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I Red Hot Chili Peppers in concerto al Firenze Rocks 2020

Musica

Ci saranno anche i Red Hot Chili Peppers al Firenze Rocks 2020. Sarà l’unica data italiana del gruppo

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Dopo Green Day e Weezer, senza dimenticare Vasco Rossi, il Firenze Rocks 2020 avrà nella line up anche i Red Hot Chili Peppers. Il festival propone quindi l’unica data italiana del gruppo e aumenta ulteriormente lo spessore qualitativo in vista della prossima estate. Con oltre 60 milioni di dischi venduti e 6 Grammy Awards, la band composta da Anthony Kiedis, Fleas, Chad Smith e Josh Klinghoffer infiammerà il palco con uno spettacolo nuovo nel cuore del parco delle Cascine. Dopo essere entrati nella Rock and Roll Hall Of Fame nell'aprile del 2012. I Red Hot Chili Peppers hanno suonato a marzo davanti alle grandi piramidi di Giza in Egitto davanti a 10 mila persone arrivate da 67 paesi diversi. Un evento unico trasmesso anche in streaming sul sito e i profili social della band californiana.

I biglietti per il Firenze Rocks 2020

Come si evince dal comunicato stampa che annuncia la presenza dei Red Hot Chili Peppers al Firenze Rocks 2020, i biglietti saranno disponibili per l'acquisto in anteprima esclusiva per i titolari di carte Intesa Sanpaolo a partire dalle ore 10.00 di lunedì 11 novembre 2019 sul sito www.ticketone.it/intesasanpaolo per 48 ore. La messa in vendita generale comincerà invece dalle ore 11.00 di mercoledì 13 novembre su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati. Dal 2017 il Firenze Rocks si è imposto come uno dei festival musicali più importanti di tutta Europa e in poche edizioni ha raccolto circa 550 mila persone da tutto il mondo. Tra gli artisti che hanno calcato il palco ci sono Aerosmith, Guns 'N' Roses, Eddie Vedder, Foo Fighters, Ozzy Osbourne, Iron Maiden, System of a Down, Tool, The Smashing Pumpkins, Ed Sheeran e The Cure.

L’autobiografia di Flea

Il 5 novembre il bassista Flea ha pubblicato la sua autobiografia “Acid for the Children” e ha spiegato in numerose interviste il suo straordinario rapporto con Anthony Kiedis, frontman del gruppo. I due sono molto uniti e legati da una lunghissima amicizia. Queste le parole di Flea: “Appena l’ho conosciuto ho capito che era l’anello mancante mai considerato fino ad allora, una persona speciale come nessuna mai incontrata prima. Tra tutti i miei amici io ero sempre quello che cercava di fare qualcosa per far impazzire la gente. Poi ho incontrato Anthony e ho scoperto che lui combaciava con me in molti punti. Insieme ne abbiamo combinate di tutti i colori”. Nella sua autobiografia, ha parlato anche di uno dei primi chitarristi della band, Hillel Slovak, morto a 26 anni per un’overdose di eroina. “Ero così arrabbiato con lui per molto tempo mi sarei preso a schiaffi perché pensavo di non essere riuscito a stargli vicino come avrei dovuto. È una cosa davvero dura da accettare”. Ad inizio anno Flea ha reso omaggio al suo amico facendo visita alla tomba al Mount Sinai Memorial Park Cemetery di Hollywood. “Un pittore, un musicista, un intellettuale, un esilarante e selvaggio burlone, oltre che un grande amico per chi lo conosceva”, questo è il messaggio con il quale Flea ha ricordato il chitarrista su Instagram. “È stato grazie a lui se ho iniziato a suonare il basso, cambiando per sempre la mia vita”.