Morto Robbie Robertson, leader dei The Band: aveva 81 anni

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Il mondo della musica piange la scomparsa del cantautore e polistrumetista canadese che raccontò l'America con Bob Dylan, autore delle colonne sonore di diversi film di Scorsese

Robbie Robertson, cantautore e musicista nato in Canada nel 1943, si è spento nella sua casa a Los Angeles a seguito di una lunga malattia. La notizia è stata diramata dal suo manager, Jared Levine, che ha comunicato anche le ultime volontà del leggendario chitarrista, tra i più influenti del rock e del folk, che lascia tre figli e un grande vuoto nella storia della musica a stelle e strisce di cui è stato protagonista per oltre sessant'anni.

Un grande del rock e del folk

La musica piange la scomparsa di Robbie Robertson, artista tra i più rilevanti del suo tempo, inserito da Rolling Stone nella classifica dei cento migliori chitarristi di sempre in cinquantanovesima posizione.
Robertson, famoso negli anni Sessanta e Settanta per aver fondato e guidato i The Band, attivi tra il 1967 e il 1977, è stato uno dei collaboratori più importanti di Bob Dylan che a metà degli anni Sessanta gli offrì di unirsi ai suoi tour. La vicinanza con Dylan, un rapporto artistico e creativo a due direzioni, ha fatto passare alla storia Robertson come uno dei principali cantori degli Stati Uniti.

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I leggendari anni Sessanta coi The Band

Accusato dai fan di aver tradito il folk per le sonorità elettriche, di cui si fece portavoce ed innovatore, Robertson ha un posto importante tra i cantautori che usarono la musica come strumento di denuncia sociale.
Insieme ai The Band, nel 1968, pubblica Music from Big Pink, un successo clamoroso che contiene The Weight, forse il brano più conosciuto del gruppo. Nel 1978 i The Band si sciolgono con un'ultima esibizione così clamorosa da finire in un documentario diretto da Martin Scorsese nello stesso anno, The Last Waltz. Sul palco con Robertson salgono star di grosso calibro, da Eric Clapton a Neil Young.
I The Band, che con il canadese avevano anche suonato a Woodstock nel 1969, si riformarono per un altro quindicennio di musica dal 1983 ma Robertson aveva preso un'altra direzione. Tra i vari incontri, quello con Scorsese fu decisivo.

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La musica, il cinema, l'amicizia con Scorsese

Dall'inizio degli anni Ottanta la collaborazione con Martin Scorsese diventò intensa e proficua al punto che il cineasta gli ha affidato la composizione dei brani di molti dei suoi film cult, da Toro Scatenato a Casinò, a Il colore dei soldi. Sue anche le musiche per The Departed, Gangs of New York e il più recente The Irishman. Il pubblico potrà apprezzare dopo la sua morte, le ultime composizioni del musicista che ha lavorato anche alla colonna sonora di Killers of The Flower Moon, che in Italia è in programma dal 19 ottobre.
Tantissime le collaborazioni anche nella fase solista della sua carriera, dagli U2 a Peter Gabriel. Scorsese ha definito l'artista e amico come un gigante e nel suo ricordo ha aggiunto che la sua musica “ “sembravano provenire dal luogo più profondo nel cuore di questo continente, dalle sue tradizioni, tragedie e gioie”.

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