Led Zeppelin, 50 anni fa usciva “Physical Graffiti”: le cose da sapere sull’album
Approfondimenti
Il sesto lavoro in studio della band britannica venne pubblicato il 24 febbraio 1975 dall’etichetta Swan Song Records. Concepito come un doppio album, si rivelò un grande successo di critica e di vendite. Dalla track-list alla celebre copertina, dai riconoscimenti alle ristampe: ecco tutte le curiosità
Physical Graffiti, uno degli album più amati dei Led Zeppelin, compie 50 anni. Il sesto lavoro in studio della band britannica venne pubblicato il 24 febbraio 1975 dalla loro nuova etichetta Swan Song Records. Le iniziali 8 tracce registrate dal gruppo portarono all’idea di un doppio album includendo brani inediti dalle sessioni per i precedenti dischi della band. L’uscita venne ritardata a causa delle difficoltà nel realizzare la celebre copertina fustellata. Il successo commerciale e di critica fu enorme arrivando in cima alle classifiche in Uk e negli Usa. Physical Graffiti è stato certificato 16 volte platino negli Stati Uniti dalla RIAA nel 2006, il che significava oltre otto milioni di copie vendute. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa pietra miliare della musica.
La nascita dell’album
Dopo diversi anni di album pubblicati in sequenza, i Led Zeppelin si presero una pausa nel 1973. Nel novembre di quell’anno la band si ritrovò a Headley Grange, nell’Hampshire, per un primo tentativo di registrare le canzoni del nuovo disco. Queste sessioni furono abbastanza infruttuose, in particolare il bassista/tastierista John Paul Jones non fu in grado di lavorare. Ufficialmente era malato ma a distanza di tempo emerse che era arrivato sul punto di lasciare il gruppo (cosa che poi non avvenne). Un nuovo tentativo venne fatto tra gennaio e febbraio 1974, quando vennero registrate otto tracce. Il cantante Robert Plant in seguito le definì "roba fuori dagli schemi che si è rivelata davvero bella". L'atmosfera informale ha permesso al gruppo di improvvisare. Una canzone provata più volte portava a ideare un arrangiamento alternativo che risultava migliore. Il batterista John Bonham si dimostrò un traino costante con suggerimenti e idee. Questo lo portò a ottenere i crediti come autore in diverse tracce. Data la lunghezza delle 8 canzoni, si optò per un doppio album, aggiungendo materiale registrato per precedenti dischi ma mai pubblicato, come Boogie With Stu. Il mixaggio finale fu completato nel luglio 1974 agli Olympic Studios di Londra. Il titolo Physical Graffiti fu ideato da Jimmy Page per dare l’idea dell’energia impiegata per realizzare l’album.

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Le canzoni
La tracklist è composta da 15 canzoni. Considerando l’LP, nel lato A ci sono Custard Pie, The Rover e In My Time of Dying, nel lato B Houses of the Holy, Trampled Under Foot e Kashmir, nel lato C In the Light, Bron-Yr-Aur, Down by the Seaside e Ten Years Gone, nel lato D Night Flight, The Wanton Song, Boogie with Stu, Black Country Woman e Sick Again. I brani coprono una vasta gamma di stili musicali, dall’hard rock al progressive, dal funk al blues. L’unico singolo estratto fu Trampled Under Foot, pubblicato negli Stati Uniti il 2 aprile (con Black Country Woman come lato B). Diverse canzoni divennero punti fermi nei live della band (in particolare In My Time of Dying, Trampled Under Foot, Kashmir, Ten Years Gone, Black Country Woman e Sick Again). Poiché Physical Graffiti raccolse vari out-take da album precedenti, rimase poco dalle sessioni di registrazione che non fu poi pubblicato. Un primo arrangiamento di Custard Pie, diverso dalla versione finale, fu rielaborato come Hots on For Nowhere nell'album seguente, Presence. Alcuni altri outtake da sessioni di album precedenti che non erano stati inseriti in Physical Graffiti furono in seguito inclusi nell'album del 1982 Coda.

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Copertina
Il progetto per la cover prevedeva un condominio di New York nelle cui finestre potevano essere viste in modo intercambiabile varie icone culturali. Si lavorò sull'idea di persone che entravano e uscivano dal palazzo, con varie copertine che potevano essere posizionate sotto quella principale in modo da riempire le finestrelle con varie opzioni. I due edifici di cinque piani fotografati per la copertina si trovano ai civici 96 e 98 di St. Mark's Street nell’East Village di Manhattan, ritratti di giorno sul fronte e di notte sul retro. Fu quindi realizzata una speciale copertina fustellata: la cover includeva quattro cover composte da due interne (per ogni disco), una con inserto centrale e una esterna. La copertina con inserto centrale è bianca e riporta tutti gli elenchi delle tracce dell'album e le informazioni sulla registrazione. Quella esterna ha finestre fustellate sull'edificio, per cui quando la copertina centrale viene avvolta attorno alle copertine interne e inserita nella cover esterna, il titolo dell'album viene mostrato sulla copertina anteriore, formando il nome Physical Graffiti come fosse un bassorilievo scolpito sulla facciata. Quindi variando l'ordine e il verso dei vari elementi si arrivava a creare cover diverse. Tra i personaggi inseriti nelle finestre ci sono Buzz Aldrin, Lee Harvey Oswald, Papa Leone XIII e Marcel Duchamp. Secondo le note di copertina, il concept e il design sono attribuiti a Mike Doud e Peter Corriston. Nel 1976, l'album è stato nominato ai Grammy proprio per la categoria Best Recording Package.

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L’uscita
Physical Graffiti fu la prima pubblicazione dei Led Zeppelin con la loro etichetta Swan Song Records, che era stata lanciata nel maggio 1974. Fino a quel momento, tutti i lavori dei Led Zeppelin erano stati pubblicati dalla Atlantic Records, che avrebbe distribuito Swan Song. L'album fu annunciato per la prima volta alla stampa il 6 novembre con una data di uscita pianificata per il 29 novembre e un tour negli Stati Uniti (il decimo della band) a partire da gennaio. I ritardi nella produzione del design della copertina ne impedirono l'uscita prima dell'inizio del tour. Il disco fu quindi finalmente pubblicato il 24 febbraio 1975.
Il successo
Il gruppo debuttò con diverse canzoni di Physical Graffiti dal vivo in un concerto a Rotterdam a gennaio, prima del tour negli Stati Uniti, che durò fino al 27 marzo. Altre serate furono fatte a Londra e i biglietti per gli spettacoli andarono esauriti nel giro di quattro ore. Dopo l’uscita l'album fu un successo commerciale e di critica, avendo accumulato un enorme ordine anticipato dopo la data di rilascio posticipata, e quando finalmente fu pubblicato raggiunse il primo posto nelle classifiche del Regno Unito. Negli Stati Uniti, debuttò al terzo posto nella classifica Billboard Pop Albums, salendo al primo posto la settimana successiva e rimanendoci per sei settimane. Da allora si è rivelata una delle uscite più popolari del gruppo, con 8 milioni di copie vendute negli Stati Uniti. Fu il primo album a diventare disco di platino solo per ordini anticipati.

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Eredità
Nel 2003, Rolling Stone classificò Physical Graffiti al numero 70 nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi. Fu riclassificato al numero 73 in un elenco rivisto del 2012 e al numero 144 nel 2020. Plant in seguito ritenne che questo album rappresentasse il gruppo al suo apice creativo e da allora ha affermato che è il suo lavoro preferito dei Led Zeppelin. Jimmy Page ha anche affermato che l'album è stato un "punto di riferimento" per la band e l'energia creativa derivante dalle jam session e dall'elaborazione graduale delle strutture delle canzoni insieme ha portato a un materiale forte.
Ristampe
Physical Graffiti fu pubblicato per la prima volta su cd nel 1987. La prima stampa tagliò accidentalmente le battute in studio alla fine di In My Time of Dying (in seguito sistemate nelle ristampe). Page non era contento della sua mancanza di contributo e decise che avrebbe prodotto lui stesso delle nuove versioni. Nel 1990 si mise a rimasterizzare l'intero catalogo arretrato. Otto tracce di Physical Graffiti apparvero sul Boxed Set e su Remasters. Altre sul Boxed Set 2 nel 1993, mentre l'album fu ripubblicato correttamente nel 1994. Una versione rimasterizzata estesa è stata ripubblicata il 23 febbraio 2015, esattamente quarant'anni dopo l'uscita dell'album originale.
