Il testo di “1950”, canzone di Amedeo Minghi e scelta da Rita Pavone per la serata dei duetti al Festival di Sanremo 2020
Sarà “1950” la canzone scelta da Rita Pavone per la terza serata del Festival di Sanremo 2020 dedicata ai duetti e alle cover. La cantante è in gara con “Niente (Resilienza 74) ” e per la serata nata per omaggiare la musica italiana ha scelto il brano di Amedeo Minghi che sarà l’ospite scelto per reinterpretare con lei uno dei suoi più grandi successi. Si tratta di un grande ritorno per Minghi che non sale sul palco del Teatro Ariston da 12 anni. Sono otto le partecipazioni del cantautore con un terzo posto conquistato nel 1990 per “Vattene amore”. Nel 1985 fu ospite della manifestazione e duettò con Katia Ricciarelli in “Il profumo del tempo”.
Il testo di “1950”
Il brano “1950” di Amedeo Minghi venne presentato al Festival di Sanremo 1983 ma non ottenne un grande successo. Nonostante l’impatto avuto, è diventata nel corso degli anni una delle canzoni più famose e apprezzate del cantautore che ha riproposto in tutti i tour. Il testo di “1950”, canzone che verrà reinterpretata nella serata dei duetti del Festival di Sanremo 2020 da Rita Pavone:
Come profumi che gonna che bella che sei
Che gambe che passi sull'asfalto di Roma
Serenella, in questo vento di mare di pini,
Nel nostro anno fra la guerra e il duemila.
Dal conservatorio all'università
La bicicletta non va
E tu che aspetti me,
Con i capelli in giù, io li carezzerò
Seduti al nostro caffè,
Serenella...
La radio trasmetterà
La canzone che ho pensato per te
E forse attraverserà
Lontano da noi
L'ascolteranno gli americani, che proprio ieri sono andati via
E con le loro camicie a fiori,
Colorano le nostre vie
E i nostri giorni di primavera
Che profumano dei tuoi capelli
E dei tuoi occhi cosi belli
Spalancati sul futuro e chiusi su di me
Nel novecentocinquanta...
Nel novecentocinquanta...
Amore, ma come stiamo bene al sole,
Amore, da quest'anno tu sarei con me.
È tondo quest'anno è come un pallone
Che tiro diretto e che bell'effetto al mio cuore,
Serenella, coi soldi cravatte vestiti di fiori
E una vespa per correre insieme al mare
Al mare di questa città
Alle onde agli spruzzi che escono fuori dalle nostre fontane
E se c'è un po' di vento, ti bagnerai
Mentre aspetti me,
Al nostro caffè,
Serenella.
La radio trasmetterà
Questa canzone che ho pensato per te
E forse attraverserà
L'oceano lontano da noi
L'ascolteranno gli americani
Che proprio ieri sono andati via e con le loro camicie a fiori
Che colorano le nostre vie e i nostri giorni di primavera
Che profumano dei tuoi capelli e dei tuoi occhi cosi belli
Spalancati sul futuro e chiusi su di me
Nel novecentocinquanta...
E ti amo, ti amo forte al sole
Questo sole che sembra vicino
Serenella io voglio un bambino
Nei nostri giorni di primavera
Lo penseremo come una canzone,
Serenella ti porto al sole
Serenella ti porto al mare
La radio trasmetterà
Questa canzone che ho pensato per te
E forse attraverserà
L'oceano lontano da noi
L'ascolteranno gli americani
Che proprio ieri sono andati via
Oh, Serenella ti porto al mare
Ti porto via
L'ascolteranno gli americani
Che proprio ieri andati via
Oh, Serenella ti porto al mare
Ti porto via.