Sono state messe all'incanto quattro opere non-fungible token che traggono ispirazione dal compianto frontman dei Queen. Il ricavato dell'asta verrà devoluto al Mercury Phoenix Trust, l'organizzazione che sostiene la ricerca contro l'AIDS e l'HIV, fondata dalla band britannica in memoria del leader scomparso nel 1991 all'età di 45 anni a causa di una broncopolmonite come complicanza dell'AIDS di cui era affetto
È stata inaugurata un'asta di beneficenza che include quattro opere d'arte NFT ispirate a Freddie Mercury.
Il ricavato della vendita di queste opere digitali sarà devoluto al Mercury Phoenix Trust, l'organizzazione che sostiene la ricerca contro l'AIDS e l'HIV, fondata dai Queen in memoria del loro leader scomparso nel 1991 all'età di 45 anni a causa di una broncopolmonite come complicanza dell'AIDS di cui era affetto.
L'asta delle opere non-fungible token è incominciata il 20 settembre sul sito web di SuperRare ed è durata 75 ore. L'incanto ha incluso quattro opere che omaggiano il mitico Farrokh Bulsara, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Freddie Mercury.
La leggendaria ugola d'oro dell'altrettanto leggendaria band britannica è scomparsa prematuramente il 24 novembre 1991 a Londra. Proprio quella voce, assieme all'incredibile personaggio a essa annesso, è stata la musa ispiratrice dei quattro artisti che firmano le rispettive opere.
Si tratta di due statunitensi, Blake Kathryn e Chad Knight, e di due britannici, Mat Maitland e MBSJQ. L'unica donna del gruppo è Blake Kathryn, una giovane e talentuosa artista di Los Angeles.
Ed è proprio dell'opera di Blake Kathryn che è stata condivisa una clip sul profilo ufficiale di Twitter dedicato a Freddie Mercury. Si tratta di un estratto dell'opera NFT intitolata “Sanctuary”, che potete vedere nel video che trovate in fondo a questo articolo.
Sui canali ufficiali di YouTube di Mercury Phoenix Trust e di SuperRare sono disponibili i video completi di tutte e quattro le opere contemplate dall'asta benefica.
Le motivazioni (poetiche e virtuose) dell'asta
Per spiegare i motivi che hanno portato all'inaugurazione di questa asta benefica, SuperRare e il Mercury Phoenix Trust si sono espressi circa l'iniziativa con le seguenti parole.
“Freddie Mercury ha lasciato al mondo un’indicazione creativa molto semplice alla sua morte: 'Potete fare quello che volete con il mio lavoro, ma non rendetemi mai noioso'. Questa indicazione brief è stata data a quattro artisti per creare opere d'arte NFT ispirate ai diversi aspetti di Freddie”.
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La criptoarte
I quattro artisti che hanno omaggiato il frontman dei Queen con le proprie opere sono nomi emergenti - ma già molto noti - di uno dei panorami artistici ultimamente più gettonati, quello della criptoarte.
Per cryptoart si intendono due cose differenti: con lo stesso termine si identifica sia l'arte che ha per tema il mondo delle criptovalute sia l’arte crittografica.
Quest'ultima è quella che genera opere digitali oppure digitalizzate che vengono pubblicate su una blockchain.
Dunque le opere che fanno parte del filone della criptoarte, nella seconda accezione del termine, sono contenuti digitali che vengono caricati su una piattaforma di scambio preposta a questa tipologia di creazioni artistiche.
La vendita delle opere viene registrata su una blockchain, una sorta di registro che tiene traccia di ciascuna transazione nel quale ogni voce viene inserita attraverso la risoluzione di operazioni crittografiche.
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NFT, cosa sono e come si applicano alla criptoarte
Ma arriviamo al capitolo NFT. Per vendere (e acquistare) le opere di cryptoart, queste vengono convertite in NFT, acronimo che sta per non-fungible token. Si tratta di oggetti virtuali non divisibili che possono avere solamente un rapporto univoco con l'opera a cui si riferiscono.
Il non-fungible token è una prova inconfutabile della transazione avvenuta tuttavia il bene di scambio (l'opera) dipende dall'opera stessa e dall'artista che l'ha creata. Per esempio alcuni criptoartisti fanno uscire una limited edition di copie di un'opera e decidono di vendere un NFT per ciascuna delle copie.Che sia chiaro però che la proprietà non è associata al copyright, nel senso che chi acquista un NFT possiede sì l'opera però non possiede il diritto di riprodurla o di rivenderne i diritti per uso commerciale.
Si tratta di aspetti legali, giuridici e finanziari che ancora non hanno una definizione precisa, trattandosi di un campo nuovo ancora poco esplorato (sia artisticamente sia legalmente). Ciascuno Stato è al lavoro per studiare nuove normative che possano regolamentare l'uso e lo scambio di queste opere.
Nel video che segue vi mostriamo un estratto dell'opera NFT dell'artista californiana Blake Kathryn dal titolo “Sanctuary”, condivisa dal profilo ufficiale di Twitter dedicato a Freddie Mercury. Si tratta di una delle quattro opere incluse nell'asta di beneficenza. Per vedere tutte e quattro le opere complete, visitate il canale ufficiale di YouTube di Mercury Phoenix Trust, che trovate a questo link.