L’Italia fronteggia il coronavirus e si affida ai propri medici, che lanciano un messaggio con un vero e proprio inno, sulle note de “Il mio canto libero”
In un periodo così critico per l’Italia, che sta fronteggiando un’emergenza sanitaria senza precedenti nella storia recente occidentale, la musica è ciò che sembra riuscire a creare una straordinaria coesione. Un modo per spingere le persone a restare in casa, non lasciandosi andare alla voglia di scappare da questa auto quarantena, necessaria per consentire al nostro sistema sanitario di non implodere.
Tanti gli eventi, come i concerti in streaming, che vanno ad aggiungersi ai flash mob che hanno preso piede in tutt’Italia. Pur lottando contro il coronavirus, l’artisticità italiana riesce sempre a trovare la propria strada. Basti pensare ai Ferragnez, che dal proprio balcone intrattengono i vicini con un “concerto” ogni giorno, trasmesso in diretta online e con artisti di peso come Emma Marrone, Francesca Michielin e il maestro Andrea Bocelli.
Giunge ora anche un vero e proprio inno del mondo medico italiano, che intona fiero: “Il mio canto libero”. Si tratta di una versione totalmente nuova. Musica inalterata ma testo adattato al momento che l’Italia e il mondo stanno vivendo.
Coronavirus, l’inno dei medici
La Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche ha pubblico e diffuso il video attraverso il proprio canale YouTube e su quello del Ministero della Salute. Il successo senza età del duo Battisti-Mogol, “Il mio canto libero”, è stato riscritto da Giulio Rapetti. Nel video diffuso differenti medici mettono in mostra le proprie doti da musicisti, in una combinazione di elementi, prodotti a distanza e riuniti digitalmente in montaggio. Un mix perfetto, da chi suona la chitarra a chi la batteria e chi, ovviamente, si dedica al canto.
Il mio canto libero, il testo dell’inno dei medici
In un mondo che
fa paura ormai
noi ti aiuteremo, lo sai.
Tutto passerà e sorriderai
noi ce la faremo, sì
tu lo vedrai.
Ma adesso resta a casa
esci solo per la spesa
domani un nuovo giorno sarà.
E vola la speranza della gente
cosciente di esser molto più prudente
uniti da un anelito d’amore, di vero amore
In un mondo che, poi rinascerà
riconquisteremo la libertà.
Noi dalle corsie
applaudiremo voi
cantando poi all’unisono perché
il mal più non c’è.