Concerto Primo Maggio, Leo Gassmann canta Take That e chiama la mamma sul palco. VIDEO

Musica
Laura  Alberti

Laura Alberti

©Ansa

Tra i protagonisti del maxi concerto gratuito al Circo Massimo, Leo Gassmann ha suonato in anteprima il nuovo singolo. E, a ballare con lui sul palco, ha invitato la mamma Sabrina Knaflitz

Cappello di Pikachu sulla testa, e bandiera della Pace tra le mani, Leo Gassmann è salito sul palco del Concerto del Primo Maggio (FOTO) con la sua voce inconfondibile. E con la sua personalità. Ha cantato, ha parlato. E ha ballato con la mamma, sulle note del suo nuovo singolo Take That

L'esibizione di Leo Gassmann e Sabrina Kaulitz

Al Concertone 2024, Leo Gassmann ha esordito con la sua Dammi un bacio, ja. Successivamente, ha regalato al pubblico un nuovo singolo: Take That. Ed è proprio mentre cantava Take That, che ha invitato sul palco la mamma. "Ma questa sera, se ti va, balliamo | Balliamo sopra questo mondo strano | Oggi ti amo, oggi ti amo", recita il ritornello. Con Sabrina Kaulitz, sua mamma e moglie di Alessandro Gassmann, Leo ha ballato su questo mondo strano. Lo ha fatto con un cappello dei Pokemon sulla testa, prima di inneggiare alla pace, col sorriso che - fin dai tempi di X Factor - tutti hanno imparato ad amare.
 

Di seguito, il testo di Take That:
 

Prende bene, neanche a mezzanotte siamo fuori di testa

Prende bene, pure a Maracaibo alla quarta vodka

Prende bene, prende bene, una miccia si fa sempre più cotta

Prende male solo alla vicina che ci bussa alla porta

Chi è? Sei entrata tu

E ti ho vista per la prima volta

Noi siamo i Take That, vieni con me

Ci scioglieremo dopo un tour mondiale

Siamo i Daft Punk, babe

Esploderemo in un deserto, amore

Prende benе, guarda la tua amica, ancora che ci cerca

E noi voliamo sopra ad un divano, fuori dalla finestra

Ho il bicchiere vuoto di Campari, se ti allunghi me ne versi un po'?

Mi ricordi solo come ti chiami, prima che faccio una grezza?

Che c'è? Stai scherzando? Dai

Era scritto sulla porta

Noi siamo i Take That, vieni con me

Ci scioglieremo dopo un tour mondiale

Siamo i Daft Punk, babe

Esploderemo in un deserto, amore

Dire "per sempre" proprio non mi piace

A far promesse non sono capace

Oggi ti amo, domani pure (eh, eh)

Dopodomani vediamo

Ma questa sera, se ti va, balliamo

Balliamo sopra questo mondo strano

Oggi ti amo, oggi ti amo

Oggi ti amo, oggi ti amo

Noi siamo i Take That, vieni con me

Ci scioglieremo dopo un tour mondiale

Siamo i Daft Punk, babe

Esploderemo in un deserto, amore

Esploderemo in un deserto, amore

Il discorso di Leo Gassmann

Al Concerto del Primo Maggio, Leo Gassmann non ha solo cantato. Ha anche regalato al pubblico un discorso su quanto poco si si aiuta, e sulla felicità imposta che non risponde alla realtà. Perché è impossibile essere felici, quando l'angoscia ci pervade. Perché il mondo è spietato, ingiusto, pericoloso. E la tentazione di rintanarsi in casa, circondati da chi si ama, è sempre più forte. "Quante volte per strada incontriamo sguardi assenti, passivi, tristi? Vorremo aiutarli ma non sappiamo come, vorremmo fare qualcosa ma ci sentiamo di non avere gli strumenti", dice Gassmann. Che parla delle piccole violenze quotidiane, delle cattiverie gratuite, di chi ti tratta male e ti rovine le giornate. Solo perché, le sue, sono andate storte. Ma parla anche della violenza che arriva da lontano, e ti colpisce come uno schiaffo nella faccia. La violenza della guerra, dei bambini uccisi, delle donne violate. "Sono stanco di ricevere solo brutte notizie. Ma non voglio arrendermi all'idea che debba essere così per sempre. Noi abbiamo il diritto di un presente migliore", conclude Leo. Ricordando quanto è importante regalare amore, dare carezze, chiedere "Come stai?". Perché solo lottando tutti insieme, e ascoltando per davvero, si può ancora fare la differenza

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