Claudym: "Chiamo l'album Incidenti di Percorso ma oggi sono serena e andrà sempre meglio"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

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La pigrizia, l'essere casinista e incasinata, gli amori complicati, il futuro che arriva quando vorresti stare ancora nel presente, la calma, gli amici del tempo della scuola che prendono ognuno la sua strada e fatalmente ci si perde e un concerto importante in arrivo. L'INTERVISTA

Una popstar senza essere star, una real bad girl senza essere bad. Un’autoironia innata, sua cifra stilistica, e l’attitudine di chi sa prendersi non troppo sul serio ma fa sul serio, la musica di Claudym, all'anagrafe Claudia Maccechini, è un unicum nel panorama musicale italiano. Incidenti Di Percorso è un album dal sound internazionale, un album dichiaratamente pop come Claudym che in dieci tracce offre un centrifugato esplosivo di sonorità urban ed elettroniche dove convivono senza difficoltà ballad intime e delicate.

Claudia partiamo dalla storia dell’album: canzoni auto-ironiche, sincere, terribilmente pop. Come lo hai costruito?
Ha preso forma nel 2023 anche se i primi passi arrivano ad aprile 2022, quando avevo iniziato a scrivere Cose che si Dicono. La forma la ha presa quest’anno e andando avanti è nato il concept perché ogni pezzo che nasceva sballava le carte, da cui il titolo Incidenti di Percorso.

Cosa è successo che sei stata social…bloccata in molto paesi?
Accadono cose strane, ogni paese ha le sue regole. Non mi riconoscevano la canzone, è una questione di copyright. Poi quando uscirà il disco sarà tutto ok.

In Ragioni Sbagliate racconti di una persona confusa e mai on time visto che continua a rimandare: se ti do ancora un minuto cosa cambia?
Con me niente. Siccome nei testi vogliamo migliorarci, starei ancora a pensare. Ho bisogno di calma e tempo per pensare, con un minuto non ci faccio nulla.

Una Settimana da Dio racconta di un rapporto dove c’è una persona di troppo: meglio evitare, viverlo senza aspettative o lavorare perché vada nella direzione desiderata?
Ogni storia è a sé, dipende dalle vibe della persona, bisogna affidarsi all’istinto. Io se capisco la situazione magari ci sbatto la testa un attimo e rinuncio. Sono pigra, il tempo investito inutilmente non mi appartiene.

Come si riconosce “un tipo base e sovrastimato”?
Non apprezzo la gente che ostenta a livello di capacità; io sono auto-ironica e spesso questo atteggiamento viene presa come insicurezza mentre per me è consapevolezza. Io amo la normalità delle persone.

Nel suo complesso sembra un album di assenze, penso a Joanne che è “fuggita un’altra volta”: sono così i rapporti, d’amore e d’amicizia, un continuo rincorrersi?
Ultimamente ne sto vivendo un po’ così, le amicizie dell’infanzia hanno preso vite e città diverse. La scrittura è uno sfogo. Il rincorrersi si sperimenta soprattutto crescendo, a scuola si è sempre insieme non ci si pensa alla lontananza.

Trigger è la canzone della quasi rinascita, quella dove “la vita mi sorride nuovamente”: cosa è successo?
Arriva dopo Ragioni Sbagliate, che individua il problema; poi con Ex volto pagina mentre Trigger rappresenta il dopo. Ho iniziato ad alleggerire il modo di vivere la vita, la scorsa estate ho avuto una considerazione più leggera.

“Buon per te che affidi ancora tutto alla fortuna, sfortuna invece poi hai incontrato me”: è così rischioso incontrarti?
In realtà no ma sono un po’ incasinata. Racconto la percezione che ho di me dall’esterno ma sono innocua, un po’ casinista.

Il secondo dei quattro comandamenti sulla sopravvivenza dice di chiamare di più i tuoi: lo fai?
Non tanto anche se abitiamo vicinissimi e abbiamo un bellissimo rapporto ma rimando sempre l’appuntamento. Poi in questo ultimo periodo con l’uscita del disco sono piena di impegni. Compensa mia sorella che ha un figlio.

Un’altra bugia…nonostante il rossetto sulla camicia si perdona o si chiude?
Ho raccontato una storia di amiche, mai vissuta io questa situazione, almeno che io sappia. Non so come reagirei, ogni situazione è a sé. Sono una persona che porta avanti i rapporti ma quando percepisco che non è al top non investo più tanto.

Il tuo tipo elementare è pericoloso o eccitante?
Pericoloso.

“Dopo mille pianti saremo di un altro e di un'altra”: una frase che è come un film? E’ più amarezza o più resurrezione?
Entrambe le cose. Ho raccontato la tristezza che vivo spesso in varie situazioni nel riconoscere che la vita comunque va avanti. C’è il dolore della chiusura, c’è la melanconia del dire che la vita va avanti mentre vorrei ancora restare nel presente.

Prometti che ti impegni per un 2024 senza triggerare?
Continuerà a succederà, temo. Resterà una componente presente ma ora sono più positiva e andrà meglio.

Cosa accadrà nelle prossime settimane? Oltre al concerto annunciato all’Apollo di Milano.
Quel live è la cosa che ora mi emoziona, è lo step più importante, la mia prima volta, fatico a immaginare quante persone verranno a sentirmi. Sarà una grande festa. Poi arriverà una serie di live a cui stiamo lavorando.

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