band, come “Light my fire”, “Break On Through (To The Other Side)", “The End”. Il primo singolo a essere pubblicato è “Break on Through”, ma non riscuote un eccellente successo. La canzone è in 4/4 e ha un ritmo abbastanza veloce, a partire dal groove di batteria in stile bossa nova di Densmore. A colpire il pubblico è invece “Light My Fire” composta da Krieger. La versione del brano contenuta nell'album aveva una durata di poco più di sette minuti. Nonostante questo, il pezzo è ampiamente richiesto per la riproduzione radiofonica, quindi viene preparato un single edit per l'airplay radiofonico, con la durata inferiore a tre minuti e l'intera sezione strumentale rimossa.

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Le cover di “The Doors”

Il primo album dei The Doors contiene anche due cover. La prima è “Alabama Song", che è stata scritta e composta da Bertold Brecht e Kurt Weill nel 1927 per la loro opera “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”. La seconda è “Black Door Man", che è stata scritta da Willie Dixon e fu registrata originariamente da Howlin Wolf.

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Il successo di “The Doors”

“The Doors”, poco dopo essere stato pubblicato, scala subito la classifica di Billboard 200: “Light My Fire”, con l’album, raggiunge la posizione numero 2 in classifica nel settembre 1967 e ottiene lo status di multi-platino. In Europa, invece, la band fatica un po’ di più a emergere. L'LP mono ha dei mix unici che suonano diversi dalla versione stereo. Poco dopo l’uscita del disco, l’LP mono è stato cancellato ed è rimasto non disponibile fino al 2010, quando è stato ristampato come un LP audiofilo da 180 grammi in edizione limitata da Rhino Records. Il mix del 40° anniversario dell'album di debutto contiene una versione stereo di “Light My Fire" per la prima volta a velocità corretta.

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L’eredità di “The Doors”

“The Doors” è considerato dalla critica come uno dei più grandi album di tutti i tempi. Nel 2000, il disco è stato votato numero 46 nella classifica dei 1.000 migliori album di tutti i tempi di Colin Larkin. Il disco è anche al numero 42 della lista Rolling Stone dei 500 Greatest Albums of All Time. Quando la lista è stata rivista nel 2020, l'album è stato incluso al numero 86. Nel 2015 la Library of Congress ha selezionato “The Doors” per l'inclusione nel National Recording Registry in base al suo significato culturale, artistico o storico.