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L'Era di Taylor Swift, braccialetti dell'amicizia e cappello di "22": il linguaggio di Tay

Musica

Valentina Clemente

©Getty

Taylor Swift non è solo un fenomeno musicale, ma soprattutto culturale. Dai braccialetti dell'amicizia, che ogni Swiftie deve avere ai concerti, fino al cappello del brano "22", sono tanti gli elementi che l'artista ha creato e unito in una vera community di fan. Tanto da creare un linguaggio "Taylor - made"

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Dal cappello di "22", canzone dell’album "Red", fino ai braccialetti dell’amicizia, realizzati dai suoi fan, scambiati e condivisi in ciascuna data del tour. E poi le sorprese nei testi, gli ormai noti Easter Eggs a cui ci ha abituato, e i brani non previsti in scaletta, che rendono ogni concerto unico e diverso dai precedenti: sì, Taylor Swift non smette mai di stupire la sua fanbase. Ma anche chi cerca di studiare questo fenomeno che, però, non è affatto una meteora, ma un’artista consolidata e imponente, nei numeri e nella sua importanza.

Cosa sono i "braccialetti dell'amicizia" (e perché sono importantissimi)

Ciò che più affascina il mondo che circonda, e che ha creato, l’artista da quattordici Grammy Awards, è sicuramente il senso di comunità e unione che negli anni è riuscita a instaurare tra tutti i suoi fan. Partiamo proprio dai friendship bracelets, ovvero quei braccialetti fatti di perline che ogni persona presente a una data di The Eras Tour deve assolutamente indossare. Simbolo, appunto, di amicizia, sono rigorosamente a tema Taylor: le perline possono formare i titoli degli album dell’artista, o meglio le Ere, ma anche espressioni, numeri e spiegazioni dei testi amati dalla cantautrice. Non esiste un modo giusto o sbagliato per realizzarli, ma ad acquistarli già fatti è preferibile crearli a casa con dei kit ad hoc fatti di perline, ciondoli e cordini. Per poi condividerli, regalarli e scambiarli ai concerti di Miss Taylor Swift che, per The Eras Tour, ha una tradizione e tante sorprese, sempre.

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Il cappello di "22" e i numerosi "Easter Eggs"

Partiamo dalla tradizione, iniziata alla prima data del Tour dei record, il 17 marzo a Glendale, in Arizona. È un momento molto tenero in cui la cantante sceglie un fan tra il pubblico e gli dona il cappello di feltro nero che indossa mentre canta il brano "22". Tra i piccoli fortunati, nelle date a Los Angeles, anche Bianka Bryant, figlia di Kobe Bryant. E poi soprese che, oramai, sono quasi delle tradizioni: le canzoni non presenti in scaletta, che Taylor in ogni concerto aggiunge al suo set acustico, e i famosi Easter Eggs, che però riguardano principalmente i testi delle canzoni dell’artista. Cosa significa? In ogni canzone ci sono dei riferimenti che non vengono specificati, e che Swift vuole che i suoi fan scoprano, dopo aver letto attentamente ogni parola. La scrittura dei testi è ciò a cui tengo di più, e voglio che anche i miei fan lo capiscano, ha sempre detto la cantautrice. Che, per ogni album e canzone, è sempre riuscita a destare curiosità e attenzione, tanto che i suoi fan hanno spesso organizzato delle cacce al tesoro per trovare tutte le sorprese. Tutti insieme. Perché Taylor Swift non è solo un fenomeno di numeri e successi, ma soprattutto un legame che unisce fan di tutto il mondo, e di tutte le età. Una vera comunità, unita anche dai braccialetti dell’amicizia.

 

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