Sex Pistols, God Save The Queen in vetta delle classifiche UK durante il Platinum Jubilee

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La ristampa targata 2022 del celebre inno “anarchico” dei Sex Pistols, God Save The Queen, raggiunge il primo posto delle classifiche musicali in UK durante il Platinum Jubilee, dopo la vetta negata con la pubblicazione del 1977, poiché considerata inneggiante contro il governo e la monarchia di allora

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Messa la parola fine sui grandi festeggiamenti di Buckingham Palace dedicati al Giubileo di Platino di Elisabetta II di Inghilterra – da giovedì 2 a domenica 5 giugno 2022 – continuano i riconoscimenti per i 70 anni di regno della regina, con una sorpresa anche nelle classifiche musicali. Il celebre singolo God Save The Queen del gruppo punk-rock britannico dei Sex Pistols è ritornato in vetta alle classifiche inglesi, raggiungendo il primo posto nella giornata di sabato 4 giugno.

God Save The Queen, l’inno dei Sex Pistols torna tra i singoli più venduti e ascoltati

Dopo essere stato protagonista di una ristampa in data venerdì 3 giugno 2022, il famosissimo inno anarchico dei Sex Pistols, dal titolo God Save The Queen (in un rimando voluto all’inno nazionale inglese) è balzato subito in cima alle classifiche di ascolto e vendita musicale britanniche, in concomitanza con i festeggiamenti del Platinum Jubilee della Regina Elisabetta II. Il motivo? Tentare di raggiungere il famigerato primo posto in classifica che gli fu negato con la pubblicazione ufficiale il 27 maggio del 1977, quando il singolo fu addirittura tolto dalle onde radio della BBC, per i testi e le immagini non propriamente a favore della monarchia britannica. Come quest’anno, anche allora la pubblicazione di God Save The Queen da parte dei Sex Pistols non fu del tutto casuale, ma programmata in concomitanza con i primi venticinque anni di regno della sovrana.

UNITED STATES - JANUARY 10:  TEXAS  Photo of Johnny ROTTEN and Steve JONES and Sid VICIOUS and SEX PISTOLS, Paul Cook, Sid Vicious, Steve Jones & Johnny Rotten (John Lydon) posed, group shot, onstage at the Longhorn Ballroom, Dallas, on final tour  (Photo by Richard E. Aaron/Redferns)

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Cosa racconta God Save The Queen dei Sex Pistols

In origine intitolata No Future – con titolo ufficiale poi cambiato in God Save The Queen – la celebre canzone dei Sex Pistols è nota anche per essere stata bandita dalle radio, dopo la sua pubblicazione del maggio del 1977, poiché contenente testi sostanzialmente contro la monarchia e il governo britannico di allora oltre che una cover con tanto di ritratto della Regina Elisabetta II a volto deturpato. Secondo la stampa, la colpa di God Save The Queen era quella di paragonare il regno di Elisabetta II ad un regime fascista, guidato da una persona “non umana”, salvo poi l’intervento dello stesso cantante e leader del gruppo punk-rock britannico John Lydon che raccontò al mondo di non aver scritto una canzone per anarchici, ma un brano dedicato a quel popolo inglese che tanto ama e di cui egli stesso fa parte, difendendo così la gente dalle condizioni sovversive in cui viveva in quegli anni di profondo cambiamento del ‘900. Pensiero recentemente ripreso anche in un’intervista all’inglese Times in cui Lydon afferma di non avere alcuna animosità nei confronti della famiglia reale, dedicando anche alla sovrana un “Dio benedica la regina. Ha sopportato molto”.

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