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Sanremo, Ramazzotti canta Terra Promessa. L’appello per la pace: “Basta guerre”

Musica
©Ansa

Il cantautore romano è tornato all'Ariston per celebrare il 40esimo anniversario da quando salì per la prima volta sullo stesso palco: era il 1984. E ha rivolto un pensiero ai "milioni di bambini che non vedranno mai la terra promessa"

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Eros Ramazzotti ha festeggiato i 40 anni Terra promessa al Festival di Sanremo 2024: era il 1984 quando esordiva sul palco dell'Ariston con questo brano, che gli valse il primo posto nella categoria Nuove proposte (LA DIRETTA DELLA FINALE - LA SCALETTA DELLA QUINTA SERATA)Alla fine della performance, Ramazzotti ha lanciato un appello per la pace: "Ci sono quasi 500 milioni di bambini che vivono in zone di conflitto, altri milioni che non vedranno mai la terra promessa: basta sangue, basta guerre. Pace! I nostri pensieri forever".

"Ringrazio mio padre per la spinta"

Ramazzotti ha riflettuto sulla sua carriera con Amadeus: "Devo ringraziare più di tutti mio padre che mi ha dato la spinta. Faccio appello ai genitori che dovrebbero sempre lasciare ai figli il libero arbitrio per provare a fare delle cose", ha detto citando come esempio anche l'appoggio del padre di Sinner al campione di tennis. E ha ricordato tre momenti indimenticabili della sua lunga e brillante carriera: "L'arrivo a Milano da Roma: non vedevo la città, c'era nebbia, ma mi piaceva la carica della città tra musica, moda, arte. La firma con la Sony nel '95 e poi l'incontro con Tina Turner".

Eros Ramazzotti, tre volte a Sanremo

Eros Ramazzotti ha partecipato alla kermesse sanremese tre volte nel corso della sua carriera. Oltre a quella del 1984, la seconda è stata nel 1985 con Una storia importante e poi, per la terza e ultima volta, nel 1986 gareggiò con Adesso tu.

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Terra promessa, il testo integrale della canzone di Eros Ramazzotti

Questo il testo di Terra promessa.

 

Siamo ragazzi di oggi
pensiamo sempre all’America
guardiamo lontano
troppo lontano
viaggiare è la nostra passione
incontrare nuova gente
provare nuove emozioni
e stare amici di tutti

 

siamo ragazzi di oggi
anime nella città dentro i cinema vuoti
seduti in qualche bar
e camminiamo da soli
nella notte più scura
anche se il domani
ci fa un po’ paura

finché qualcosa cambierà
finché nessuno ci darà

 

una terra promessa
un mondo diverso
dove crescere i nostri pensieri
noi non ci fermeremo
non ci stancheremo di cercare
il nostro cammino

 

siamo ragazzi di oggi
zingari di professione
con i giorni davanti
e in mente un’illusione
noi siamo fatti così
guardiamo sempre al futuro
e così immaginiamo
un mondo meno duro
finché qualcosa cambierà
finché nessuno ci darà

 

una terra promessa
un mondo diverso
dove crescere i nostri pensieri
noi non ci fermeremo
non ci stancheremo di cercare
il nostro cammino
noi non ci fermeremo
non ci stancheremo
ed insieme noi troveremo
una terra promessa
un mondo diverso…

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Il significato della canzone, il cui titolo è una metafora di un futuro migliore

Il pezzo di Eros Ramazzotti, Terra promessa, ha un secondo significato fin dal titolo, che suona come una metafora di un futuro migliore.

 

Ciò che il cantante romano si augura di poter trovare, lui e tutta l'umanità, è un luogo di pace e serenità in cui potranno essere realizzati i nostri sogni.

Sogni di qualunque tipo, dal più grande al più piccolo che esista. Insomma: i sogni sotto ogni punto di vista.

 

Tra le righe, poi, si legge che esiste sempre una luce in fondo al tunnel, basta saperla scovare e poi, pian piano, dirigersi verso quella, che deve essere il nostro faro.  

Tuttavia, dall'altra parte, la luce in fondo al tunnel coincide con il futuro, con la speranza che le cose possano cambiare. Dunque quella "Terra promessa" messa a titolo potrebbe assumere un significato meno allettante, nel senso che - come ben sappiamo - è l’hic et nunc (il vecchio, caro, sacrosanto “qui e ora”) che ci salverà.

 

Proiettarsi nel futuro significa infatti non vivere il presente, ossia non vivere affatto. Poiché, come ben sappiamo ma come troppo spesso dimentichiamo, in fin dei conti l'unico tempo che per noi esiste davvero è quello del qui e ora, ma siamo gli unici animali che vengono tormentati da una continua esistenza in balia del passato e del futuro, dei ricordi e delle aspettative, perdendoci tutto quello che in verità questa vita ci riserva: l’adesso.

 

Senza scomodare i filosofi, basterebbe citare John Lennon, chiamando in causa uno dei suoi più famosi aforismi: “La vita è ciò che ti succede mentre stai facendo altri progetti”.

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La canzone Terra promessa consacrò Eros Ramazzotti a mito assoluto

Era il 1984 quando per la prima volta il pubblico italiano si ritrovò ad ascoltare Terra promessa, cantata da un giovane artista romano esordiente.

Un nome, il suo, che avremmo poi sentito pronunciare per tantissimi anni, per l'esattezza quaranta, dato che siamo in odore di anniversario dei quarant'anni di quella sua mitica canzone.

 

Musica e testo ebbero un successo tale da fare ottenere a Ramazzotti la vittoria al Festival di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte”.
Grazie a quella Terra promessa, Eros Ramazzotti raggiunse tantissime “terre”: l'Italia in primis, ma poi anche la Svizzera, la Germania e l'Austria, Paesi in cui il cantante italiano vanta un successo strepitoso.

 

Nel 1997 il brano fu riproposto sotto una nuova veste, nella raccolta Eros, in cui il testo viene cantato anche in spagnolo. La versione originale, invece, fu inserita nelle raccolte , uscita nel 2007, e in Eros 30, uscita nel 2014 per i 30 anni di carriera di Ramazzotti.

La versione integrale del brano è stata pubblicata solo in vinile.

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