Gigi D'Agostino in concerto a Rock in Roma, ecco com'è andata: "Mi siete mancati"

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Elena Pomè

Elena Pomè

Foto di Elena Pomé

Il 3 luglio il Capitano è tornato a casa, dietro la consolle. Migliaia di persone hanno cantato e ballato sulle note dei suoi grandi successi, da L’Amour Tojours a In My Mind. Non sono mancati neppure il nuovo singolo Shadows Of the Night e i remix di brani celebri come We Are the Champions dei Queen o la colonna sonora del film Pirati dei Caraibi. Il dj ha anche omaggiato la capitale con una citazione de Il gladiatore e ha rivolto una dichiarazione d’amore ai fan: “Io senza di voi, senza questo noi, sono perso”

"Quanto mi siete mancati". Il 3 luglio Gigi D’Agostino inaugura così le due ore e mezza di musica e amore a Rock In Roma. "C’è solo un Capitano!", ribatte palpitante la folla, poi il polso di Gigi D’Ag compie una prima, piccola rotazione sulla consolle. Un delicato remix di Losing My Religion dei R.E.M. si disperde lento nei prati. Poco dopo, l’Ippodromo Capannelle tuona. Dopo una grave malattia e quattro anni di pausa, Gigi D’Agostino è tornato finalmente a casa. Il dj torinese regna sul palco, mentre sul megaschermo la sua figura si moltiplica. Indossa l'inconfondibile cappello bianco da Capitano e gli immancabili occhiali scuri. Porta al collo un paio di cuffie tempestate di brillanti sulle quali campeggia il suo nome. Quando agita le braccia per dirigere le danze, sulla giacca bianca la scritta nera “Lento Violento” racchiude la passione di un’intera generazione anni Novanta. Il dj ricorda a chi canta, balla e salta sotto di lui che lui è lì per loro. Ma persino due, tre, quattro Gigi D’Agostino non bastano. Tra il pubblico si scorgono allora alcuni sosia che vogliono omaggiare con una perfetta somiglianza il re della musica dance. Tutti vibrano in una stessa onda di suoni tra giochi di luce, scintille e fiammate che fanno risplendere ancora di più il protagonista della serata. Un sorriso pieno e sincero illumina il volto di Gigi D’Ag, che invita tutti a scatenarsi sui ritmi decisi che fremono dalla consolle. Il suggerimento, però, è superfluo, perché sin dalla prima nota nessuno resta immobile. Il remix di Le radici ca tieni dei Sud Sound System fa battere i piedi a terra, mentre al suono di Put Your Hands Up In the Air le braccia si levano al cielo e i braccialetti colorati creano un arcobaleno di felicità. Le mani colpiscono palloncini giganti in volo su teste meravigliate che convogliano un'unica grande molecola di energia verso il dj.

GIGI D'AG IL GLADIATORE

Arriva il turno di The Riddle. Il ritmo medioevale scaturisce dai fili invisibili che Gigi D’Ag tende tra lui e le migliaia di persone che occupano l’orizzonte, mentre i cori riempiono le fessure dell’aria fresca d’estate. Con il remix della colonna sonora di Pirati dei Caraibi, invece, il dj costruisce una macchina del tempo. Gli adolescenti dei primi anni Duemila ricordano le avventure di Jack Sparrow, issano la bandiera dei bucanieri e ricercano il tesoro della loro giovinezza. Così, con spazio e tempo sottosopra, «saltare, battere le mani, urlare» come chiede loro Gigi D’Ag diventa ancora più semplice. La leggerezza di In My Mind addolcisce invece il terreno di un altro brano che si intuisce a poco a poco. Quando L’Amour Tojours esplode, il dj si muove all’unisono con la musica e tra boati arcobaleno promette: “I’ll fly with you”. All’improvviso un fiume rovente, Bla Bla Bla, serpeggia tra il pubblico e sradica i piedi da terra. Le botte di suoni accarezzano le anime e si diradano in Another Way. Gli amici fanno a gara a chi riconoscerà per primo il pezzo successivo. Può essere Spin Me Round (Like a Record), oppure il grande omaggio alla città di Roma, il remix de Il gladiatore. "Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell’esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell’unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa... e avrò la mia vendetta... in questa vita o nell’altra", recitava Russell Crowe nel celebre monologo del film. Ora, il vero combattente è Gigi D’Ag, che non cerca vendetta ma si gode la sua rivincita. Mette in fila un altro brano indimenticabile, La Passion, poi è il turno del remix de L’amico è, e ancora del grande classico Ein Zwei Polizei. Le mani raggiungono le stelle durante il remix di Urlando contro il cielo di Luciano Ligabue, seguito dal remix di Reality dei Lost Frequencies. C'è anche spazio per l'ultimo singolo, Shadows Of the Night, che tutti sembrano già conoscere in ogni sua sfumatura. "È troppo?", chiede con ironia Gigi D’Ag verso la fine del set, anche se conosce già la risposta. Non è troppo, anzi, due ore e mezza scivolano via veloci ma si imprimono nei ricordi che dureranno una vita intera. Le ultime battute scorrono con il remix di We Are the Champions dei Queen e con le inequivocabili parole pronunciate dal Capitano poco prima di lasciare il palco: “Io senza di voi, senza questo noi, mi sento, sono perso. Grazie. Grazie!”.

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