Mostra del Cinema di Venezia, Servillo vince la Coppa Volpi: "Grazie a Sorrentino"

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L'attore premiato all'82esima edizione della rassegna parla del suo rapporto col regista e del ruolo "così bello che solo dalla sua fantasia poteva venire fuori". E dal palco manda un messaggio e un ringraziamento anche alla Global Sumud Flotilla in viaggio verso Gaza

È un Toni Servillo soddisfatto quello che ritira la sua prima Coppa Volpi all’82esima Mostra del Cinema di Venezia che si è chiusa in laguna sabato 6 settembre con la vittoria del Leone d’Oro da parte di Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch e col Leone d’Argento Gran Premio della Giuria per The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania (TUTTI I PREMI).

Il discorso per la Global Sumud Flotilla

Servillo, che ha vinto il premio per La Grazia col ruolo del presidente della Repubblica a fine mandato costretto a prendere decisioni difficili sulla liberazione di un detenuto e sulla firma da mettere a una legge sull’eutanasia, ha ringraziato sul palco il regista Paolo Sorrentino e ha poi voluto rivolgere un pensiero alla Global Sumud Flotilla partita per portare aiuti umanitari a Gaza: "Consentitemi, a nome di un sentimento che tutto il cinema italiano prova, di esprimere ammirazione per coloro che hanno deciso di mettersi in mare con coraggio, di raggiungere la Palestina e di portare un segno di umanità in una terra dove quotidianamente e in maniera crudele la dignità umana è vilipesa”, ha detto Servillo.

L'intervista a Sky TG24

Poco dopo, ai microfoni di Sky TG24 nell'intervista che trovate in testa a questo articolo, ha voluto ringraziare ancora il regista ed esprimere la sua soddisfazione per il premio ricevuto: “Devo moltissimo a Paolo, devo moltissimo del mio lavoro nel cinema. Non so come ripagare la fiducia che ancora mi dà, nell’affrontare un personaggio così bello come questo presidente della Repubblica che solo dalla sua fantasia poteva venir fuori. Un premio graditissimo perché ha una storia nobile e viene consegnato in una manifestazione che ha una storia nobilissima e quindi gli attori lo ritengono un premio ambito”.