Il 30 settembre esce nelle sale Respect, biopic che ripercorre la vita di una delle protagoniste assolute della musica del XX secolo: ecco i suoi brani più famosi
Ci sono musicisti la cui musica è destinata a durare un’estate, e poi ce ne sono altri le cui canzoni, con la loro potenza, riescono a entrare nell’immaginario collettivo e a modificarlo per sempre.
Uno di questi artisti è senza dubbio Aretha Franklin, la cosiddetta Regina del Soul la cui vita è raccontata nel biopic Respect, in uscita nelle sale italiane il 30 settembre.
Diretto da Liesl Tommy e interpretato dall’attrice premio Oscar Jennifer Hudson, il film è solo una delle tante testimonianze di quanto questo personaggio sia stato importante per la musica recente. A ulteriore conferma di questa influenza, ecco di seguito le canzoni di Aretha Franklin che sono entrate nella leggenda.
Le 5 canzoni più amate di Aretha Franklin
1. Respect (1967)
Partiamo proprio dalla canzone che dà il titolo al film in uscita al cinema. Inciso in principio da Otis Redding, nel 1965, questo vero e proprio inno viene ripreso solo due anni più tardi da Aretha Franklin, che lo trasforma nel suo cavallo di battaglia. Al di là della potenza ritmica e lirica del brano, a determinarne il successo è anche probabilmente il modo in cui si è inserito nei cambiamenti dell’epoca, intercettando gli umori delle lotte per i diritti civili e delle donne.
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2. Think (1968)
Il trascinante rhythm’n’blues di questo brano consente ad Aretha Franklin di dare sfogo a tutto il suo carisma e la sua capacità vocale. L’originale è del 1968, ma nell’immaginario comune è scolpita la versione realizzata per il film di John Landis The Blues Brothers, in cui la cantante interpreta la moglie di Matt “Guitar” Murphy, che riceve una bella lavata di capo quando annuncia di voler ritornare a suonare con la sua band.
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3. (You Make Me Feel Like) A Natural Woman (1967)
Decisamente più disteso rispetto ai due brani precedenti, ma non per questo meno potente, A Natural Woman non è solo uno dei maggiori successi commerciali, ma anche una delle più rappresentative canzoni di Aretha Franklin, che fa suo il lavoro di scrittura di Carole King e Gerry Goffin (a cui si aggiunge, come sappiamo dai racconti sulla genesi del pezzo, un involontario, ma decisivo contributo del co-proprietario della Atlantic Records Jerry Wexler, che suggerì titolo e tematica) e ne estrapola uno dei momenti più personali della sua carriera.
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4. I Never Loved a Man (the Way I Love You) (1967)
Title track dell’omonimo, leggendario album, è anche il primo singolo a regalare soddisfazioni commerciali alla cantante, che pure aveva al suo attivo altri otto dischi in studio. Di qui in poi tutto cambia… e il resto è storia.
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5. I Say a Little Prayer (1968)
Di nuovo, la dimostrazione di come Aretha Franklin fosse capace di reinventare i brani altrui e aggiungervi “corpo e anima”: l’originale, scritta da Burt Bacharach e Hal David, che qui catturano i timori di una donna il cui amato è partito per la guerra in Vietnam, era stata infatti interpretata da Dionne Warwick nel 1967 e ripresa da Aretha quasi per gioco.