Little Tony, 10 anni senza l'"Elvis italiano". I successi e le canzoni più famose
ApprofondimentiL’artista, all’anagrafe Antonio Ciacci, moriva a Roma il 27 maggio 2013 dopo una lunga carriera costellata da brani diventati grandi classici come "Cuore matto", "Riderà" e "24 mila baci". Appassionato di rock and roll fin da giovanissimo, a 16 anni si trasferisce a Londra insieme ai fratelli e si fa strada con il gruppo Little Tony and His Brothers. Poi il ritorno in Italia, le tappe a Sanremo e le sigle per la tv fra cui l’indimenticabile "The love boat (Profumo di mare)"
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Dieci anni fa, il 27 maggio 2013, il mondo dello spettacolo diceva addio a Little Tony, l’"Elvis italiano". Popolarissimo e sempre fedele alla sua anima rock, addolcita da una vena melodica tipicamente italiana, il cantante sammarinese ha collezionato nella sua lunga carriera grandi successi come Cuore matto, Riderà e 24 mila baci, oltre alla celeberrima The love boat (Profumo di mare), sigla italiana della serie televisiva Love Boat.
Gli esordi e l’Inghilterra
Little Tony, nome d’arte di Antonio Ciacci, nasce a Tivoli il 9 febbraio 1941 da famiglia sammarinese. Si appassiona fin da giovanissimo al rock and roll e inizia a esibirsi in ristoranti, locali da ballo, balere e teatri di avanspettacolo ai Castelli Romani. Nel 1958 viene notato da un impresario inglese, Jack Good, che convince lui e i suoi fratelli a trasferirsi in Inghilterra. Lì Antonio sceglie il nome d’arte Little Tony, in omaggio a Little Richard, e si fa strada con il gruppo Little Tony and His Brothers: sono gli anni delle hit Johnny B. Goode e Lucille. "A 16 anni sono andato a Londra senza una lira e senza sapere una parola di inglese a misurarmi con gente come Cliff Richard - ricorderà Little Tony anni dopo - Prendevo il treno a carbone e andavo a Manchester da dove andava in onda il programma Boys Meet Girls che ha fatto la storia del rock in tv. L'anno dopo il programma si intitolava Wham! - è da qui che George Michael ha preso il nome della sua prima band - e io ero ospite fisso. Uno degli autori di Elvis scrisse per me Too Good, che arrivò nella top 20 inglese nel 1959".
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Il successo in Italia
Il grande successo anche in Italia arriva nel 1961 con un brano che diventa un classico: 24 mila baci, cantata in coppia con Adriano Celentano al Festival di Sanremo e piazzatasi al secondo posto. Poi è la volta de Il ragazzo col ciuffo, e nel 1966 vende quasi un milione di copie grazie a Riderà. L’anno successivo torna a Sanremo con quello che è forse il suo brano più distintivo, Cuore matto: una canzone che dopo essere rimasta in vetta alle classifiche per 12 settimane in Italia gli apre le porte dei mercati discografici di Europa e Sudamerica. Nel 1970 un’altra hit, stavolta insieme a Patty Pravo: La spada nel cuore.
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La tv, le sigle e gli anni Duemila
Negli anni successivi Little Tony partecipa a molte trasmissioni "revival", con un pubblico che non smette di amarlo, e incide diverse fortunate sigle televisive fra cui quella di Love Boat. Sempre negli anni ’80 fonda il gruppo Ro.Bo.T. insieme a Bobby Solo e Rosanna Fratello. Nel 2000 e nel 2001 conduce il varietà musicale I ragazzi irresistibili insieme a Maurizio Vandelli, Rita Pavone e Adriano Pappalardo, nel quale interpreta le canzoni che hanno fatto la storia della musica dagli anni Sessanta. Nel 2003 torna Sanremo, insieme a Bobby Solo, con il brano Non si cresce mai. Sempre vitale e curioso, nel 2004 collabora con il dj Gabry Ponte alla canzone Figli di Pitagora. È il 23 aprile 2006 quando durante un concerto a Ottawa l’artista viene colpito da un infarto, dal quale poi si ristabilisce. Due anni dopo festeggia 50 anni di carriera sul palco dell’Ariston con il brano Non finisce qui e per i suoi 70 anni, nel 2011, pubblica l'album È impossibile.
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L’ultima esibizione e la morte
Il 9 marzo del 2013 Little Tony partecipa al programma I migliori anni, durante il quale canta Riderà e Cuore matto, in quella che sarà la sua ultima esibizione. In quell’occasione racconta che il giorno in cui incise Cuore matto non era molto convinto perché la considerava una "canzoncina", ma dopo le prove qualcuno gli disse: "Hai una canzone che venderà milioni di dischi, è un'idea... fantastica!". Quel qualcuno era Domenico Modugno. Little Tony muore pochi mesi dopo, il 27 maggio del 2013, all’età di 72 anni: era ricoverato alla clinica Villa Margherita di Roma dal 16 marzo a causa di un tumore.