Bruce Springsteen, 50 anni fa usciva il suo disco d'esordio: le curiosità da sapere

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Il 5 gennaio 1973 l’etichetta Columbia lanciava l’album Greetings from Asbury Park, N.J., primo lavoro in studio del giovane artista all’epoca 23enne. Il disco ebbe buone recensioni ma per una serie di cause si rivelò un insuccesso commerciale ed è stato rivalutato solo negli anni. Dalla genesi alle registrazioni, dalla copertina alle canzoni: tutto quello che serve sapere

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L’esordio discografico di Bruce Springsteen avveniva esattamente 50 anni fa. Era il 5 gennaio 1973 quando l’etichetta Columbia lanciava l’album Greetings from Asbury Park, N.J., primo lavoro in studio del giovane artista, destinato a diventare una delle leggende del rock mondiale, che all’epoca aveva appena 23 anni. Il disco, nonostante le buone recensioni, si rivelò un insuccesso commerciale ed è stato rivalutato solo negli anni. Dai provini per il contratto ai problemi nelle registrazioni, dalla copertina iconica al “malinteso” sullo stile musicale: ecco tutto quello che c’è da sapere sull’opera (LE CANZONI PIÙ FAMOSE DEL BOSS).  

La genesi

Il giovane Springsteen nel 1969 comincia a frequentare Asbury Park, una meta di villeggiatura del Jersey Shore che pullulava di vita notturna. Con alcuni amici crea una la band chiamata Child, che poco dopo cambia nome in Steel Mill. Springsteen è il frontman e nei mesi si aggiungono alla formazione altri musicisti, alcuni dei quali poi confluiranno nella E Street Band (tra cui Steve Van Zandt). Il collettivo si trasforma nel Dr. Zoom and the Sonic Boom e intanto Springsteen si esibisce anche da solo con la sua chitarra. Tramite il manager Tinker West tra il 1971 e il 1972 ottiene dei provini con manager discografici e firma un contratto. Alla fine riesce a colpire il produttore John Hammond, uno dei talent scout migliori d’America (è colui che aveva scoperto Bob Dylan). Springsteen registra alcune demo per la Columbia e inizia a lavorare al disco con gli amici della sua band. L’etichetta discografica è però spiazzata essendo convinta di avere tra le mani un cantautore folk e quindi un disco acustico. L’artista riesce infine a imporre la decisione di impiegare i suoi musicisti di fiducia (tranne Van Zandt escluso dopo le prime fasi delle registrazioni).

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Le registrazioni

Bastano poche sessioni nei 914 Sound Studios a Blauvelt, una sala economica nello Stato di New York, per completare le registrazioni. Vengono incisi una decina di brani, tra cui It's Hard to Be a Saint in the City e For You, che Springsteen aveva suonato nei suoi provini acustici. Ma il risultato non è ancora ottimale e la casa discografica pretende almeno un singolo che possa essere un successo commerciale. Nascono così due brani composti in una notte da Springsteen: Blinded by the Light e Spirit in the Night (che saranno infatti i due singoli estratti dal disco). Questi sono stati registrati senza la band, già congedata. È stato lo stesso cantante a suonare tutti gli strumenti tranne la batteria (e con l’aiuto del sassofonista Clarence Clemons, che diventerà uno dei suoi più fidati collaboratori della E Street band). L’album è quindi un mix tra qualcosa di simile al folk e la vena rock di Springsteen: alcune canzoni sostanzialmente acustiche, suonate dal solo cantautore, e altre elettriche, suonate con la band. Con l'inclusione degli ultimi pezzi sono state sacrificate alcune di quelle acustiche (Jazz Musician e Arabian Night). E all’ultimo Springsteen ha deciso anche di sacrificare Visitation at Fort Horn, altro lento considerato di durata eccessiva.

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La copertina

La Columbia era solita mettere sempre una foto dell’artista nel suo disco d’esordio, per farlo conoscere al pubblico anche visivamente. Ma Springsteen lancia l’idea di usare una vecchia cartolina con la scritta "Greetings from Asbury Park, N.J.”, titolo dell’album e luogo caro all’artista perché lì è iniziata la sua carriera. John Berg, art designer della Columbia, a sorpresa non boccia la proposta (anche perché collezionista di cartoline). Così il volto di Springsteen è finito nel retro del disco. La cover con Asbury Park è una delle più note della sua intera discografia e tra l’altro è stata un traino turistico incredibile e inaspettato per la cittadina balneare del New Jersey.

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I risultati dell’album

Il disco Greetings from Asbury Park, N.J. esce il 5 gennaio 1973. Il titolo scelto è un omaggio alla città con cui ha un forte legame. Le critiche e le recensioni sono positive eppure l’album vende poco, appena 25mila copie nei primi mesi dal lancio. Questo insuccesso commerciale è stato spiegato come risultato di un equivoco: Springsteen era stato presentato (anche dall’etichetta) come un nuovo artista folk e invece l'album era decisamente più “rumoroso” del previsto. Ma allo stesso tempo non era abbastanza rock. Ma il successo per Springsteen iniziò ad arrivare soprattuto grazie ai live nei quali si rivelò da subito un fuoriclasse. Solo anni dopo, nel 1975, quando è stato lanciato Born to Run, anche Greetings è riuscito ad entrare nella classifica degli album più venduti di Billboard. Nel tempo questo esordio è stato rivalutato anche dai fan e molte delle canzoni contenute nel disco sono diventate presenze fisse nelle scalette dei concerti del Boss. La rivista Rolling Stone, nel 2003, ha inserito l’album al 379esimo posto della lista dei 500 migliori dischi di tutti i tempi. E nella classifica dei migliori esordi figura alla 37esima posizione.

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