Kanye West in concerto al Campovolo di Reggio Emilia il 20 ottobre

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Dopo le indiscrezioni e i dubbi degli ultimi giorni è arrivata la conferma dello show del rapper statunitense, che è stato però contestato non solo dall'Anpi e da Casa Cervi a causa delle posizioni filonaziste e antisemite, ma anche dall'associazione antiviolenza NonDaSola per gli atteggiamenti misogini

Si terrà il 20 ottobre il concerto di Kanye West alla Rcf Arena di Reggio Emilia. Il quotidiano Il Resto del Carlino ha sciolto le indiscrezioni e i dubbi degli ultimi giorni, alimentati anche dagli indizi disseminati sui social dal rapper statunitense. West, noto come Ye, aveva infatti condiviso su Instagram non solo l’indirizzo della location, ma anche la pagina di un quotidiano che annunciava l’evento, inizialmente previsto il 13 ottobre e poi rimandato a causa dei tempi ristretti per la risoluzione di questioni burocratiche e per la messa in moto di una macchina di sicurezza in grado di gestire un afflusso di ottantamila persone. Come riportato da La Repubblica, inoltre, il rapper sembrava aver già affittato auto con i vetri oscurati per i trasferimenti in città e allertato gli alberghi della zona per i pernottamenti dell’entourage di musicisti e tecnici. La richiesta di autorizzazione dello spettacolo è arrivata in tarda mattinata in Prefettura, e ora manca solo la messa in vendita dei biglietti da parte dell’organizzazione dello show. Nel frattempo la prefetta Maria Rita Cocciufa ha convocato il tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico incaricato di predisporre il piano di gestione dell’evento.

L'INDIGNAZIONE DELL'ANPI: "IDEE FILONAZISTE INACCETTABILI"

Come riportato da Il Corriere della Sera, poco prima della conferma dell’evento West ha ricevuto pesanti critiche. “Prima di tutto mi auguro che questo concerto non si faccia” ha contestato Ermete Flaccadori, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Reggio Emilia. Come riportato da Il Corriere della Seraper l’Anpi e per Casa Cervi, uno dei luoghi della memoria che conserva e promuove i valori della Resistenza e dell’antifascismo, il rapper non è infatti il benvenuto in città. Lo scorso anno, in un’intervista rilasciata al talk show InfoWars, Ye aveva infatti espresso idee filonaziste e antisemite, dichiarando di amare Hitler e di essere un nazista. “Questo artista ha un seguito molto numeroso nei giovani, ma porta un messaggio inquietante. Sono esterrefatto di come non riesca a comprendere quello che dice, trasmettendo così un madornale equivoco su ciò che è stato Hitler nel corso della storia” ha detto Flaccadori. “Sono assolutamente a favore della libertà artistica, ma ciò che dice e che fa Kanye West mi lascia scioccato. Reggio ha combattuto una lunga lotta contro le idee di Adolf Hitler e molte persone hanno perso la vita a causa di esse. La presenza di questo soggetto a Reggio Emilia non deve preoccupare solo l’Anpi, ma l’intera città”. Dura anche la presa di posizione di Albertina Soliani, presidente di Casa Cervi e vicepresidente nazionale Anpi. “È ora di dire basta a queste persone che credono di poter dire quello che vogliono. Le idee politiche di questo artista sono inaccettabili, ha affermato cose inumane e con quello che sta succedendo nel mondo, non possiamo accettare un concerto del genere. Ci impegniamo ogni giorno a portare avanti determinati valori, che sono libertà e democrazia, e poi dobbiamo ripartire da capo? Che se ne stia a casa sua, Reggio Emilia ha sempre apprezzato chi lotta per determinati principi e chi sta dalla parte degli oppressi e chi non esalta l’odio”. La prefetta Cocciufa ha precisato la propria posizione in merito: "Non entro nelle polemiche riguardanti l’artista, non è mio compito".

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LE ACCUSE DI MISOGINIA

Lo scorso agosto West aveva partecipato come special guest alla mega performance romana del rapper e amico Travis Scott, che aveva annunciato con breve anticipo la prima mondiale live dell'ultimo album Utopia al Circo Massimo acclamata da settantamila persone. Al Campovolo Ye replicherà l’impresa, forse per un’anteprima live del nuovo album di prossima uscita, ma nel frattempo ha ricevuto anche contestazioni per il trattamento misogino riservato alle donne, compresa la “moglie” (non esiste certezza di un avvenuto matrimonio) Bianca Censori. “Bisognerebbe smetterla di dare risonanza ai rapper misogini” ha protestato l’associazione antiviolenza NonDaSola. “Il modello maschile violento e predatorio, veicolato dalle canzoni e dallo stile di vita di Kanye West e da molti suoi colleghi, non è a costo zero. Lo paghiamo noi donne. Nelle canzoni spesso non solo il corpo femminile è un oggetto, ma lo sono persino gli insulti che ad esso vengono rivolti, l’importante è fare rima”.

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