Marco Mengoni e Adriano Celentano cantano insieme “La casa Azul”, brano contenuto nell’album “Atlantico”
“Atlantico” è il nuovo e quinto album di Marco Mengoni, che include anche una collaborazione d’eccezione con Adriano Celentano nel brano “La casa Azul”. Il disco è stato realizzato nel corso di due anni di duro lavoro, in cui Mengoni ha viaggiato molto e spesso anche da solo, per maturare quei temi e quelle musiche che poi ha voluto mettere all’interno del suo disco.
“La casa Azul” con Adriano Celentano
“La casa Azul” è uno dei brani presenti all’interno di “Atlantico” ed è cantata insieme ad Adriano Celentano. Per questa canzone dedicata alla figura di Frida Khalo, Marco Mengoni ha voluto avere al suo fianco uno dei più grandi interpreti della musica italiana, capace di regalare una voce di esperienza e di rivoluzione all’intero brano. Non a caso, Adriano Celentano inizia a cantare in un momento particolare del testo, proprio dopo il silenzio richiesto con un semplice “shhh”.
Il significato della canzone
La canzone è ispirata a una donna coraggiosa, Frida Kahlo, e al suo percorso di sofferenza che l’ha resa un simbolo del femminismo e della libertà. “La casa Azul” è dunque un testo molto profondo, che vuole avvicinarsi alla figura sfuggevole di questa donna e alla sua arte ed essere, al tempo stesso, un invito per tutti a riuscire a trasformare la sofferenza in forza, proprio come ha fatto Frida Kahlo. Per un progetto così ambizioso, Marco Mengoni ha dovuto scegliere una voce fatta di storia, dalle note profonde e graffianti come quelle di Adriano Celentano. Questo sodalizio ha contribuito a rendere “La casa Azul” un brano perfetto.
Il testo di “La casa Azul”
Il mondo sta sulla punta delle mie dita
chiuso fra un letto, uno specchio, una gioia labile.
Cosa hai dipinto para mí chiquita?
Ho mescolato in silenzio colori e lacrime
ed è un disegno che si confonde già
l'ombra di un segno che mi nasconde ma
sento la notte che bacia i miei piedi
anche se non la vedi
sapessi il rumore che fa
sapessi il rumore che fa.
Amare, odiare, lottare, viva la vida!
Là fuori il Messico urlava bestemmie e favole
dentro la polvere il sangue della corrida
il toro scuote la spada dalle sue scapole
rosa dell'anima chiusa in un'armatura
com'è che il sole sorride per la paura?
Con la bellezza trascinarci via se l'arte è una bugia
che dice la verità.
Ho disegnato un amore che sembra vero
una pozzanghera illusa d'essere cielo
ed una lacrima fine che non si può vedere
una collana di spine la strada fatta insieme
e la mia schiena bruciare la casa azzurra
la carne, il sangue, le vene della mia guerra
e disertare il cammino chiuso nella mia mano
tentare un altro destino che vada più lontano.
E ad ogni tela un'impronta delle mie dita
nella mia bocca parole che non si dicono
lungo la schiena il sudore della salita
l'avresti detto un destino così ridicolo
come una stella che brilla spenta già
quanta bellezza che arriva e passerà
sento la notte che tocca i miei piedi anche se non la vedi
se taci la senti...
shhh
ecco il rumore che fa!
Ho disegnato un amore che sembra vero
una pozzanghera illusa d'essere cielo
ed una lacrima fine che non si può vedere
una collana di spine la strada fatta insieme.
Las flores, el hijo ausente
la cama roja, el cràneo enfrente
la suerte novia, el sueño roto
la niña hermosa y my destino
la muerte
las flores, el hijo ausente
la cama roja, el cràneo enfrente
la suerte novia, el sueño roto
la niña hermosa y my destino
la muerte.
Ho disegnato un amore che sembra vero
una pozzanghera illusa d'essere cielo
ed una lacrima fine che non si può vedere
una collana di spine la strada fatta insieme
e la mia schiena bruciare la casa azzurra
la carne il sangue le vene della mia guerra
e disertare il cammino chiuso nella mia mano
tentare un altro destino che vada più lontano.
Las flores, el hijo ausente
la cama roja, el cràneo enfrente
la suerte novia, el sueño roto
la niña hermosa y my destino
la muerte
las flores, el hijo ausente
la cama roja, el cràneo enfrente
la suerte novia, el sueño roto
la niña hermosa y my destino
la muerte.