"Mi piace da morire quello che scrive come lo scrive e il suo modo di parlare e stare sul palco" ammette la cantante romagnola
I complimenti che non ti aspetti, anche solo per la distanza degli stili dei diretti interessati. E, invece, Laura Pausini stupisce ancora tutti e su Instagram ammette di essere una fan - anzi, una «fan fan fan» - di Achille Lauro, vero e proprio vincitore morale dell’ultima edizione del Festival di Sanremo dove si è presentato con il singolo «Rolls Royce».
Pausini e Lauro: il primo commento su Instagram
L’inattesa dichiarazione è avvenuta sul profilo ufficiale dell’ex trapper, in cui questi confermava la la propria partecipazione ai prossimi ai Music Awards, in programma il quattro e cinque giugno all’Arena di Verona.
"Vabbè che dire" ha commentato per prima cosa l’interprete de «La solitudine», provocando l’immediata reazione dei fan che le hanno chiesto - oltre di iniziare a ipotizzare un futuro duetto con il giovane - di spiegare in maniera più chiara la sua uscita.
Pausini e Lauro: la dichiarazione di stima
“Sono pazza di lui. Mi piace da morire quello che scrive come lo scrive e il suo modo di parlare e stare sul palco. Sono fan fan fan" ha risposto la cantante romagnola per fugare ogni possibile dubbio.
Poco dopo è arrivata anche la replica di Lauro, uscito di recente con il nuovo album «1969», che segna in maniera evidente il suo passaggio dalla trap a sonorità decisamente più rock. "Sono onorato di ricevere complimenti da un’artista come te” ha scritto, aggiungendo sul finale un “merci mademoiselle” accompagnato dall’emoji di una corona, una rosa e delle mani giunte in segno di ringraziamento.
Lauro: i precedenti apprezzamenti “famosi”
Non è la prima volta che il cantante romano viene pubblicamente apprezzato dai colleghi famosi. Prima di Pausini era stato, infatti, Vasco Rossi a spendere parole di stima nei confronti del giovane collega.
«Sì, a me Achille Lauro è piaciuto: anche lui a Sanremo ha fatto la sua provocazione artistica» aveva raccontato il rocker di Zocca a Robinson, il supplemento domenicale de La Repubblica, ampliando il discorso agli artisti trap in generale.
«Inneggiano alla scarpa firmata, alla macchina grossa, i soldi» aveva constatato Rossi, sottolineando però che nei testi delle loro canzoni «ci puoi vedere il disagio giovanile di oggi».