Google, una mostra virtuale dedicata a Bob Marley

Musica

Camilla Sernagiotto

©Getty

Google Arts & Culture ha inaugurato un interessante archivio online dedicato alla leggenda del reggae. Recentemente è stata aggiunta una mostra di manufatti di Bob Marley, prodotti con Tuff Gong. Tutto il progetto include contenuti biografici e oltre 2500 immagini, molte delle quali inedite

Google Arts & Culture ha inaugurato un archivio online dedicato a a Bob Marley.

Alla leggenda del reggae è stato nominato uno spazio digitale enorme e molto interessante, a cui recentemente è stata aggiunta una mostra di manufatti creati da Bob Marley assieme a Tuff Gong. L'intero progetto include contenuti biografici e oltre 2500 immagini, molte delle quali inedite.

Ricordiamo che il sito web e l’app dedicata di Arts & Culture di Google sono strumenti ideali per esplorare da remoto tantissimi musei e gallerie, situati in tutto il mondo. Anche la musica è stata abbracciata da Google Arts & Culture.   

"In questo grande viaggio lo vediamo, ascoltiamo la sua musica, ascoltiamo le sue parole, guardiamo alla sua vita e impariamo qualcosa su di lui e su noi stessi", ha dichiarato il figlio di Bob Marley, Ziggy, in un post sul blog di Google che introduce il progetto. “È un progetto vivo che continuerà a crescere nei prossimi mesi e anni. Godetevi il ​​viaggio”, continua l’erede del leggendario musicista giamaicano.

La mostra segue il lancio, avvenuto la scorsa settimana, di "Mali Magic" su Google Arts & Culture, una sezione che ha messo in evidenza un’enorme gamma di musica (insieme a manoscritti, monumenti e arte moderna) del Paese del Mali.

“Esplora la vita e l'eredità del re del reggae"

La mostra virtuale inaugurata da Google si apre con le parole “Esplora la vita e l'eredità del re del reggae”. Parole subito seguite da una domanda anziché da una più statica e assoluta frase con punto finale: “Chi era Bob Marley?”
La risposta a quel punto interrogativo è tanto aperta quanto la domanda stessa: “L’uomo che divenne una leggenda amata in tutto il mondo”.

La mostra è parecchio eclettica e variegata: si possono guardare esposizioni online di foto in cui viene mostrata la passione di Bob Marley per il football così come gli scatti di una sua vacanza in Brasile. C'è anche un reportage molto coinvolgente dedicato al suo periodo britannico, quando è andato a rivoluzionare la musica e la cultura targate Londra.

Insomma, se volete una full immersion nella vita, nell'arte, nella carriera e nella non meno importante filosofia del re del reggae, questo è il posto giusto per concedersela.

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Il lungo messaggio di Ziggy Marley

“Mio padre, Bob Marley, è una delle persone più conosciute al mondo. Voglio dire, alcune persone si sentono come se lo conoscessero personalmente, ecco quanta storia c'è là fuori, eppure c'è così tanto che è sconosciuto. Bob Marley custodisce ancora il mistero. Tutti stiamo ancora imparando cose nuove su di lui e alcune persone potrebbero semplicemente scoprirlo. In questa missione siamo felici di collaborare con Google Arts & Culture per compilare ed esporre in un unico luogo online la più vasta collezione di manufatti di Bob Marley. In questo grande viaggio lo vediamo, ascoltiamo la sua musica, ascoltiamo le sue parole, guardiamo la sua vita e impariamo qualcosa su di lui oltre che su noi stessi. Chi è Bob Marley? Un pugno alzato in aria in segno di sfida, un sorriso che fa venire voglia di ricambiare il sorriso, lo sbuffo di una canna in mezzo a una profonda contemplazione che ci avverte del sistema, ci ispira a difendere i nostri diritti, chiedendoci di aiutarlo a cantare queste canzoni di libertà. Mio padre ha trasceso l'essere solo un musicista, un artista, un attivista, persino una leggenda. Bob Marley è un simbolo di amore, giustizia, uguaglianza, libertà e unità per le persone di ogni ceto sociale in tutto il mondo e con l'aiuto della comunità di innumerevoli fan che hanno scoperto, preservato e condiviso quantità infinite di contenuti, trovando sempre qualcosa di nuovo. L'eredità di Bob Marley continua a vivere e crescere. Abbiamo lavorato per trovare il modo di vagliare l'imponenza di tutto ciò creando esperienze curate che aiutano a collegare i punti della sua eredità fornendo al contempo nuovi angoli di scoperta. È un progetto vivo che continuerà a crescere nei prossimi mesi e anni. Godetevi il ​​viaggio”, scrive il figlio di Bob Marley, Ziggy Marley, in un lungo messaggio postato sul blog di Google che presenta l'iniziativa.

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La mostra che c'è appena stata a Londra

Questa nuova mostra dedicata a Bob Marley segue, in ordine cronologico, quella più tradizionale (ossia una mostra non online ma in presenza) che è stata aperta a Londra all'inizio del mese scorso.

Con il titolo di "One Love Experience”, la City ha inaugurato all'inizio di febbraio un’esposizione che è stata organizzata, tra gli altri, anche dalla figlia di Bob Marley, Cedella. Anche in quel caso l'interattività non mancava all'appello, soprattutto per quanto riguarda la stanza dedicata agli interessi sportivi dell'artista.

"Foto davvero belle di papà che giocano a calcio", ha detto Cedella Marley. “È molto sensoriale. Questo era l'obiettivo e penso che l'abbiamo raggiunto".

Durante il suo viaggio a Londra per l'inaugurazione della mostra dedicata a Bob Marley, Cedella ha approfittato per visitare la casa londinese in cui ha abitato suo padre.
Situata vicino a Oakley Street a Chelsea, nell'abitazione di Londra il già iconico Bob Marley soggiornò mentre registrava musica negli anni ’70.

"Non ci sono mai stata prima, quindi è stata la mia prima volta", ha dichiarato la figlia. "Papà viveva in quel posto... E posso capire perché, perché il parco è proprio dall'altra parte della strada, quindi poteva giocare a calcio e tornare a suonare".

Il nipote diciottenne di Bob Marley, Saiyan, dal canto suo ha spiegato che Londra deve essere stata speciale per suo nonno poiché ha scelto proprio lì di scappare dopo un tentativo di omicidio.

"La speranza è di prendere il sentimento di Bob Marley e lo spirito di One Love", ha dichiarato il curatore della mostra londinese, Jonathan Shank.

Oggi come oggi, di messaggi pacifisti, di parole di amore e fratellanza come quelle che ci ha offerto il mitico musicista giamaicano ne abbiamo davvero bisogno.


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