Venticinque big della musica italiana insieme per “C’è da fare”, dedicato alla tragedia del ponte Morandi
Sono ben venticinque i big della musica italiana coinvolti dal comico genovese Paolo Kessisoglu e dall’associazione Occupy Albaro per la realizzazione del brano “C’è da fare”, dedicato a Genova e alle vittime del crollo di Ponte Morandi. La canzone, che verrà presentata giovedì 21 febbraio nella sede della Sony a Milano, sarà rilasciata il giorno successivo, venerdì 22 febbraio, e il ricavato sarà devoluto in beneficenza e investito in progetti nella Valpolcevera, una delle zona che ha sofferto di più in seguito alla tragedia del 14 agosto 2018. Il sogno è che con le donazioni in arrivo grazie alla canzone si possa costruire un centro sportivo polifunzionale. Una struttura permanente che simboleggi la solidarietà a favore dei genovesi da parte di tutta la popolazione italiana e che attraverso l’esercizio sportivo dia svago e piacere a chi lo pratica e a chi ne è spettatore. Per capire se tale ambizioso progetto è realizzabile bisognerà aspettare di conoscere l’importo delle donazioni, che, in caso contrario, saranno comunque destinate ad un’iniziativa di assistenza socio-sanitaria nella zona della Valpolcevera. Questi gli artisti che hanno preso parte al progetto: Annalisa, Arisa, Boosta, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Gino Paoli, Giorgia, Giuliano Sangiorgi, Ivano Fossati, Izi, J-Ax, Joan Thiele, Lo Stato Sociale, Luca Carboni, Malika Ayane, Mario Biondi, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Max Gazzè, Nek, Nina Zilli, Nitro, Raphael Gualazzi, Ron e Simona Molinari.
Kessisoglu e la genesi del brano
Kessisoglu è grande appassionato di musica e si diletta spesso a realizzare brevi video nei quali imbraccia la chitarra e realizza cover di alcuni dei suoi brani preferiti. Uno degli ultimi che ha pubblicato sul suo profilo Facebook è quello di “New York” dei Thegiornalisti. Stavolta, però, è voluto passare dall’altra parte della barricata, vestendo i panni dell’autore. «Il giorno del crollo del ponte Morandi mi trovavo lontano negli Stati Uniti e non potendo fare nulla, trovato un pianoforte in una libreria di San Francisco, mi sono seduto e ho scritto questa canzone per Genova di getto – ha raccontato l’artista ligure – le note scivolavano giù dalle mie dita senza fatica, erano l’espressione della mia incredulità e del mio sgomento. Tornato in Italia ho ripreso quelle note che mi erano rimaste dentro e ho scritto il testo. Ne è nata una canzone d’amore per la mia città, uno stimolo a non mollare, a non chiudersi ma ad aprirsi chiedendo aiuto in un momento difficile». Kessisoglu ne ha condiviso anche una strofa, anche se per la canzone completa bisognerà aspettare ancora qualche ora.
E allora vieni qui
togliti quel muso
e fatti abbracciare
sto vento freddo che soffia
ti voglio scaldare
sei sempre la stessa
ma se stavi male
me lo potevi dire
ma adesso basta parlare
c’è da fare
La curiosa assonanza con Giorgia
Nonostante il nome di Giorgia figuri tra quelli che partecipano al progetto pro-Genova, “C’è da fare” non è né una cover, né ha alcun legame particolare con il famoso brano che fu tra i primi successi della cantante romana. Si tratta di un pezzo completamente inedito, scritto e composto in toto da Kessisoglu con il contributo e la collaborazione dei venticinque artisti che lo hanno seguito in questa avventura.