Sul sito della band inglese è apparso un misterioso conto alla rovescia che terminerà venerdì 3 febbraio alle 18. Probabilmente, da quel momento in poi, potremmo finalmente ascoltare il primo singolo dell’atteso nuovo disco degli autori di Enjoy the Silence. Un album molto sentito, in cui le canzoni hanno acquisito nuovo significato dopo la tragica scomparsa di Andy “Fletch” Fletcher nel mezzo della lavorazione
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"Il tempo e fugace, guarda cosa porta”. Queste sono le parole che accompagnano un misterioso countdown iniziato sul sito dei Depeche Mode. Il conto alla rovescia dovrebbe terminare alle 18 di venerdì 3 febbraio, orario in cui verosimilmente potremo ascoltare per la prima volta finalmente un estratto (di cui per ora sono trapelati solo i primi secondi) dal nuovo album Memento Mori. Un disco che è diventato una riflessione sulla scomparsa e sull’amara relatività del tempo, ancora di più dopo la scomparsa di Andy “Fletch” Fletcher.
Un album per ricordarci di vivere al meglio che possiamo
I Depeche Mode hanno perso a sorpresa il loro collante, l’uomo che univa le diverse anime della band, proprio quando l’opera che avrebbe segnato il ritorno del gruppo era pronta a prendere forma in studio e c’era già persino il titolo per l’album. Quel Memento Mori che nasceva da un’espressione rivelata a Martin Gore da un amico e che, soprattutto dopo la dipartita di Fletch, ha assunto nuovi significati non per forza negativi: “So che un titolo del genere può avere un significato deprimente ma, per come la vedevamo noi, abbiamo pensato di usarlo con un’accezione positiva. Come a dire: vivi tutti i tuoi giorni al massimo”, ha spiegato Gore. Tutte le canzoni del nuovo disco d’altra parte accennano alla morte ma solo per fare in modo che questo spettro inevitabile spinga a vivere al massimo il tempo che ci è concesso su questa Terra, come ha evidenziato pure Dave Gahan.
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I Depeche Mode sono rimasti senza il loro collante
È proprio lo stesso cantante a far notare quanto il quindicesimo album sarà un lavoro completamente diverso dai precedenti, soprattutto per la scomparsa dell’amico proprio nel mezzo del processo di costruzione dei brani: “È la prima volta che facciamo questa cosa senza Fletch, Avevamo scritto tutti i pezzi prima che morisse, ma quando succede una cosa del genere, un evento tanto grosso, le canzoni prendono una forma diversa, assumono un altro significato. Quando le ho cantate mi sono passate per la testa tante cose e sicuramente Fletch era una delle ricorrenti”. Non è stato facile per i Depeche Mode capire cosa sarebbe stato giusto fare dopo il triste evento e hanno vagliato seriamente la possibilità di mollare tutto, salvo poi decidere che rimettersi subito al lavoro sarebbe stato il modo migliore per metabolizzare il lutto. “Andy è sempre stato considerato il collante che ci teneva assieme. Non avrebbe accettato di sapere che è stata la sua morte a porre fine alla band”, ha dichiarato Gore a Rolling Stone. Dave Gahan ha ricordato la calma e l’ironia che l’amico sapeva infondere in una conferenza stampa a Berlino: “Fletch era il più tranquillo di noi, non aveva eccessi. Eravamo tutti convinti che sarebbe vissuto molto più di noi, e invece non è andata così. Mi manca molto la sua ironia. Mi sembra di sentire la sua voce che mi dice: ‘Dave, ma le canzoni di Memento Mori devono per forza parlare tutte di morte?’”. Probabilmente attorno a questo gravoso tema girerà intanto anche il nuovo singolo, che secondo i ben informati dovrebbe intitolarsi Ghosts Again e sarebbe già stato remixato in anteprima durante un paio di festival dal duo di dj britannici CamelPhat. I primi secondi di questo pezzo dovrebbero inoltre essere quelli che si sentono nel post che annunciava il countown sui social della band, preannunciando un disco dalle sonorità comunque elettroniche e comunque fedeli all’identità della band.
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Non ci sarà un altro Fletch
Un album del genere rappresenterà con tutta probabilità l’omaggio perfetto per il musicista inglese ma resta il punto di domanda su come i Depeche Mode, ormai ridotti a un duo, ovvieranno all’assenza di Fletcher live nel prossimo tour che toccherà anche l’Italia. Per ora né Gore né Gahan hanno dato chiare indicazioni in merito, pur facendo capire che non hanno voglia di portare sul palco una “replica esatta” del terzo Depeche Mode: “Non rimpiazzeremo Fletch: non c’è alcuna ragione per farlo”, ha chiosato Gahan. “Sarebbe impossibile. Fletch era unico, questo è certo”. I Depeche Mode cercheranno soluzioni alternative, magari sfruttando al meglio quei musicisti che ormai dagli anni Novanta arricchiscono la formazione della band nei concerti. D’altra parte Andy Fletcher comunque resterà nella band: la sua anima è in ogni brano del repertorio del gruppo, persino in quelli di Memento Mori. I suoi compagni lo sanno meglio di tutti: “Sarà con noi in forma di spirito e ci giudicherà, ne sono certo”, ha dichiarato Dave Gahan. Anche il frontman della band è sicuro che il “Personal Jesus” di Fletch gli lascerà dare un’occhiata a quello che i suoi amici stanno combinando qua sotto, appena sarà necessario.