La protesta contro la manovra organizzata dai sindacati trova l'adesione dei Professori d'orchestra e dei coristi. Così il Piermarini è costretto a cambiare piani all'ultimo. Al posto dell'ensemble diretto da Chailly vanno in scena i tre cantanti Mariangela Sicilia, Anna Netrebko e Jonas Kaufmann col tenore Luciano Ganci. Accompagnati dal pianista James Vaughn per un programma rigorosamente pucciniano
Doveva essere la sera della celebrazione di Giacomo Puccini, uno dei più grandi compositori nella storia italiana, nel giorno dei 100 anni dalla sua morte. E invece l’adesione dei professori d’orchestra e dei coristi allo sciopero generale proclamato da Cgil e UIL contro la manovra ha fatto saltare i piani del Teatro alla Scala di Milano. Niente esibizione, dunque, per l’ensemble diretto da Riccardo Chailly coi cantanti Mariangela Sicilia, Anna Netrebko e Jonas Kaufmann, e biglietti rimborsati a chi li aveva acquistati. La direzione del Piermarini, però, non si è fatta cogliere impreparata e ha mandato in scena uno spettacolo per piano e voci molto apprezzato dagli spettatori, accolto da una standing ovation finale.
L'annuncio di Meyer
Sicilia, Netrebko e Kaufmann, accompagnati dal tenore Luciano Ganci, si sono infatti esibiti comunque accompagnati dal pianista James Vaughn. Il tutto è avvenuto un po’ a sorpresa, perché se lo sciopero era annunciato e l’adesione nell’aria, il Teatro alla Scala aveva scelto di non avvisare della possibile cancellazione dell’evento nemmeno dopo la cancellazione della prova della mattina. A dare l’annuncio definitivo e ufficiale è stato il sovrintendente Dominique Meyer, che è salito sul palco rivolgendosi al pubblico: "Non potevamo chiedere chi sarebbe venuto e dieci minuti fa abbiano capito che non potevamo fare il concerto stasera", ha spiegato aggiungendo il nuovo concerto con i cantanti e piano offerto al pubblico con un programma rigorosamente Pucciniano. Mentre attendevano che il palco venisse liberato per far posto al cambio di programma, gli spettatori hanno potuto bere un bicchiere di Bellavista offerto nei bar del teatro.
Leggi anche
Prima della Scala 2024, la Forza del Destino di Giuseppe Verdi
La repilica della Cgil
"Avevamo avvisato la direzione da tempo che lo sciopero sarebbe riuscito", ha commentato Giuseppe Puglisi della Cgil. "L'esibizione al piano? Il concerto è stato annullato e rimborsato. Poi fanno quel che vogliono, non siamo contrari. Lo ha già fatto Muti". Il riferimento è a quando, nel 1995, Riccardo Muti suonò al piano La Traviata sostituendosi all'orchestra in sciopero.
L'esibizione alternativa
Dopo una prima iniziale contestazione, gli spettatori hanno apprezzato una serata unica. A rompere il ghiaccio è stata Sicilia con Addio mio dolce amor dall'opera Elgar. Di brano in brano ha conquistato il pubblico. Da Bohème ha cantato Mi chiamano Mimì e poi O soave fanciulla con Kaufmann, attesissimo nel suo unico appuntamento milanese avendo dato forfait alla prima del 7 dicembre. Lui e Netrebko hanno regalato emozioni con l'ultimo atto di Manon Lescaut e poi ha eseguito un delicato E lucean le stelle. Tre i bis: Netrebko ha mostrato le sue doti, anche atletiche, con 'Quando meno vo' da Bohème, Sicilia ha eseguito il dolcissimo 'Sogno d'oro' e Kaufmann ha chiuso con 'Nessun dorma'. Applausi per tutti, pianista compreso, e standing ovation finale.