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Sanremo 2023, Amadeus racconta il suo quarto Festival

Musica

Fabrizio Basso

Prima conferenza stampa del conduttore e direttore artistico che annuncia un omaggio a Lucio Dalla e Lucio Battisti. Sarà Anna Oxa la prima artista a scendere le ambite (e temute) scale

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Sarà Anna Oxa ad inaugurare il quarto Festival di Sanremo di Amadeus. Oggi, al Teatro del Casinò, dove è stata strutturata la sala stampa, il conduttore e direttore artistico, affiancato dal suo compagno di viaggio Gianni Morandi e dai vertici Rai, ha tenuto la prima conferenza stampa della 73esima edizione del Festival della Canzone Italiana, che prenderà il via domani sera, martedì 7 febbraio, per terminare sabato prossimo, quando verrà decretato il vincitore.

Quello che è ormai ufficiale è non solo la centralità del palco dell'Ariston ma anche la gioia di una città che si è ripresa il Festival. Piazza Colombo ospiterà concerti, corso Matteotti è diviso in due da un suggestivo "green carpet" e affollato di gente. Il direttore di RaiUno Stefano Coletta lo ha ribattezzato il Festival della consapevolezza: "Sarà un festival non tanto della rinascita, perché forse siamo già rinati ma un evento che vuole portare festa e consapevolezza nelle case degli italiani. Nei testi delle canzoni ho trovato questa urgenza di dire, di non perdere tempo, c'è desiderio di raccontarsi senza pudore, specie nei giovani artisti i quali hanno vissuto una fase di silenzio relazionale e ora si mettono in gioco con leggerezza e profondità. Sarà una grande festa in cinque serate fatta di memoria, commozione, allegria, sobrietà e semplicità che contrassegnano questo padrone di casa, Amadeus, accompagnato da un artista come Gianni Morandi che ha fatto la storia della musica". E a proposito di storia, Amadeus ha annunciato un omaggio a Lucio Battisti e a Lucio Dalla legato alla ricorrenza degli ottanta anni dalla nascita di entrambi gli artisti, e ai 25 anni dalla morte di Battisti: "Ricorderemo Lucio Battisti nella prima serata e Lucio Dalla venerdì sera e l'idea è di far cantare tutto l'Ariston". "Trovo molto romantico avere una lettera e poterla leggere". Sulla questione del messaggio di Zelensky al Festival di Sanremo Amadeus è stato chiaro: "Si è parlato molto di questo intervento: il desiderio del presidente ucraino era di esserci. Ma lui stesso non aveva detto: sarò in presenza o in videomessaggio. Poi tramite ambasciatore ha espresso il desiderio di scrivere una lettera. La leggeremo come mi arriverà. Abbiamo solo chiesto che sia già tradotta in italiano".  

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E se finita la serata Amadeus passerà il testimone al suo amico Fiorello (che in conferenza è intervenuto telefonicamente e non ha perso occasione per punzecchiare simpaticamente il direttore Coletta), durante le dirette avrà al suo fianco Gianni Morandi: "Sono felice di cominciare questa quarta avventura. Mi piacciono l'adrenalina e il clima che si va a creare e quest'anno sono felice e onorato di avere Gianni Morandi al mio fianco: lui è la storia dello spettacolo. Cantante, attore, conduttore, Gianni è uno di quelli che fa la storia del nostro Paese. E con lui mi trovo bene, al di là di quello che rappresenta. Amo circondarmi di persone che non solo abbiano il senso dello spettacolo, ma condividano con me lo stesso modo di lavorare, con semplicità, trasparenza, emozione, entusiasmo e Gianni ce l'ha. E' amatissimo, ma allo stesso tempo una persona di grande disponibilità".

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"Sanremo è grande quando lascia canzoni da ricordare da Mengoni a Diodato, a Elodie, Mahmood con Blanco, Achille Lauro. L'anno scorso con Rkomi, Sangiovanni, Tananai hanno proposto successi che non sono finiti dopo 15 giorni": così Gianni Morandi alla prima conferenza stampa del Festival di Sanremo numero 73. Poi apre lo scrigno dei ricordi: "Penso a quando vedevo Sanremo al bar Marchioni di Monghidoro con mio padre, con Modugno che allargava le braccia e faceva il giro del mondo. Da allora io ci sono venuto molte volte. Quest'anno Amadeus mi ha chiesto di tornare e ho accettato. Sanremo piace alla gente, me ne accorgo anche per strada: ha 73 anni, ma secondo me andrà avanti ancora decine e decine di anni". Prima di accomiatarsi Gianni Morandi ha voluto esprimere vicinanza al popolo turco e siriano per il terremoto che ha colpito i due Paesi provocando migliaia di vittime: "Quando arrivano notizie come quella di stanotte, ti colpiscono. Siamo qui a parlare di musica, ma un pensiero per quello che è successo ce lo abbiamo tutti. Lo show però deve andare avanti".

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