Alla scoperta dei Sigur Rós, la band islandese amata dai vip e dai registi di tutto il mondo
I Sigur Rós sono una delle band con più canzoni presenti nelle colonne sonore di film e serie tv, oltre a essere il gruppo con più fan tra colleghi e personaggi dello spettacolo. Ripercorriamo la loro carriera ultraventennale la loro storia musicale.
Le origini
Le origini della band risalgono al 1994, quando tre adolescenti, Jónsi Birgisson, Ágúst Ævar Gunnarsson e Georg Hólm, mettono su un gruppo musicale. La scelta di chiamarsi Sigur Rós viene dettata dal fatto che, pochi giorni prima, è nata la nipote di Birgisson, Sigurrós, un nome molto comune in Islanda e che significa “rosa della vittoria”. Dopo un primo singolo, “Fljúgðu”, vengono immediatamente notati da Björk, che inserisce il brano in un proprio disco. Da lì al primo contratto con l’etichetta islandese Bad Taste il passo è breve.
All’inizio, i Sigur Rós rimangono confinati nel territorio islandese e il primo album, “Von”, vede la luce solo tre anni dopo, seguito nel 1998 da un remix, “Recycle Bin”. Intanto, alle tastiere arriva Kjartan Sveinsson e, nel 1999 la band pubblica “Ágætis Byrjun”, con cui ottengono un grande successo internazionale.
Il successo internazionale e la lingua inventata
Nel frattempo, Gunnarsson viene sostituito da Orri Páll DýRason e i Sigur Rós cominciano a ottenere prestigiosi riconoscimenti anche fuori dall’Islanda. Grazie al successo ottenuto, fanno da spalla a gruppi come Godspeed You Black Emperor! e ai Radiohead, oltre a partecipare a numerosi festival in giro per l’Europa e, dopo le recensioni positive di “Entertainment Weekly” e “The Wire”, anche negli Stati Uniti. Alla fine del 2001, “Ágætis Byrjun” viene dichiarato il miglior album islandese del secolo.
Con il terzo album, “( )”, chiamato anche “Svigaplatan”, i Sigur Rós danno vita a una nuova lingua, il vonlenska, tradotto in inglese con “hopelandic” e in italiano con “speranzese”. Tutte le otto canzoni dell’album, senza titolo, sono cantante in questa lingua artificiale formata da sillabe inventate e senza alcun significato. Ogni sillaba viene scelta sulla base della sua musicalità, il cantante Jónsi Birgisson, ha creato il vonlenska per far sì che la lingua diventi uno strumento musicale in grado di esprimere dei concetti con i suoni.
Le colonne sonore
I Sigur Rós sono famosi soprattutto per essere una delle band più apprezzate dai personaggi dello spettacolo. Oltre a Björk, prima grande fan del gruppo, hanno ricevuto lodi da Madonna, Brad Pitt, Tom Cruise, Moby, David Bowie, Dave Gahan, Brian Molko, Natalie Portman. In Italia, tra i fan del gruppo islandese, ci sono Elisa, Lucio Dalla e Samuele Bersani.
Inoltre, molti dei brani dei Sigur Rós sono inseriti in colonne sonore di film, serie tv e anche videogiochi. Tra questi, “Vanilla Sky” di Cameron Crowe, “127 ore” di Danny Boyle, “Il gusto dell’amore” di Giulio Berruti, “Le avventure acquatiche di Steve Zissou” di Wes Anderson, “Dragon Trainer”. I Sigur Rós hanno scritto per intero la colonna sonora “La mia vita è uno zoo” di Cameron Crowe. Brani del gruppo islandese sono presenti nelle serie tv “The Walking Dead”, “The Vampires Diaries” e “Game of Thrones” e nei trailer dei videogiochi “The Prince of Persia”, “Assassin's Creed IV: Black Flag”, “Dead Space”.
A oggi, i Sigur Rós hanno pubblicato 8 album in studio, l’ultimo, “Route One”, è del 2017.