Sanremo 2020, il duetto di Nigiotti e Simone Cristicchi: Ti regalerò una rosa. Il testo

Musica

Il testo di “Ti regalerò una rosa”, canzone di Simone Cristicchi e scelta da Enrico Nigiotti per la serata dei duetti al Festival di Sanremo 2020

Enrico Nigiotti proporrà “Ti regalerò una rosa”, brano di Simone Cristicchi, nella terza serata del Festival di Sanremo 2020 dedicata ai duetti e alle cover. Il cantautore toscano sarà affiancato dallo stesso Cristicchi che ritornò sul palco del Teatro Ariston dopo la partecipazione in gara nella precedente edizione con il brano “Abbi cura di me”. Enrico Nigiotti è invece in corsa per Sanremo 2020 con la canzone “Baciami adesso”.

Il testo di “Ti regalerò una rosa”

Il brano “Ti regalerò una rosa”, scritta e cantata da Simone Cristicchi, ha vinto il Festival di Sanremo 2007. La canzone trionfò in quell’edizione conquistando anche il Premio della Critica e il Premio Sala Stampa Radio TV. Il testo di “Ti regalerò una rosa”, canzone che verrà reinterpretata nella serata dei duetti del Festival di Sanremo 2020 da Enrico Nigiotti:

Ti regalerò una rosa

Una rosa rossa per dipingere ogni cosa

Una rosa per ogni tua lacrima da consolare

E una rosa per poterti amare

Ti regalerò una rosa

Una rosa bianca come fossi la mia sposa

Una rosa bianca che ti serva per dimenticare

Ogni piccolo dolore

Mi chiamo Antonio e sono matto

Sono nato nel '54 e vivo qui da quando ero bambino

Credevo di parlare col demonio

Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio

Ti scrivo questa lettera perché non so parlare

Perdona la calligrafia da prima elementare

E mi stupisco se provo ancora un'emozione

Ma la colpa è della mano che non smette di tremare

Io sono come un pianoforte con un tasto rotto

L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi

E giorno e notte si assomigliano

Nella poca luce che trafigge i vetri opachi

Me la faccio ancora sotto perché ho paura

Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura

Puzza di piscio e segatura

Questa è malattia mentale e non esiste cura

Ti regalerò una rosa

Una rosa rossa per dipingere ogni cosa

Una rosa per ogni tua lacrima da consolare

E una rosa per poterti amare

Ti regalerò una rosa

Una rosa bianca come fossi la mia sposa

Una rosa bianca che ti serva per dimenticare

Ogni piccolo dolore

I matti sono punti di domanda senza frase

Migliaia di astronavi che non tornano alla base

Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole

I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole

Mi fabbrico la neve col polistirolo

La mia patologia è che son rimasto solo

Ora prendete un telescopio, misurate le distanze

E guardate tra me e voi, chi è più pericoloso?

Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto

Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro

Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi

Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi

Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare

Eri come un angelo legato ad un termosifone

Nonostante tutto io ti aspetto ancora

E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora

Ti regalerò una rosa

Una rosa rossa per dipingere ogni cosa

Una rosa per ogni tua lacrima da consolare

E una rosa per poterti amare

Ti regalerò una rosa

Una rosa bianca come fossi la mia sposa

Una rosa bianca che ti serva per dimenticare

Ogni piccolo dolore

Mi chiamo Antonio e sto sul tetto

Cara Margherita son vent'anni che ti aspetto

I matti siamo noi quando nessuno ci capisce

Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce

Ti lascio questa lettera, adesso devo andare

Perdona la calligrafia da prima elementare

E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?

Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.

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