Il rapper ha scritto una canzone sul tema del Covid per esorcizzare la paura di lasciare il figlio orfano, dopo che tutta la famiglia si è ammalata
Torna il cantante J-Ax (le 5 canzoni più conosciute) con il suo ultimo singolo “Voglio la mamma”. Esorcizzare tramite la musica, questo è lo scopo della canzone. Scrivere un brano su quello che gli è successo senza per questo diventare, come lo definisce lui stesso, “un tristone”. Il lyrics video completo è accompagnato dai disegni che J-Ax e il figlio Nicolas hanno prodotto mentre lottavano (e, fortunatamente, guarivano) dal Covid-19. La scelta di pubblicare questo singolo solo sulle piattaforme di streaming, senza distribuirlo alle radio nazionali, rende il pezzo una sorta di “inno alla vita”, senza scopi prettamente commerciali.
Voglio la mamma, non un tormentone ma un regalo ai fan
Nessuna hit estiva, tantomeno la richiesta di “spaccare tutto e fare casino”, ma un omaggio dedicato a tutti quelli che, come lui, hanno dovuto affrontare il Covid-19 (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI - LA MAPPA). Perché l’esperienza di J-Ax è un po’ la storia di tutti: la paura di morire e di perdere le persone care, ma soprattutto il terrore di lasciare il piccolo Nicolas orfano. La produzione è stata affidata a Roofio, che ha aiutato l’artista a lasciarsi andare alle emozioni e a rivivere il dolore: “Ma tu come rispondi, quando poi lui ti guarda con le lacrime agli occhi e dice voglio la mamma, perché lei è chiusa in stanza?”
Domande poste dal figlio, in forma di ritornello, a cui J-Ax prova a replicare, scacciando via i brutti pensieri utilizzando le ali della fantasia: “È solo un gioco, questa è una fortezza, devi difendere la principessa. Tu pensa a questo che ai mostri fuori di qua, ci pensa il tuo papà.”
approfondimento
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Il testo di “Voglio la mamma”
Sputo dentro il micro
e lo benedico
il pezzo suona da paura ma io sto da schifo
cinque pungidito, sempre negativo
quaranta gradi ma mi sento chiuso
dentro a un frigo
I test rapidi danno false speranze
come chi gestisce le crisi lombarde
musica spenta, suonano solo le ambulanze
poi per un mese ho visto il vero inferno
altro che Dante
altro che i no vax e i no mask
altro che influenza, frà, è peggio crack
altro che fama, io ho famiglia e sono qui da solo
mi sento che muoio, non posso, devo pensare a loro
Ma tu come rispondi quando poi lui ti guarda
con le lacrime agli occhi, eh
e dice: “Voglio la mamma, perché l’hai chiusa in una stanza?
che cosa mi nascondi?” eh, eh
“È solo un gioco, questa è una fortezza
devi difendere la principessa
tu pensa a questo che ai mostri fuori di qua
ci penso il tuo papà”
Ma poi ti chiedi se gli stai mentendo
mamma non riesce ad alzarsi dal letto, ogni giorno sta peggio
se prova a stare in piedi sviene, vomita pranzi e cene
sento che tossisce mi si gela in sangue nelle vene
sento sbriciolarsi le mie ossa
ma il bambino colpe non ne ha colpa, devo farmi forza
di videogiochi e di YouTube non ne ha più voglia
chiede “Perché non mi fai andare a trovare la nonna?”
vedo che ha una rabbia dentro ma non sa come sfogarsi
non lo ha mai fatto prima, adesso mi dà pugni e calci
devo fargli da mangiare, il bagnetto, lavare i piatti
mentre parenti, amici in ansia mi stressano con i messaggi
e la mia mente cede, a letto non riesco ad addormentarmi
in rete la gente sembra contro vaccini e pro ristoranti
ed ero ateo, adesso prego Dio ci salvi
e poi giochiamo un po’ coi dinosauri
Ma tu come rispondi quando poi lui ti guarda
con le lacrime agli occhi, eh
e dice: “Voglio la mamma, perché l’hai chiusa in una stanza?
che cosa mi nascondi?” eh, eh
“È solo un gioco, questa è una fortezza
devi difendere la principessa
tu pensa a questo che ai mostri fuori di qua
ci penso il tuo papà”
Ci pensa il tuo papà
Ci pensa il tuo papà
Ci pensa il tuo papà
Ci pensa il tuo papà