Con la vittoria di Mahmood e Blanco, che rappresenteranno l'Italia all'Eurovision, si chiude un Festival che è stato, per numeri e qualità, un grande rito collettivo. Il conduttore ha detto: "I cantanti in gara sono stati i miei super ospiti". L'amministratore delegato Rai dice che squadra che vince non si cambia e candida Amadeus per il 2023 e lui replica: "Ne parleremo"
Cala il sipario sull’Ariston e sul 72mo Festival di Sanremo (GAFFE E IMPREVISTI DEL FESTIVAL - I MEME - LE FOTO PIU' BELLE DELLA FINALE) che verrà archiviato non solo per la vittoria di Mahmood e Blanco (LE FOTO DELLA VITTORIA) e per le tante belle canzoni ascoltate, ma anche per i numeri da record, cresciuti sera dopo sera, per la grande soddisfazione del conduttore e direttore artistico Amadeus, intorno al quale lievitano le pressioni per esserci anche nel 2023. L’amministratore Delegato Rai Carlo Fuortes ha sottolineato come questa edizione abbia raggiunto tutti “trasformando un rito collettivo nazionale sulle nuove tecnologie. La linea tracciata da questo Festival è in direzione del futuro”. Il direttore di Rai Uno Stefano Coletta chiede tempo per sedimentare un “evento di proporzioni enormi. Si chiude l’edizione più seguita dal 1997. Amadeus ha vinto perché ha portato sul palco la sua autenticità. Ognuno su quel palco voleva abbracciarlo perché si sentiva protetto. Ha vinto anche la sua filosofia di vita, non solo la tecnica di conduzione. Per me il momento più bello è stato rivedere isieme Amadeus e Fiorello, il più divertente il bacio con Amadeus”. Amadeus è felice che si parli di una quarta conduzione e dice che "avremo tempo per parlarne. Va pensato e ragionato, devo trovare le energie. Certe risposte non si danno a caldo e ancora meno dopo avere dormito tre ore".
La soddisfazione di Amadeus è evidente: “Questo Sanremo è figlio di quello dello scorso anno. E’ lì che ho deciso di dare al pubblico e soprattutto ai più giovani il loro Festival, dando priorità a loro. Con i Maneskin (GUARDALI ALL'ARISTON) è iniziata la rivoluzione musicale. Ora ringrazio i cantanti che sono i protagonisti veri: ho ascoltato più di 300 canzoni per averne 25 sul palco. Molti di loro non avevano bisogno di questo palcoscenico eppure erano felici, lì ho capito che i miei super ospiti erano i concorrenti in gara. La musica al festival è la cosa più importante". Un altro ringraziamento è per Checco Zalone (CANTA PANDEMIA), Lorenzo (IL MEDLEY DI SUCCESSI JOVANOTTI-MORANDI)ma soprattutto per Fiorello (FIORELLO MATTATORE) che "il primo anno è stato con me, il secondo si è caricato sulle spalle il Festival e quest'anno è venuto a trovarmi la prima puntata ed è stato importante perché, come avviene nel calcio, se segni nei primi 15 minuti hai più possibilità di vincere la partita. Ho avuto una sola paura, di risultare positivo perché davvero non c'era un piano b". Amadeus chiude citando Vittorio Salvetti, il papà del Festivalbar, che una volta gli ha detto "noi non ci occupiamo di cose serie in modo leggero ma di cose leggere in modo serio". E con un gioco di parole "il mio primo Festival ha fatto Rumore, il secondo ha fatto stare Zitti e buoni ma il terzo è da Brividi!".
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Parlando del suo rapporto affettuoso con gli artisti in gara racconta di avere voluto fare "le presentazioni in modo non istituzionale in maniera tale che ci si sostenesse a vicenda: questo ha portato un rapporto personale. Mi chiedete del FantaSanremo? Nelle prime due puntate non ho capito nulla, poi ho chiesto a mio figlio e ho capito. Siamo noi che dobbiamo andare incontro ai giovani, loro ci danno l’apertura e dunque questo Festival doveva essere come lo hanno desiderato: questo ha incuriosito il mondo social e tutti sul palco sono stati liberi di interpretarlo a loro piacimento". In riferimento al brano vincitore Amadeus ha precisato che "Mahmood e Blanco sono bravissimi, il brano è scritto bene e mi è piaciuto subito". Fonte di energia per Amadeus è avera vicina "la mia tribù, mia moglie, i miei figli, il cane. Non vivo isolato. So che c'è bisogno di vacanze ma dubito che prima di giugno sarà possibile". In riferimento alle rimostranze di Rettore che avrebbe voluto portare, nella serata delle cover, un medley di brani suoi, Amadeus assicura che da parte sua non c'è stato alcun blocco e che "se è stata fatta una scelta diversa questa e avvenuta all'interno della coppia con Ditonellapiaga". E' anche il momento dei bilanci emotivi, non solo di quelli numerici, e dunque Amadeus racconta il suo podio dell'anima: il primo è la prima sera la discesa della scala "perché finché ero sopra ero tranquillo come sempre ma vedere aprire il sipario e trovarmi il pubblico di fronte mi ha preso alla gola; poi la presenza di Checco, Lorenzo e Fiore, tre grandi amici; infine i super ospiti in gara e di conseguenza la musica". Una fonte di ispirazione è stata Pippo Baudo: "Ho visto una vecchia puntata del Festival dove lui accoglieva gli artisti al centro e parlava con loro e ho scelto di seguire il suo esempio".