
Da Nicki Minaj che canta al bar mitzwah a JLo per il compleanno, live privati delle star
Il sottobosco musicale degli eventi privati in cui vengono ingaggiate le popstar è sempre più ricco. Di casi e di zeri del cachet di chi si esibisce. Anche la pandemia ha aumentato questa pratica, rendendo però virtuali i concerti ad personam che non potevano svolgersi in presenza. Ecco i nomi della musica che si sono prestati (le immagini di questa gallery non sono relative alle esibizione private delle star, che quasi sempre sono legate a contratti in cui è richiesta la non divulgazione di immagini e video)

Sono tantissime le popstar che si sono esibite in concerti provati. Una di queste è Jennifer Lopez. Tutte le immagini di questa gallery non sono relative alle esibizione private delle star, che quasi sempre sono legate a contratti in cui è richiesta la non divulgazione di immagini e video

Jennifer Lopez si è esibita a Macao nel 2014. “Doveva cantare su una base per una quarantina di minuti accompagnata da una mezza dozzina di ballerini. Il contratto prevedeva impianto audio e luci di «prima classe». Vietata ogni registrazione audio-video. E zero biglietti in vendita” riporta David Browne su Rolling Stone USA

“Notevole il compenso: un milione e 250 mila dollari”, come riporta David Browne su Rolling Stone

Quel concerto di JLo era stato organizzato da una ricchissima famiglia cinese per festeggiare il compleanno di un parente

Oltre al cachet di JLo, la famiglia cinese ha pagato “500 mila dollari solo per viaggio e hotel della cantante e del suo entourage”, come riporta Rolling Stone USA

Per quella festa speciale, la famiglia cinese “ha costruito un ristorante e un night club dentro la sala da ballo di un hotel Grand Hyatt, con tanto di passerella a collegare le due parti”, continua RS

Lo show di Jennifer Lopez del 2014 era rivolto a un pubblico “di appena 20 persone”, secondo Rolling Stone. Un numero di invitati che era decisamente inferiore “di quelle impiegate nella produzione dello show”, secondo RS USA

Il giornalista David Browne scrive che “per più di vent’anni, le pop star di ogni genere o generazione, da Bob Dylan agli Eagles, da Alicia Keys a John Legend, sono state ingaggiate per suonare a eventi corporate, ovvero performance strapagate per clienti e dipendenti d’azienda”

Bob Dylan è uno dei grandi nomi della musica che, secondo quanto riporta David Browne di Rolling Stone, sarebbe stato ingaggiato per esibizioni private

Gli Eagles sono stati ingaggiati per esibirsi privatamente, di fronte a un pubblico ristretto e scelto

Anche Alicia Keys si è prestata per esibirsi in uno show privato

Pure John Legend, secondo l’articolo di Rolling Stone USA, si sarebbe prestato per esibirsi privatamente

Nel dicembre 2021 la piattaforma di gaming e blockchain Gala Games ha organizzato una festa privata a San Francisco, il Galaverse. Cinquecento invitati hanno potuto ascoltare in più serate diverse popstar, tra cui i Maroon 5

Anche Alice Cooper (nella foto), Steve Aoki, Snoop Dogg e due membri degli Arcade Fire si sono esibiti in quell’occasione

Charlie Puth “è stato ospite a sorpresa al bat mitzvah di una teenager di Boston”, riporta RS

Anche Pitbull, Nicki Minaj (nella foto) e Flo Rida hanno suonato a vari bar e bat mitzvah

Non mancano all’appello anche artisti dell’hip hop, come Coolio (nella foto), Too Short, Vanilla Ice e Naughty by Nature, che sono stati ingaggiati per concerti privati

«Sappiamo di molte persone che ospitano grandi artisti a casa loro», ha detto a Rolling Stone Jay Siegan, presidente della Jay Siegan Presents che ha portato artisti come Coldplay (nella foto) e Céline Dion a esibirsi a eventi corporate

«Lo fanno discretamente per 30 o 50 amici, convincono artisti che costano milioni di dollari a esibirsi per tre quarti d’ora, poi mangiano una cena preparata da un celebrity chef. È un tipo di evento che vediamo sempre più frequentemente», ha raccontato Jay Siegan a RS

Recentemente anche gli Sugar Ray hanno suonato a una festa di compleanno per un ricco cliente di San Diego, che ha affittato un club per un party con pochi amici. «Vai sul posto, suoni per 40 persone, ti fai qualche drink, ti diverti e fai il matto», ha detto a Rolling Stone Mark McGrath, il frontman degli Sugar Ray

«In alcuni casi devi lavorare parecchio, perché non ottieni le stesse reazioni del pubblico che compra i biglietti dei concerti e puoi restarci male. Ma è uno dei motivi per cui ti pagano tre o quattro volte in più del normale», aggiunge McGrath degli Sygar Ray, che da concerti privati raccoglie la metà dei suoi introiti annuali

A marzo 2020, in pieno lockdown a causa della pandemia, la musica dal vivo ha smesso di esistere per contenere l’emergenza sanitaria. La stessa cosa è accaduta al mondo delle feste provate (almeno ufficialmente e per quello che si può sapere). “Artisti come Sting (nella foto), Leon Bridges, Keith Urban, Christina Aguilera e Ryan Tedder degli One Republic sono stati ingaggiati per concerti privati virtuali, con cachet che partivano da 100 mila dollari e arrivavano a cifre a sei zeri”, riporta RS