Tour Oasis 2025, chi sono Cast e Richard Ashcroft e perché sono gli opening act dei live

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Valentina Clemente

Valentina Clemente

Richard Ahcrof, già leader della band The Verve, e i Cast di Liverpool sono gli ospiti speciali che apriranno i concerti degli Oasis nelle date del tour nel Regno Unito e in Irlanda. Diciannove concerti attesissimi in cui non mancheranno i riferimenti al Britpop e al Britrock degli anni Novanta e Duemila, di cui i Gallagher e Ashcroft sono ancora oggi i protagonisti indiscussi. Scopriamo chi sono gli opening act del tour più atteso del 2025 e perché Noel e Liam li hanno scelti. Il racconto dell’inviata a Cardiff

Stima e amicizia reciproca tra i Gallagher, Cast e Ashcroft

Un profondo legame di stima e amicizia unisce i Cast e Richard Ashcroft ai fratelli Gallagher, e da molto tempo. È questo uno dei motivi principali che ha spinto Noel e Liam a coinvolgerli come opening act del tour più atteso, sperato e annunciato dell'anno. E sì: sta succedendo davvero. Gli Oasis tornano sul palco, insieme, per dei concerti su cui, quando è stato dato l’annuncio, ci sono aspettative altissime. Hype alle stelle, utilizzando una terminologia più contemporanea, forse un po’ lontana da quella dei Gallagher, ma che pur sempre rende l’idea dell’attesa spasmodica intorno a questi concerti. Prima dei fratelli Gallagher, però, la scena sarà appunto tutta dei Cast e Richard Ashcroft, che daranno inizio alla musica a partire dalle 18.00 UK, ovvero le 19.00 in Italia, per due set perfetti per preparare i presenti ad un live che in molti hanno definito biblico.

 

Chi sono i Cast

O meglio: questo aggettivo è stato utilizzato proprio da John Power, leader dei Cast, che di fatto ha costituito la band a Liverpool dopo la sua uscita da The La’s. Con lui, nel 1992, Peter Wilkinson, ex membro degli Shack. Insieme pubblicano nel 1995 l’album All Change, mentre due anni dopo arriva Mother Nature Calls e, nel 1999, Magic Hour: tre successi discografici che permettono alla band di farsi notare, anche e soprattutto dagli Oasis, che intuiscono la forza dei Cast già con la loro prima pubblicazione, tanto da invitarli ad aprire i loro storici concerti a Knebworth nel 1996, insieme a The Charlatans, Manic Street Preachers e Dreadzone. A quasi trent’anni di distanza, la storia si ripete: i Cast, che dopo il fallimento commerciale di Beetroot si sciolgono ma tornano insieme nei primi anni Duemila, salgono sul palco prima degli Oasis, per provare a farci rivivere momenti del passato, senza nostalgia e con tanto rock.

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Richard Ashcroft, e la sua "Bittersweet Simphony"

Nostalgia dolceamara, o meglio: una sinfonia dolceamara che si rivive nei brani di Richard Ashcroft, già leader della band inglese The Verve, inconfondibile voce proprio di Bitter Sweet Simphony e Lucky Man, solo per citare alcuni dei successi più importanti dell’artista. Probabilmente lo ricorderete per quella camminata irriverente nei suoi video, in cui dà spallate alle persone che incontra, incurante delle loro reazioni: non solo un atteggiamento recitativo, ma proprio un’attitudine quella di Richard Ashcroft, che con Liam e Noel Gallagher condivide stima reciproca, che risale a ben prima del successo degli Oasis.

La carriera di Ashcroft dopo The Verve

Ashcroft, due volte vincitore degli Ivor Novello Awards per Songwriter of the Year Outstanding Contribution To British Music, è uno degli autori più influenti e rispettati degli ultimi anni. La sua prima fase con The Verve ha raggiunto l’apice con Urban Hymns, uno degli album più venduti nella storia del Regno Unito con undici dischi di platino. Dopo i riconoscimenti con la band, l’artista di dedica alla sua carriera solista, debuttando con Alone With Everybody, album che raggiunge il primo posto in classifica, a cui seguono importanti successi con altri cinque album. E, a poche ore dal ritorno sul palco con gli amici di sempre, Ashcroft ha annunciato l’arrivo di Lovin’ You, nuovo album che sarà pubblicato il 3 ottobre. E chissà se, proprio nelle diciannove date dei Gallagher, non ci sarà qualche anticipazione. Noi, ovviamente, vi racconteremo tutto perché, alla fine, it's a bittersweet symphony, that's life!

 

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