Red Hot Chili Peppers a Giza: il concerto fra le Piramidi sarà trasmesso in streaming

Musica

Andrea Cominetti

In passato, nella stessa location, hanno suonato artisti del calibro di Sting, Mariah Carey, Shakira e Frank Sinatra

Venerdì 15 marzo i Red Hot Chili Peppers terranno il loro concerto tra le Piramidi di Giza. Un evento unico nel suo genere, svolto in una location ancora più unica, in cui in passato hanno già suonato artisti del calibro di Sting, Mariah Carey, Shakira e Frank Sinatra.



Non tutti avranno, però, l’occasione di volare in Egitto ad assistere allo show. Per loro ci sarà comunque la possibilità di assistere al live in streaming, a partire dalle 20.00 (ora italiana): su YouTube, Twitter e Facebook. 



Le parole del bassista Flea


"Prima di ogni nuovo concerto il mio corpo ha un brivido d’eccitazione, la brama per un nuovo mistero da svelare, il fascino per una nuova cultura, la possibilità di nuovi amici, di assaggiare nuovi cibi, di annusare nuovi sapori, di assorbire nuovi ritmi" scrive su sito della band il bassista Flea



"Imparare. Imparare. Imparare. Sta succedendo di nuovo ora, il mio cuore è in subbuglio dalla gioia davanti alla prospettiva di esibirci in Egitto. Sono molto grato e onorato per l’incombente esperienza".



Gli impegni prima e dopo l’Egitto


A seguito del concerto in Egitto, la band si sposterà in Asia per una serie di date, quindi tornerà in California per suonare all'Ohana Festival. Non è tutto, però, perché i Red Hot Chili Peppers sono attesi anche in Brasile, per prendere parte al Rock in Rio. 



Prima di Gisa, invece, da metà febbraio a metà marzo, il gruppo capitanato da Anthony Kiedis è stato impegnato in un tour in giro per l’Oceania (Australia e Nuova Zelanda, nello specifico) con concerti che hanno spaziato da Sydney ad Auckland.



L’incognita del nuovo album


In mezzo, l’impegno del nuovo album, il dodicesimo in studio (e il terzo nell’attuale formazione, con Kiedis alla voce, Flea al basso, Chad Smith alla batteria e Josh Klinghoffer alla chitarra), che arriverebbe a circa tre anni di distanza da «The getaway».



Al momento, non ci sono molti dettagli in merito, anche se Kiedis, nei mesi scorsi, aveva annunciato che la band sarebbe presto entrata in sala di registrazione.

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