Richard Ashcroft presenta l'album Lovin' You. E sul tour con gli Oasis: "Incredibile"

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Valentina Clemente

Valentina Clemente

Un nuovo album, "Lovin' You". Il ritorno dal vivo con Noel e Liam Gallagher per il tour di reunion degli Oasis. L’affetto del pubblico per "Bitter Sweet Symphony", brano diventato un inno nazionale. I concerti che farà presto, in cui porterà canzoni del suo repertorio che hanno fatto la storia, e la voglia di rimettersi in gioco, come un giovane che ha appena iniziato: abbiamo incontrato Richard Ashcroft, questa è la nostra intervista

È un tardo pomeriggio di ottobre quando intravedo sullo schermo del pc il volto di Richard Ashcroft, uno dei cantautori che più ha definito un periodo storico della musica britannica e internazionale. Ma anche la storia di tanti di noi che, ascoltando i suoi brani, hanno iniziato la propria formazione musicale. Richard Ashcroft, sì: quel cantautore che nel video della sua Bitter Sweet Symphony dava spallate alle persone camminando per strada e che ha scritto brani straordinari, è ufficialmente tornato. Con un nuovo album, appena poche settimane dopo aver concluso uno dei tour più attesi degli ultimi vent’anni, quello di reunion degli Oasis. Sul palco, ad aprire le date nel Regno Unito e in Irlanda, c’era proprio lui. Noi eravamo alla prima data in assoluto, al Principality Stadium della capitale gallese, e possiamo assicurarvi che Richard Ashcroft dal vivo è qualcosa che difficilmente si può spiegare. Noel e Liam Gallagher potevano scegliere solo lui come Opening Act, e l’hanno fatto. E si sa: i Gallagher non fanno nulla a caso. 

"Il nuovo album Lovin' You mi dà nuove energie"

Appena ci salutiamo, però, parliamo subito del disco nuovo, Lovin’ You: dieci brani, una sola collaborazione con Mirwais, tanto, tantissimo Richard Ashcroft. Che, appena mi racconta del nuovo album, mi dice subito: "Sai, sono in una fase della mia vita in cui mi sento proprio pronto a fare grandi cose. Sono grato di poter fare ancora questo lavoro e del fatto c’è ancora un pubblico che mi ascolta, cosa mai scontata. Aver aperto i concerti degli Oasis mi ha fatto capire che c’è una nuova generazione che ha iniziato ad ascoltarmi. E che si diverte a farlo. E poi poter fare musica da grande è bellissimo: sono entusiasta di quello che arriverà, non vedo l’ora" mi spiega accennando un sorriso. Poi aggiunge: "Non volevo che il mio nuovo album fosse solo il riflesso di quello che stiamo vivendo. Volevo combattere ciò che accade nel mondo. Con le sfumature musicali di Lovin’ You e Lover volevo regalare qualcosa di forte, creare dei brani che si possono letteralmente consumare. Come quando sei in auto e ascolti Lovin’ You a tutto volume, tanto da vivere quasi una storia d’amore mistica" spiega.

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Il tour con gli Oasis: "Noel e Liam sono stati incredibili. Non è stato solo un concerto, ma un'esperienza che va oltre ogni cosa"

I concerti degli Oasis. Eccoci qua. "Sai Richard, ero alla primissima data a Cardiff: parlo ancora di quella sera con degli amici che ho conosciuto lì, e ancora non mi rendo conto di quello che ho vissuto. È stato tutto incredibile, difficile da spiegare. Ho quasi pianto quando lo stadio ha cantato in coro Bitter Sweet Symphony! Ma voi vi rendete conto di quello che avete fatto a Cardiff e nel resto del tour?" chiedo tra l’incredulo e l’entusiasta a Richard. Che mi dice subito: "Io sì mi rendo conto di quello che hanno fatto Noel e Liam Gallagher, ma è un po’ più difficile per me. Alcuni giorni fa abbiamo fatto le ultime due date allo stadio di Wembley: c’è stato un momento in cui ho aperto gli occhi e ho capito di più. Per questi concerti sono stato l’Opening Act e c’era sempre luce durante il mio live. In queste ultime due sere, però, era tutto buio: ho visto le luci dei cellulari, tutto lo stadio cantava con me. Avere un intero stadio che canta con te è qualcosa di molto raro per un Supporting Act, proprio come se fossi stato l’artista principale. So l’importanza di quello che abbiamo fatto: ci sono cose che vanno ben oltre il semplice concerto. E questa è stata un’opportunità per riunire più generazioni. Sono molto orgoglioso di quello che hanno fatto gli Oasis: ci sarà sempre qualcuno che si lamenterà, e che troverà il modo di fare critiche non costruttive…Ma la voce di Liam era fantastica, Noel ha suonato benissimo. Tutti già sapevano che Noel è un cantautore incredibile, e fare questi concerti l’ha confermato. Ma quante canzoni meravigliose ha scritto Noel?! È incredibile. In un mondo così diviso e che allontana le persone, il reunion tour degli Oasis è stata l’occasione perfetta per riunirci e stare insieme. Se ci pensiamo, nei sedici anni in cui gli Oasis non hanno suonato insieme sono successe un sacco di cose: amici si sono sposati, abbiamo perso amici, abbiamo pianto e riso…credo che stare tutti insieme, ascoltando la musica di Noel e Liam, sia stata una bellissima occasione, un momento catartico. Il loro show è unico" aggiunge Richard.

"Bitter Sweet Symphony è un brano che continua a crescere"

E cosa ne pensi di chi ha usato Shazam quando stavi cantando Bitter Sweet Symphony ai live degli Oasis? Chiedo a Richard tra l’incredulo e il divertito. Lui accenna un sorriso e dice: "Dopo aver visto quel video ho scritto che tutti i fan, anche quelli più recenti, sono tra i benvenuti! Aver portato le mie canzoni storiche a così tanta gente, tra i fan degli Oasis, è stata una bella opportunità per far conoscere i miei brani anche a chi non li aveva mai sentiti. Uno dei miei figli mi ha detto che su Tik Tok ci sono tantissimi video proprio con Bitter Sweet Symphony, e questa canzone l’anno prossimo sarà anche in un film di cui non vi posso svelare nulla ancora…sai, sono i classici che restano sempre, quindi va tutto benissimo così. È un brano che continua a crescere, ogni anno è sempre più forte. E pensare che è uscito nel 1997, wow!" (sorride)

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"Sono alla costante ricerca di qualcosa di nuovo. I prossimi anni saranno bellissimi"

Richard Ashcroft ha scritto dei brani indimenticabili, ma ha sempre il desiderio di mettersi in gioco come artista: "Mi sento rinato. Credo di non aver ancora raggiunto il picco della mia carriera, e sono alla costante ricerca di qualcosa di nuovo. Quando ho iniziato non avrei immaginato di poter fare quello che sto creando ancora oggi. E poi è bellissimo rendersi conto che alcuni brani sono eterni: tante canzoni sono state scritte venticinque, trenta anni fa e quando le porto dal vivo continuano ad insegnarmi qualcosa. Mi danno ancora tante emozioni, quasi come le continuassi a comprenderle. È come se la versione giovane di me stesse mandando un messaggio nel futuro: qualsiasi siano in tuoi pensieri mentre scrivi, saranno senza tempo. Puoi capire tutto questo soltanto cantando i brani venticinque anni dopo, e sentire ancora molto profonde le parole di Lucky Man, tanto da trovare quel significato che non sapevi di conoscere quando avevi 26 anni. È questo il momento in cui ti rendi conto della bellezza di quello che hai fatto. Mi sento come se avessi appena iniziato! Ed è strano, perché faccio questo lavoro da molto tempo" (sorride)

"Spero di essere di ispirazione per tanti giovani cantautori"

La sua identità di artista non è mai stata messa in discussione, ed è quello che Richard Ashcroft continua a fare, anche nel nuovo album: "Non mi sono mai imposto di fare qualcosa. Ho sempre scelto qualcosa a cui dedicarmi. Ho iniziato a scrivere e suonare quando mi veniva vietato, e credo che questo messaggio possa essere di ispirazione per tanti ragazzi e ragazze a cui non è permesso fare qualcosa. Se lo volete, impegnatevi e dedicatevi: i risultati arriveranno. Ne sono certo".

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Un nuovo album, un tour: "Sì, sono un Lucky Man"

Un nuovo album un nuovo tour, l’affetto della gente ricevuto ai concerti con gli Oasis: ti senti un Lucky Man? Chiedo a Richard. "Sì, senza alcun dubbio. Mi sento proprio fortunato. Aver iniziato questo viaggio a diciannove anni ed essere qui, ancora, con la mia musica, fare concerti il tutto il mondo è qualcosa di straordinario. Aver scelto di lasciare una band come The Verve e iniziare un percorso da solista non è semplice: è un passo gigante, che ti fa lasciare una realtà certa, e può portare un po’ di insicurezza. Ti chiedi se riuscirai a farcela da solo, cosa non sempre scontata. Con questo nuovo album, il tour che ho fatto con Noel e Liam e il tour che inizierò a breve da solo, riparto: sì, è l’inizio di qualcosa di nuovo e molto entusiasmante, non vedo l’ora di iniziare. Mi piace l’idea che tanti ragazzi giovani vengano ai miei concerti e provino le stesse emozioni che vivevo io quando andavo a sentire i Rolling Stones. A tanti di noi dicevano che non ce l’avremo mai fatta, e invece eccoci qua. Vorrei che accadesse la stessa cosa a chi viene a sentire me: magari ascoltando le mie canzoni c’è qualcuno che inizia a suonare e scrivere, sarebbe bellissimo. Vorrei essere d’ispirazione per tanti, nuovi cantautori. Che sicuramente saranno bravissimi" spiega Richard.

Prima di salutarci, faccio a Richard una richiesta: di continuare a creare musica, perché ne abbiamo bisogno. Lui non esita nemmeno un secondo e mi dice: "Certo che lo farò, promesso. E ci vedremo presto, anche in Italia". Richard, ti aspettiamo. 

Lovin' You - La tracklist

1. Lover
2. Out of These Blues
3. Heavy News
4. Oh L'amour
5. I'm a Rebel
6. Find Another Reason
7. Lovin' You
8. Live With Hope
9. Crimson Fire
10. Fly to the Sun

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Cover album Richard Ashcroft

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