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I 40 anni di Avril Lavigne, le sue canzoni più famose da "Complicated" a "Girlfriend"

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©IPA/Fotogramma

La cantante canadese, nata il 27 settembre 1984, ha esordito nei primi anni Duemila con l’album "Let Go" che ha venduto più di 20 milioni di copie nel mondo. Un successo poi consolidato in una carriera ormai lunga vent’anni, segnata da successi indimenticabili come "Sk8er Boi", "I’m With You", "Nobody’s Home" e "Head Above Water", ma anche da un lungo periodo di stop legato alla malattia di Lyme

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Definita "la principessa del pop punk" e con un album d’esordio che ha venduto oltre venti milioni di copie nel mondo, Avril Lavigne è arrivata al traguardo dei 40 anni. La cantante canadese, nata il 27 settembre 1984, è la voce di alcune delle canzoni più famose e amate dai teenager degli anni Duemila: un successo che non si è poi mai esaurito ed è culminato nel 2022 nel settimo album in studio, Love Sux, e nel 2024 nella prima raccolta dei suoi più lavori più celebri, Avril Lavigne: Greatest Hits. Ecco alcune delle sue canzoni più famose, da scoprire o riascoltare.

Complicated (2002)

Il singolo di debutto della cantante canadese, contenuto nell’album Let Go, fu un successo planetario che si piazzò nella top 10 di moltissimi Paesi e ottenne due candidature ai Grammy Awards (Canzone dell'anno e Miglior performance pop vocale femminile). Incluso nel trailer del film Le ragazze dei quartieri alti, il brano - definito una power ballad pop punk - parla della tipica fase di ribellione adolescenziale e delle prime delusioni di quel momento della vita, concentrandosi in particolare sulle persone che mentono e hanno una "doppia faccia".

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Sk8er Boi (2002)

Il secondo estratto del primo disco di Avril Lavigne conferma il successo dell’album e allo stesso tempo, con l’uso della chitarra elettrica, è un brano che - rispetto a Complicated - si avvicina di più al rock: non a caso nel 2003 conquista la nomination ai Grammy per la Miglior esibizione rock femminile. La canzone racconta la storia di un ragazzo skater che viene rifiutato da una coetanea più "snob" i cui amici lo disprezzano. Anni dopo lo "skater boy" diventa una rockstar di successo e quando lei lo vede in tv si pente di non avergli dato una chance. Anche il video di Sk8er Boi fu un successo: è incentrato su un concerto improvvisato tenuto da Avril Lavigne in un incrocio stradale di Los Angeles, durante il quale lei e la sua band si esibiscono sui tetti delle loro auto. Verso la fine della canzone arrivano la polizia e un elicottero per disperdere la folla, mentre Avril Lavigne usa la sua chitarra per rompere il parabrezza dell'auto.

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I’m With You (2002)

Terzo brano dall'album di esordio Let Go, è la prima ballad di Avril Lavigne a essere estratta come singolo. Parla del sentirsi soli, della nostalgia che provoca vuoto e confusione, e della speranza di incontrare qualcuno che possa completarci. L’atmosfera più cupa rispetto ai successi precedenti piace al pubblico - due le nomination ai Grammy, Canzone dell'anno e Miglior performance pop vocale femminile - così come il video diretto dal fotografo e regista David LaChapelle.

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Don’t Tell Me (2004)

La consacrazione definitiva per Avril Lavigne arriva con  il secondo album, Under My Skin, in cui la cantante continua a esplorare le tipiche angosce adolescenziali e la voglia di ribellione. Il primo singolo estratto, Don’t Tell Me, è una presa di coscienza della protagonista che, dopo una delusione amorosa, decide di affermare la propria indipendenza rispetto all’ex che l’ha profondamente delusa.

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My Happy Ending (2004)

Cantato da Avril Lavigne durante la cerimonia di chiusura dei XXI Giochi olimpici invernali in Canada, il brano è il secondo singolo estratto da Under My Skin. Anche qui si parla di una storia d’amore finita, mentre la protagonista ripensa con nostalgia a quello che è stato e immagina come sarebbe potuta essere la vita con il suo ex se le cose fossero andate diversamente.

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Nobody’s Home (2004)

Sempre del disco Under My Skin è il brano scritto insieme a Ben Moody, ex-chitarrista degli Evanescence. Per molti è una delle più belle canzoni di Avril Lavigne, anche se nelle classifiche mondiali non ha mai veramente sfondato, e non tradisce la malinconia del disco: racconta di una ragazza che nella vita ha fatto tante scelte sbagliate e ripetuto gli stessi errori, con la conseguenza di essere rimasta sola, senza un posto dove andare.

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Girlfriend (2007)

Tre anni dopo arriva il più grande successo di Avril Lavigne, Girlfriend, primo estratto dall’album The Best Damn Thing che diventa il singolo più venduto a livello mondiale del 2007 e vince il premio come Miglior Canzone dell'anno agli MTV Europe Music Awards. La canzone pop punk racconta in modo ironico la competizione fra due ragazze, con una di loro che cerca di convincere il fidanzato dell’altra a lasciarla e scegliere lei. La cantante le interpreta entrambe nel videoclip, che nel 2008 è diventato il primo video su YouTube a superare 100 milioni di visualizzazioni.

When You’re Gone (2007)

Sempre del disco The Best Damn Thing è il singolo che vanta l'ascesa più veloce nella storia di TRL (Total Request Live), dove ha debuttato direttamente al numero 1. Il tema centrale della canzone è la nostalgia della persona che si ama nei momenti in cui non si può stare insieme a lei: Avril Lavigne l’ha scritta e dedicata al suo marito di allora, Deryck Whibley, tanto che nel video sul tronco di un albero compare un cuore con le iniziali A+D.

What the Hell (2011)

Con il primo singolo estratto dall’album Goodbye Lullaby, il quarto dell’artista canadese, Avril Lavigne torna alla sonorità più pop vicina a brani come Girlfriend: la canzone è un inno al divertimento e alla libertà e racconta la storia di una ragazza che, trascurata dal fidanzato, decide di riprendere in mano la propria vita.

Here's to Never Growing Up (2013)

Estratto dal quinto album Avril Lavigne, il brano riceve ottime critiche e vince due dischi di platino in Australia e negli Stati Uniti. Dopo l'uscita del singolo, la cantante ha chiesto ai fan di partecipare al lyric video mandandole una foto a tema "non crescere mai" o un filmato in cui venisse cantato il ritornello. Con un sound estremamente orecchiabile, è un inno alla gioia e al divertimento con un omaggio ai Radiohead nel ritornello: Singing Radiohead at the top of our lungs with the boom box blaring as we’re falling in love/ Cantando i Radiohead a pieni polmoni, con lo stereo a tutto volume come se ci stessimo innamorando.

Head Above Water (2018)

Dopo una pausa dalle scene dovuta alla malattia di Lyme, Avril Lavigne torna con l’album Head Above Water e l’omonimo singolo in cui racconta la sua esperienza con la malattia e i cinque mesi in cui è stata costretta a letto con la paura di morire. L’uscita della canzone è stata preceduta da una lettera ai fan in cui la cantante ha raccontato la notte in cui il testo ha preso forma: "Pensavo di morire, e avevo accettato che sarei morta. Mia madre mi ha lasciato a letto e mi ha tenuto. Mi sentivo come se fossi annegata. Sotto il mio respiro, ho pregato ‘Dio, per favore aiutami a tenere la testa fuori dall'acqua’. In quel momento iniziò la stesura di questo album. Era come se avessi attinto qualcosa. È stata un'esperienza molto spirituale. La canzone mi ha invaso da quel punto in poi".

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