I Pinguini Tattici Nucleari in concerto conquistano Milano San Siro con musica e messaggi
MusicaLa band bergamasca fa tappa a San Siro, due date, due sold out. Sul palco musica, intelligenza artificiale e messaggi sociali, più di due ore di musica e di grande spettacolo
18 cannoni da stadio sparano in simultanea 300 kg di coriandoli a forma di pixel colorati, dopo Campovolo, i Pinguini Tatti Nucleari salutano il mondo da San Siro, con il loro Hello World Tour Stadi 2025, ed è energia pura. Si parte con “Giovani Wannabe”, “Ringo Starr”, “Romantico ma muori”, sulle note di Alieni. Riccardo Zanotti viene sollevato in volo come l’entusiasmo dei fan. Questa è la prima delle due date milanesi sold out. Sul palco sei ragazzi della provincia bergamasca, di straordinaria normalità, e sono una delle band più amate. Più di due ore di musica, di grande pop in stile Pinguini, non solo divertimento spensierato ma anche riflessione, per non dimenticare mai, per dire basta. E in video cì'è Chiara. la sorella di Giulia Tramontano, vittima di femminicidio. Poi sulle note di titoli di coda, un gran falò come si fa o si faceva tra amici. Tutte le passerelle si accendono con lingue di fuoco, un braciere centrale comincia a bruciare e il mandala scenografico si anima con un grande anello di fuoco. Non ci sono bis ma un’uscita condivisa fin dietro ai camerini. Stasera si replica…
Intervista
Li incontriamo: “Abbiamo curato ogni dettaglio in modo quasi maniacale negli ultimi 7-8 mesi e abbiamo davvero, pensato a ogni momento, a ogni canzone, alla scaletta che doveva prendere tutti in qualche modo e rendere felici noi, afferma Riccardo Zanotti. Continua: “Quindi diciamo che siamo arrivati a un livello di accuratezza nei dettagli che ci permette di dire, secondo me, che questo sia il tour più completo che abbiamo mai fatto”.
Elio Biffi: “Siamo partiti da un grande concept che è la digital art, del pixel come base, elemento fondante di gran parte dell'estetica dello spettacolo e si riverbera nei LED wall, quindi in tutto il lavoro visual, ma anche nella scenografia fisica del palco e addirittura nei nostri strumenti. Abbiamo fatto fare dei progetti specifici di strumenti che rievochino anche nella materialità di uno strumento musicale, che è una cosa un po' particolare, questo mondo digitale, come se fossero stati scaraventati fuori da un videogioco”. Gli fa eco, Riccardo: “Per non parlare del videogioco poi, tra l'altro, perché nei visual dietro c'è un videogioco dalla prima all'ultima canzone, con i livelli, la selezione del personaggio, il personaggio che salta, un po' come Super Mario. Entri in un'atmosfera che sembra quasi onirica, cioè sembra che tu stia sognando di giocare a un videogioco, quando in realtà sei a un concerto. La musica è sempre al centro chiaramente, però c'è tutta questa parte estetica, artistica, che ci ha gasato molto architettare.

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Cuore e intelligenza artificiale
Zanotti: L’intelligenza artificiale penso che non sia un nemico, penso sia un amico incompreso al momento, o immaginario. "AI" amico immaginario. Penso che sia una tecnologia da incanalare all’interno dell’arte per progredire. Penso anche che a un certo punto ci potrà essere una spaccatura tra l’arte con l’intelligenza artificiale e l’arte senza. Come la fotografia e la pittura. A differenza di tanti altri artisti noi vogliamo comprenderla, capirla, incanalarla dentro la nostra opera e poi staremo a vedere…perché non sappiamo nulla del futuro ancora
Il grande show, divertimento e riflessione
Biffi: “Questo è uno spettacolo per le grandi arene, prima di tutto è l’energia che c’è in questa scaletta, tutti i nostri pezzi che fanno saltare, ballare e cantare a squarcia gola ci sono. In effetti, però, rispetto ad altri spettacoli per così tante persone, noi abbiamo voluto inserire dei momenti densi, profondi, toccanti e intimi.
Zanotti: Lo descriverei come un live malinconico, c’è la parte ironica, del ballo e di festa, sia la parte più riflessiva, introspettiva, non possiamo rinunciare a nessuna delle due cose. Entrambi gli aspetti sono importanti per la nostra vita. Non saremmo veri se non comunicassimo entrambe le sfacciature della vita, a volte siamo tristi a volte siamo felici, la realtà sta nel connubio di questi due momenti e nel live si vede.

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Prima di salutarli, chiediamo ma Max Pezzali sarà ospite?
Risposta con il sorriso: "Dovete sapere che Max Pezzali non è un uomo ma è un semi dio, lui si manifesta…non arriva, quindi potremmo trovarcelo lì a un punto ma chissà…