LL COOL J a Sky Tg24: "Il mio attivismo? Fare musica fedele a me stesso". INTERVISTA
MusicaUn nuovo album, FORCE, acronimo di Frequencies of Real Creative Energy. Le collaborazioni con NAS, Eminem, Snoop Dogg, Busta Rhymes, Saweetie. I brani nati da storie vere, che trattano anche della violenza della polizia negli Stati Uniti verso la comunità afroamericana. L’impegno dopo i fatti di George Floyd, l’attivismo che parte dall’essere un artista sincero a se stesso in primis e l’aiuto alla sua comunità nel Queens, dove è nato e cresciuto: LL COOL J, The GOAT, si racconta a Sky Tg24
Incontriamo virtualmente LL COOL J il giorno dopo la sua iconica performance ai Video Music Awards, in cui il GOAT dell’hip hop internazionale ha fatto vedere a tutti come deve essere un concerto, o meglio un piccolo assaggio di cosa significa vederlo dal vivo, e capire perché è uno dei più migliori. The best on the scene, since day zero. Non è un caso se il rapper nato nel Queens, e New Yorker fino al midollo, è uno dei migliori. Punto. E come ogni gigante che si rispetti, è una persona molto generosa. Soprattutto per il tempo che passiamo insieme, seppur io sia a Milano e lui a New York, nella sede della sua etichetta. “Scusami se ho fatto qualche minuto di ritardo, ma dovevo fare una cosa prima e non sono riuscito a essere puntualissimo”, mi dice mentre si prepara. Sì, si è scusato per aver iniziato il collegamento due minuti dopo rispetto all’orario inizialmente previsto. No, non è una fantasia: è tutto vero. Ha una risata contagiosa e un carisma che si respira anche attraverso lo schermo, e sin dal primo istante mi fa capire perché tutto quello che fa è così forte. Non è un caso che il suo ultimo album si chiami FORCE, acronimo di Frequencies of Real Creative Energy, uscito lo scorso 6 settembre via Def Jam Recordings / Virgin Music Group, e che con lui abbia voluto alcuni degli artisti più forti, che sono amici e persone di cui ha molta stima. Da Eminem a Snoop Dogg, lavorare con i migliori per LL COOL J è sinonimo di divertimento, ma anche di arricchimento, personale e artistico. Come del resto avere accanto un colosso del rap, Q-Tip degli A Tribe Called Quest, con cui ha creato un sodalizio per questo disco, che parla molto di giustizia e politica, nel modo più diretto possibile. Nella nostra chiacchierata mi ha raccontato il significato che dà alla parola attivista, e del suo impegno per il Queens, dove è nato e cresciuto. Ma anche di quanto non veda l’ora di venire in Italia a fare dei concerti. Il Professor LL COOL J è tornato.
LL COOL J torna con il vero, old school hip hop
L’ho vista alla cerimonia dei VMAs, credo abbia dato una lezione a tanti giovani rapper. Potremmo definire la sua performance di ieri sera “A scuola con il Professor LL COOL J”, non trova? Tutto perfetto.
Sai cosa c’è?! Mi sono divertito molto: l’energia era proprio quella giusta. Mi sentivo davvero bene, c’era una bella atmosfera. E io stavo alla grande! Bella energia, la gente era carica... sì, mi sono divertito! Poi quando suoni i classici...
Alla cerimonia dei VMAs ha portato il perfetto hip hop vecchia scuola, che comunque si sente anche nel suo nuovo album, FORCE. Un disco che arriva dopo alcuni anni di pausa dalla musica, ma lei non è mai andato da nessuna parte, visto che si è dedicato ad altri progetti.
Beh, è vero. Non sono mai andato da nessuna parte, anzi. Ho fatto un sacco di cose. E credo sia importantissimo come artista essere fedele a se stessi e artisticamente onesti. Picasso non dipingeva come Dalì. Vermeer non dipingeva nello stesso modo di Leonardo: sono due artisti, certo, e uniti proprio grazie all’arte, ma sono due figure ben distinte. Io faccio soltanto quello che amo davvero.
"Nella mia musica non mi censuro"
Lei parla di identità, un tema che ho molto a cuore. Attraverso la musica si racconta, e soprattutto non si censura.
Una parte fondamentale di ciò che faccio si basa sulla mia scrittura, che viene dalla mia anima: questi significa non censurarsi ma soprattutto permettere a tutto ciò che hai dentro di trasformarsi in qualcosa di creativo, per poi presentarlo agli altri. È come disegnare un’auto, un gioiello, oppure fare le decorazioni d’interni di un’abitazione o costruire una casa. È come occuparsi di ingegneria. Se ci pensi, da esseri umani, possiamo soltanto controllare la nostra volontà e farne qualcosa. Abbiamo quella forza, quella potenza creativa dentro di noi, ma dobbiamo esprimerla in modo puro. Non voglio entrare nei dettagli e sembrare particolarmente profondo, ma credo che questo sia il vero processo.
Fidarsi del processo, sempre. Giusto?!
Certo, non c’è nulla da aggiungere. Ma dev’essere quello giusto. Puoi aver fiducia nell’aprire la finestra e buttarti, ma se non hai il paracadute… è il processo sbagliato!
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"Come artista la mia responsabilità è creare, senza censurarmi: questo è il mio attivismo"
Nei suoi brani non ha mai paura di dire ciò che vuole: è quello che fa in FORCE, ma mi riferisco anche al suo impegno nella comunità afroamericana. Mai come quest’anno è molto importante registrarsi e andare a votare. Da artista, lei può essere la voce di tante persone che non ce l’hanno: sente la responsabilità?
Ci sono due facce della medaglia. Come artista, la mia unica vera responsabilità è creare. Per quanto riguarda l'essere una voce per le persone, penso sia una cosa che accade naturalmente. Non mi considero un attivista, ma credo che la chiave di tutto sia essere onesti con se stessi, qualsiasi sia ciò che senti dentro di te. Ed è quello che voglio fare. La cosa più potente oggi? Fare musica sincera. Se ci riesco, allora la musica può parlare per me.
La violenza della Polizia negli Stati Uniti, nel brano Spirit of Cyrus
Nel brano Spirit of Cyrus parla della violenza della polizia negli Stati Uniti, un tema attualissimo e di cui si parla molto in vista delle elezioni. Non è la prima volta che affronta questi argomenti: dal suo impegno dopo la morte di George Floyd, sono tante le occasioni in cui ha parlato di questi temi. Si è sentito in dovere di scriverlo, per dare voce alla comunità afroamericana?
Spirit of Cyrus è nato quando ho ricevuto una telefonata: per tanti anni ho fatto parte del cast di NCIS: Los Angeles e ho degli amici nei posti che contano. Uno di loro mi ha chiamato e mi ha detto: "Devi restare in casa". E io: "Restare in casa per cosa?"; Lui: "C’è una caccia all’uomo, stanno cercando un tizio che si chiama Christopher Dorner, ed è identico a te. Ma soprattutto ha fatto una strage". Dopo aver sentito queste parole, mi sono messo a cercare chi fosse Christopher Dorner e ho ragionato sul concetto di giustizia, che differisce per ciascuno di noi. Ho anche scoperto che Dorner è stato licenziato dopo aver denunciato la violenza di un suo superiore e, ritenendo di essere stato vittima di un’ingiustizia, ha reagito uccidendo delle persone.
"Ho raccontato una storia vera, e sono stato onesto nella scrittura"
Ho scritto questo brano basandomi su una storia vera, ma è applicabile in molti modi alla storia più ampia che succede ogni giorno. Quindi, mi sono chiesto: noi cosa facciamo per questo? Poi: ho raccontato la storia? Sì, assolutamente. L’ho censurata? No. Sono stato onesto con la scrittura? Sì. Ed è una storia nata da una storia vera.
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Il quattordicesimo album, le collaborazioni con Eminem e Snoop Dogg (e non solo)
Torniamo del disco, è il quattordicesimo, giusto?
Sì, credo di sì (ride). Non so se include anche il Greatest Hits… comunque sì, è il quattordicesimo (ride di nuovo)
Eminem e il "click"
Hai ricevuto un grande aiuto dai tuoi amici per il tuo disco: sei il migliore, ma ci sono altri MIGLIORI con te...
Oh sì, al cento per cento. Ho lavorato con alcuni dei più grandi. Ho imparato a concentrarmi sul divertimento del mio lavoro e a esserne grato. Ma sì, guarda: lavorare con Eminem è stato fantastico, ci siamo divertiti un sacco! Quando Q-Tip mi ha fatto sentire il beat, l'ho mandato subito a Eminem, che l'ha adorato! La sua reazione?! "Yo, questo è proprio figo!". E io: "Ok, facciamolo!". Dr.Dre ci ha dato le chiavi del suo studio e siamo andati a Los Angeles, l'abbiamo fatta e SBAM! Ne è uscito un pezzo fantastico: quanto ci siamo divertiti!
Snoop e il beat di Q-Tip
Con Snoop è successo lo stesso: ci siamo trovati a casa di Q-Tip nel New Jersey. E quando ha fatto partire il beat ci siamo immaginati subito lo Snoop di una volta. Ecco quindi: "Don't try to apprehend me I'll black and blue your family, don't try to apprehend me".
L'impegno con l'associazione "Jump & Ball"
Mi racconta di più del suo impegno sociale con “Jump & Ball”?
Jump & Ball è qualcosa che ho molto a cuore: è per il mio quartiere, il Queens. Regalo a qualche centinaio di bambini un'esperienza di basket con allenatori importanti, ogni finesettimana durante il mese di agosto. Io la penso così: non bisogna parlare, ma agire! Penso che, quando ti prendi cura della tua comunità, ricevi amore e dai un contributo: questo mi fa stare bene!
"Il cambiamento è possibile. Le cose belle succedono sempre"
Crede un cambiamento negli Stati Uniti sia ancora possibile, oggi?
Certo! Ogni Paese è come un’enorme nave che deve essere guidata nella giusta direzione. È solo una questione di tempo, ma anche della coscienza di una nazione che deve scegliere, la saggezza di un popolo, l’anima di un Paese, lo Zeitgeist collettivo che sceglie dove andare e far succedere qualcosa.
Ricordo bene le parole di Barack Obama a Chicago, il 4 Novembre 2008: "It’s been long time coming, but change has come to America" (Ci è voluto molto tempo, ma il cambiamento è arrivato in America)
Sì, ma è vero! Quello è stato un punto di svolta importante. I cambiamenti rappresentano dei punti di svolta, e altri ne arriveranno.
Sono molto curiosa di vedere cosa succederà a novembre...
Vedremo! Le cose giuste accadono, le cose belle accadono sempre, le cose belle accadono sempre. La gente non ne parla mai abbastanza, ma le cose belle accadono sempre!