Quando Napoli incontra Houston: Adagio Veneziano di Massimo Ranieri nel nuovo album del collettivo musicale capitanato dal rapper, cantautore e produttore discografico statunitense
Houston, abbiamo un problema: come mai in un disco di un tuo celebre rapper c’è un sample di un famoso cantautore italiano?
Ebbene sì: nel nuovo album dei JackBoys, collettivo musicale capitanato da Travis Scott, c'è anche Massimo Ranieri.
Una connessione musicale tanto insolita quanto affascinante ha unito due artisti di mondi apparentemente lontanissimi: Massimo Ranieri, icona della canzone e del teatro napoletano, e Travis Scott, superstar della scena rap internazionale. Il nuovo disco del rapper texano e dei suoi JackBoys, intitolato JackBoys2 e pubblicato il 13 luglio 2025, contiene infatti un frammento tratto da una canzone di Ranieri, creando un legame sorprendente tra due generazioni e due culture musicali diverse.
Una presenza inaspettata: Ranieri nel brano 2000 Excursion
Nel cuore del nuovo lavoro discografico di Travis Scott, composto da diciassette tracce, spicca 2000 Excursion, brano che contiene un campionamento di pochi secondi tratto da Adagio Veneziano, canzone pubblicata da Massimo Ranieri nel 1971 all’interno dell’album Via del conservatorio. Il sample utilizzato è un breve assolo di chitarra che apre il brano originale e che, nella rielaborazione di Scott, diventa parte integrante dell’atmosfera sonora del pezzo.
L’inserimento di questo estratto è stato confermato anche da WhoSampled, la piattaforma specializzata nel rilevamento e nell’analisi di campionamenti musicali. Un dettaglio tecnico che segna un momento curioso e significativo nella carriera di Ranieri, catapultato inaspettatamente all’interno di una delle produzioni più attese del panorama urban mondiale.
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La reazione di Ranieri: “Me l'ha detto mia nipote”
La notizia ha colto di sorpresa lo stesso Massimo Ranieri. L’artista ha espresso il proprio stupore di fronte a questa inedita apparizione discografica: “Non mi sarei mai aspettato di essere nel disco di Travis Scott. Mi sorprende come questo ragazzo abbia trovato una canzone che io non canto da tantissimo tempo. È stata mia nipote a dirmelo. Lei è una sua grandissima fan”, ha detto il cantante ai microfoni del Tg1.
Parole che rivelano non solo l’inaspettata natura di questa collaborazione indiretta, ma anche quanto il repertorio della tradizione musicale italiana possa ancora incuriosire ed essere riscoperto in contesti inusuali. Una presenza che, nel giro di poche ore, ha fatto rapidamente il giro dei social e del web, entusiasmando sia i fan italiani di Travis Scott sia gli estimatori di lunga data di Massimo Ranieri.
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JackBoys2 e l’omaggio alla napoletanità
Travis Scott, nome d’arte di Jacques Bermon Webster II, è nato a Houston il 30 aprile 1991. La sua carriera è decollata nel 2012 con la firma del contratto con la GOOD Music di Kanye West, a cui ha fatto seguito, nel 2013, un accordo con la Grand Hustle di T.I. La consacrazione arriva nel 2018, quando Astroworld, suo terzo album da solista, debutta in vetta alle classifiche internazionali e conquista una candidatura ai Grammy Awards 2019 come miglior album rap.
Nel tempo, Scott ha consolidato il proprio status collaborando con figure di primo piano come Kanye West, Kendrick Lamar, Drake, Jay-Z, The Weeknd, Stevie Wonder, John Legend, Alicia Keys, SZA, Rosalía, Ed Sheeran, Ozzy Osbourne, Calvin Harris e Justin Bieber. Come produttore, ha lavorato al fianco di Madonna, Rihanna, Big Sean e i Migos, contribuendo a definire il suono contemporaneo della musica urban.
Nel suo ultimo lavoro, JackBoys2, il rapper texano ospita una lunga lista di artisti, tra cui Future, Playboi Carti, GloRilla, Tyla, Vybz Kartel, 21 Savage, Kodak Black e Waka Flocka Flame. Ma è proprio 2000 Excursion, scelto come singolo principale del disco, a richiamare l’attenzione per il suggestivo omaggio alla musica partenopea. “Questo album è per tutte le stagioni, ma è nato per ogni estate che arriva”, ha scritto Scott sul suo account di X, sottolineando la volontà di rendere la sua musica accessibile e duratura.
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La musica napoletana risuona in chiave globale
L’utilizzo di Adagio Veneziano di Ranieri in un progetto musicale così rilevante conferma quanto la canzone napoletana, con la sua ricchezza melodica e il suo patrimonio culturale, continui a esercitare un fascino anche presso le nuove generazioni di artisti internazionali. L’inserimento nel brano di Travis Scott non rappresenta solo un tributo stilistico, ma testimonia anche la capacità della tradizione musicale italiana di attraversare confini e generi, trovando nuova linfa in contesti globali e contemporanei.
Quella che sembrava una semplice curiosità si è trasformata in uno degli elementi più discussi del nuovo album di Travis Scott. E Massimo Ranieri, con la sua voce e la sua storia, entra così – inaspettatamente – anche nella dimensione musicale delle star del XXI secolo.