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Nicki Minaj vs YouTube dopo che la piattaforma ha limitato l'età al suo nuovo videoclip

Musica

Camilla Sernagiotto

La rapper si è detta furiosa per la presunta violazione delle linee guida della community che, secondo la piattaforma video, Nicki Minaj avrebbe commesso. Il 25 settembre, giorno in cui ha debuttato il suo video "Likkle Miss Remix", YouTube ha imposto limiti di età alla visione del filmato. “Chi gestisce YouTube è legato a una certa etichetta discografica e multinazionale”, accusa lei. Il 26 settembre il limite d'età è stato rimosso da YouTube (e la musicista ha cancellato dai sui suoi social i messaggi accusatori)

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Nicki Minaj si è detta (e si è ampiamente dimostrata, anche) furiosa, scagliandosi contro YouTube a causa della presunta violazione delle linee guida della community che, secondo la piattaforma video, la popstar avrebbe commesso.

Domenica 25 settembre YouTube ha imposto limiti di età al suo videoclip "Likkle Miss Remix" (dove Minaj collabora con l'artista dancehall Skeng), video che proprio domenica ha debuttato in rete.

“Chi gestisce YouTube è in combutta con una certa etichetta discografica e multinazionale”, ha accusato la cantante.
Sul suo profilo di Instagram l'artista ha scritto quanto segue: “Hanno limitato il mio fo***to video ma hanno cose milioni di volte di fo****amente peggiori sulla loro piattaforma”.

Queste parole si leggono nella didascalia a corredo di uno screenshot che mostra l’avviso di violazione delle linee guida della community di YouTube, un post condiviso nelle scorse ore sulla pagina Instagram di Nicki Minaj. “Questo è ciò che fanno per impedirti di vincere mentre fai annunci per altre persone e pubblichi false statistiche […]. Perché le stesse persone che gestiscono YouTube sono legati a una certa etichetta discografica e società multinazionale”, prosegue la cantante.

I motivi del limite d'età imposto da YouTube al video musicale "Likkle Miss Remix"

Secondo lo screenshot condiviso dalla musicista, il videoclip di Likkle Miss Remix è stato ritenuto "non adatto a spettatori di età inferiore ai 18 anni".
Il video presenta un gruppo di persone a una festa, ritratte mentre bevono e ballano, con un cast di ballerine che si uniscono a Minaj nell’iconico twerking, unendosi talvolta a comparse maschili in "pose suggestive", come si legge in un articolo appena apparso sul magazine statunitense Variety.

Il limite di età è stato poi rimosso lunedì stesso (26 settembre) da parte di YouTube, che ha rilasciato una dichiarazione a Complex affermando di aver "rimosso il limite di età dopo aver stabilito che il video non violava le nostre Linee guida della community". Minaj a quel punto ha cancellato i suoi post rabbiosissimi, comparsi su Instagram lunedì sera e ripresi da Variety prima che venissero eliminati.

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L’accusa di Minaj a YouTube

La rapper ha accusato YouTube di favorire alcuni artisti e di "essere ‘a letto’ (ossia legati, in combutta) con un'etichetta discografica e società di gestione", senza però mai nominare nessuna etichetta né agenzia.

Variety ha contattato YouTube per avere ulteriori commenti relativi alla vicenda ma per adesso non è stato ancora annunciato nulla di ufficiale.

L'unico nome fatto da Minaj è stato quello di Lyor Cohen, il capo globale della musica di Google e YouTube. Quel nome è stato fatto dopo che la popstar è esplosa in uno sfogo molto duro e che - se lei ce lo permette - violerebbe sì le linee guida di qualsiasi piattaforma (anzi, quasi qualsiasi piattaforma)...

Minaj ha detto che chiunque si metta sulla sua strada, tentando di ostacolarla, farebbe bene a… Insomma, chiunque tenti di ostacolarla verrà mandato a quel paese dalla rapper, edulcoriamo così le sue parole ben più forti. E alla fine Minaj ha aggiunto: “Lyor, è meglio che tu non sia tu".

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La spiegazione del limite di età imposto al video, secondo Minaj

Minaj ha scritto in un altro post sull'argomento le seguenti parole: "Questo (ossia il limite di età imposto al video, ndr) è stato fatto per impedirci di ottenere molte visualizzazioni nelle prime 24 ore”.
Inoltre l'artista dice che le sarebbe stato detto dalla sua etichetta discografica che non possono acquistare promozioni per i suoi video.

Rivolgendosi direttamente a YouTube, Minaj ha scritto: "È ora che diciate a tutti che siete ‘a letto’ con un'intera etichetta discografica e un'azienda multinazionale!!!!! Da quanto tempo giocate al gioco dei numeri per mentire e fingere di fare 'bene' quando non è così?!?!!”. Questo ennesimo sfogo è stato scritto in un altro post, sempre con lo stesso screenshot allegato, quello del limite d'età imposto al video.

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Il videoclip “incriminato”

Il video musicale di Minaj e Skeng è arrivato sulla piattaforma video domenica 25 settembre, dopo che la canzone è stata inserita nella nuova compilation di 29 brani scelti tra i suoi più grandi successi, un greatest hits intitolato Queen Radio: Volume 1, pubblicato dall’etichetta Young Money/Republic Records.

Nonostante i minori di diciott'anni siano stati ufficialmente esclusi dalla visione del video, la clip è riuscita comunque a raccogliere circa 800.000 visualizzazioni in un solo giorno. Insomma, un'ulteriore riprova dello strepitoso successo che Nicki Minaj sta riscuotendo, come già avevamo intuito dopo la sua performance al Rolling Loud di New York nel fine settimana: è stata la prima rapper donna a essere l’headliner del festival (affiancata per l’occasione dagli special guest Bia, G Herbo, Fivio Foreign e Uzi).

Di seguito vi mostriamo il video musicale di Likkle Miss Remix, che non presenta più limitazioni di età.

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