Scopriamo il testo del brano che porterà a Sanremo l’artista a quattro anni dalla sua ultima partecipazione in gara. Una ballata che è un inno a superare i propri limiti
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A quattro anni di distanza dall’ultima esibizione all’Ariston, torna Ultimo a solcare il palco di Sanremo (LA SCALETTA DELLA PRIMA SERATA). Nel 2019 il brano I tuoi particolari gli era valso il secondo posto, ora è la ballata dal titolo Alba a far concorrere l’artista romano per il podio.
ULTIMO, IL RITORNO SUL PALCO DELL’ARISTON
Ultimo è uno dei favoriti dai bookmaker al fianco di Marco Mengoni e Giorgia, dopo il secondo posto conquistato nel 2019. Nel 2021 ha scalato le classifiche con l’uscita dell’ultimo album in studio Solo, mentre nel 2022 ha riempito gli stadi più grandi d’Italia con il tour. Il cantautore romano è reduce dal successo discografico di Vieni nel mio cuore, certificato disco di platino.
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Ultimo torna a solcare il palco dell’Ariston con la ballata Alba. Nessun brano sentimentale, ma una canzone che invita con forza a superare i propri limiti, a prendersi cura delle ferite interiori e ad amare chi è diverso da noi. Una canzone con un testo ricco di emozioni, nel quale l’alba è metafora di “una sana follia, puoi capirla se la senti”, unito ad un crescendo vocale di grande intensità.
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ULTIMO, IL TESTO DI ALBA
Amo l’alba perché è come fosse solo mia
Mi rilassa respirare l’aria pure tua
Amo l’alba perché è come fosse una bugia
Mi rilassa quanto basta, ma tu poi vai via
E t’immagini se fossimo al di là dei nostri limiti,
Se stessimo di fianco alle abitudini
E avessimo più cura di quei lividi?
Saremmo certo più distanti, ma più simili
E avremmo dentro noi perenni brividi
T’immagini se tutto questo fosse la realtà?
Amo l’alba perché spesso odio la vita mia
Camminando senza meta in questa strana via
Amo l’alba perché è come una sana follia
Puoi capirla se la senti e non mandarla via
E t’immagini se tutto stesse sopra i nostri limiti
E credessimo ai sorrisi come i comici,
Se non dovessimo parlare per conoscerci,
Se non amassimo soltanto i nostri simili?
Forse avremmo gli occhi solo per descriverci
Perché uno sguardo, in fondo, basta per dipingerci
Quando vivi un giorno bello ridi e pensami
Ho ascoltato i miei silenzi e ho avuto i brividi
Perché dentro un mio respiro sei tu che abiti
E quando vivi un giorno bello ridi e pensami
A me basta solo questo per non perderti,
Ma t’immagini se tutto questo fosse la realtà?
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