George Michael, i migliori album

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George Michael

Nel giorno del suo compleanno (avrebbe compiuto oggi, 25 giugno, 57 anni), ricordiamo i migliori album dell'artista, da "Faith" a "Songs from the Last Century"

Nato il 25 giugno 1963, George Michael (FOTO) è da sempre associato agli anni Ottanta. Il grande successo internazionale raggiunto con gli Wham! ha ovviamente caratterizzato la sua carriera. Le tante diatribe legali con la casa discografica non hanno minato la sua creatività e il suo estro e si può affermare senza alcun dubbio che i suoi migliori album siano arrivati proprio negli anni Novanta. Una crescita costante per un artista coraggioso che ha saputo interpretare al meglio il pop più accattivante così come un pop-jazz raffinato e maturo senza mai dimenticare la dance. Sonorità moderne e testi di spessore, la carriera di George Michael si è sempre distinta per queste caratteristiche innate. Scopriamo i suoi tre migliori album

  • Faith
  • Listen without prejudice vol. 1
  • Older

Faith (1987)

Dopo l'esperienza con gli Wham!, George Michael apre la sua carriera da solista con il botto. "Faith", pubblicato nel 1987, diventa il suo più grande successo commerciale con oltre 25 milioni di copie vendute e un Grammy Award come Album dell'anno. Tra ballad e pezzi accattivanti, tra funky e jazz, è il primo artista bianco a conquistare la classifica americana R&B. Tutte le canzoni dell'album sono scritte da George Michael come "Faith", con quelle note di organo che annunciano il cambiamento e l'addio al mondo degli Wham!. Dopo il concerto di addio con 80 mila fan a Wembley, tutti attendevano la prima prova da solista di George Michael e il cantautore non delude. Tra le canzoni tratte da "Faith", oltre al brano che dà il titolo all'album, anche "I Want your sex", la sensuale "Father figure", "One more try" e "Kissing a fool". Un anno dopo la pubblicazione, George Michael dichiarò: "Quando ascolti un disco delle Supremes o dei Beatles come fai a non capire che l'euforia di un buon disco pop è arte?".

Listen without prejudice vol.1 (1990)

Nella sua seconda prova da solista, arrivata tre anni dopo il debutto, George Michael spiazza tutti e pubblica "Listen without prejudice vol.1" arrangiato, prodotto e scritto dallo stesso cantautore. Altro cambio di look e nuova sfida intrapresa e poi vinta. "Prayin’ for time" e "Freedom! ’90" conquistano il secondo posto grazie ad un video cult con Naomi Campbell, Christy Turlington, Cindy Crawford, Tatjana Patitz e Linda Evangelista. Nell'album anche "Heal the pain", splendida collaborazione con Paul McCartney. L'album conquistò la critica ma non riuscì a raggiungere i numeri di "Faith". Nel 2017 è stata pubblicata un'edizione speciale di "Listen Without Prejudice vol. 1" con l'Unplugged del 1996, remix e alcuni inediti.

Older (1996)

L'apice della carriera da solista di George Michael arriva nel 1996 con "Older". L'album giunge dopo anni di battaglie legali con l'ex casa discografica ed è il primo prodotto dalla Virgin Records. Con "Older" completa il processo iniziato con "Listen without prejudice" pubblicato sei anni prima. Il disco viene anticipato da "Jesus to a Child", brano di sei minuti dedicato al compagno Anselmo Feleppa, morto di Aids nel 1993. Atmosfere cupe, suoni jazz anni Sessanta ma anche elettronica e sintetizzatori che danno un tocco contemporaneo a tutto. Nell'album sono presenti canzoni di successo come "Fastlove" e "Spinning the Wheel", entrambi scelti come singoli. Da sottolineare anche brani come "The Strangest Thing" e "You have been loved", struggente ballad che conquista al primo ascolto.

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