Michele Merlo, un migliaio di persone al funerale. Il padre: "Dolore non avrà mai fine"
Si sono svolte oggi, 18 giugno, le esequie del cantante morto il 6 giugno a 28 anni a causa di un'emorragia celebrale scatenata da una leucemia fulminante. La cerimonia è stata celebrata allo stadio di Rosà (Vicenza). I genitori: "Michele è nostro figlio ma è anche il vostro artista, l'artista con dentro un tormento di emozioni che ha saputo sfogare con le sue canzoni"
Sono state circa un migliaio le persone che hanno voluto salutare per l’ultima volta Michele Merlo, il cantante morto il 6 giugno a 28 anni a causa di un'emorragia celebrale scatenata da una leucemia fulminante. Ai suoi funerali, che si sono svolti allo stadio di Rosà (Vicenza), diversi volti noti. Presenti anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni
Michele Merlo, chi era l'ex concorrente di Amici e X Factor. FOTOSTORIA
Metà delle persone arrivate nel paese vicentino non sono potute entrare nello stadio e sono state costrette a seguire la messa attraverso gli altoparlanti collocati nei piazzali all'esterno
È morto Michele Merlo, l’ex concorrente di Amici
Strazianti le parole di Domenico Merlo, padre di Michele che durante la celebrazione ha detto: "Abbiamo, sino ad oggi, comunicato per lo più attraverso i nostri consulenti e legali che continueranno a farlo di nuovo da domani, tranne qualche piccolo sfogo da genitori sofferenti e provati da un immenso dolore che sappiamo già non avrà mai fine. Ma oggi vogliamo parlare noi, vogliamo consegnare, io e Katia, mia moglie, una preghiera a tutti voi"
Michele Merlo, la camera ardente del cantante
Katia Ferrari e Domenico Merlo, i genitori di Michele, hanno scelto un video accompagnato dalle parole del cantante: "Michele è nostro figlio - sottolineano in una nota - ma è anche il vostro artista, l'artista molte volte incompreso e da alcuni dimenticato, l'artista con dentro un tormento di emozioni che ha saputo sfogare con le sue canzoni, perché solo così sentiva di essere Michele. Per prima cosa vogliamo ringraziare tutti, senza tralasciare nessuno, in particolare voi che darete voce a Michele per sempre"
Toccanti anche le parole di padre Carlo Maria Veronesi, della Diocesi di Bologna, durante la sua omelia: "Ora, caro Michele, con la nostra fede e con la nostra preghiera apriamo le nostre mani e le eleviamo in alto così che tu, piccola ed ora forte rondine, possa senza paura raggiungere volando felice le mani di Dio pronte a custodirti nel suo immenso amore"
Lo stesso parroco ha poi aggiunto: "Da lì accompagnaci tutti, perché possiamo far volare nel bene più bello e prezioso la nostra esistenza quaggiù. Senza paura e senza spegnere la bellezza di vivere, in tutti i suoi momenti, che tu ci hai insegnato"
Alla platea, fatta di molti giovani, che assiste muta alle esequie, don Veronesi porge una riflessione: "Riteniamo che la vita sia pensare a sé stessi, ai propri orticelli e ad essere come diceva Papa Francesco ai giovani, 'seduti sul divano'. Invece il nostro cammino per raggiungere la saggezza di Dio passa attraverso ogni nostro gesto verso gli altri; ogni nostro gesto semplice, autentico, disinteressato, verso chi abbiamo accanto ed anche verso chi non conosciamo ma ci chiede una parola, un conforto, un aiuto"
"In questi giorni ha notevolmente colto la mia attenzione il racconto di alcuni fan di Michele che trovavano nelle sue risposte alle loro paure, difficoltà e sofferenze, molto conforto ed aiuto per continuare a camminare nella vita - rileva -. Michele lascia anche a noi quest'esempio". L'omelia si chiude con un invito: "Non ci scoraggiamo e non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne"
Alla cerimonia è intervenuto anche il sindaco di Rosà Paolo Bordignon: "Negli occhi splendidi di quel ragazzo c'era la grande voglia di vivere. "Questo è solamente un momento di dolore ritengo che il silenzio sia la scelta migliore di vicinanza alla famiglia. È l'unica cosa che chiedo a tutti". Alla domanda "Come ricorderete Michele?" Bordignon ha risposto: "È presto in questo momento"
Dopo la fine della messa è salito sul palco allestito nello stadio di Rosà Alberto Bertoli, figlio del cantautore Pierangelo. Michele un anno fa cantò "A muso duro" che ora il figlio di Bertoli, anche lui cantante, ha voluto intonare in memoria del giovane. All'esterno dello stadio sono stati fatti volare in cielo palloncini bianchi e farfalle per ricordare Michele