Velluto blu, nuovo trailer italiano del film di David Lynch restaurato che torna al cinema

Cinema
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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Il cinema italiano si prepara a celebrare uno dei più grandi maestri del XX secolo. Lucky Red e Cineteca di Bologna annunciano il ritorno in sala del capolavoro del compianto cineasta cult statunitense, scomparso il 16 gennaio 2025. Sul grande schermo arriva una versione restaurata che restituisce allo spettatore la potenza visiva e narrativa tipica del regista americano. In concomitanza con la notizia, è stato rilasciato il nuovo trailer italiano, offrendo un assaggio dell’emozione che il pubblico potrà vivere a partire dalla metà di settembre

Il panorama cinematografico italiano si prepara a rendere omaggio a uno dei più influenti registi del XX secolo: parliamo di David Lynch, di cui tornerà nei cinema nostrani il suo capolavoro, Velluto blu (titolo originale: Blue Velvet).
Lucky Red e Cineteca di Bologna annunciano il ritorno in sala del masterpiece del celebre cineasta statunitense, scomparso il 16 gennaio 2025. La pellicola arriva in una versione restaurata, capace di restituire allo spettatore l’intensità visiva e narrativa che contraddistingue il lavoro del regista americano. Contestualmente, è stato diffuso il nuovo trailer italiano (che potete guardare in alto, nella clip posta in testa a questo articolo), anticipando le emozioni che il pubblico potrà vivere a partire dalla metà di settembre.

L’omaggio in sala a David Lynch

Lucky Red e Cineteca di Bologna rilanciano il loro tributo al regista americano. L’iniziativa, avviata a maggio con la redistribuzione di alcune opere fondamentali di Lynch, prosegue ora con il quarto lungometraggio del maestro, Velluto blu.
La rassegna era partita con Cuore selvaggio, per poi includere Eraserhead e The Elephant Man, offrendo al pubblico italiano l’opportunità di riscoprire film che hanno segnato la carriera di Lynch. Ora, dal 15 al 17 settembre 2025, Velluto blu tornerà nelle sale in una versione restaurata in 4K, curata dallo stesso regista, assicurando il rispetto totale della sua visione artistica originale.

Il ritorno dello stile inconfondibile di Lynch

Uscito nel 1986, Velluto blu rappresenta un punto di svolta nella filmografia di David Lynch. Dopo esperimenti più mainstream come The Elephant Man e Dune, il regista ritorna alle atmosfere intense e surreali che avevano contraddistinto Eraserhead, riproponendo uno stile unico, sospeso tra il noir americano e l’esplorazione dei recessi più oscuri dell’inconscio.
Il film si avvale di un cast di grande prestigio: Kyle MacLachlan, Isabella Rossellini, Dennis Hopper e Laura Dern danno vita ai personaggi complessi e profondi dell’universo lynchiano, incarnando con forza l’originalità narrativa e visiva del regista.

David Lynch racconta la genesi di Velluto blu

Lo stesso Lynch ha raccontato il processo creativo e le radici autobiografiche del film, svelando quanto la sua infanzia a Spokane, nello stato di Washington, abbia influenzato l’estetica e le ambientazioni:
Velluto blu è un film molto americano. Visivamente sono stato ispirato dalla mia infanzia a Spokane, nello stato di Washington. Lumberton è un nome vero: ci sono molte Lumberton in America. L’ho scelto in modo da avere distintivi di polizia e cose del genere, perché era una cittadina vera. Poi la mia immaginazione ha preso il volo e così ecco i camion della legna che attraversano l’inquadratura e quel motivetto alla radio – ‘Al primo tonfo di un albero…’ – tutto questo è stato una conseguenza della scelta del nome. C’è una dimensione autobiografica. Kyle veste come me. Mio padre faceva il ricercatore scientifico per il Dipartimento dell’Agricoltura a Washington. Eravamo sempre nei boschi. Quando ce ne siamo andati ero stufo marcio dei boschi, ma ancora oggi i tronchi, i taglialegna… tutto questo per me è l’America, come le staccionate e le rose nella sequenza iniziale. Quell’immagine è talmente impressa nella mia memoria, e mi rende così felice. Fa parte dell’infanzia di molti di noi”, queste le parole dello stesso Lynch.
Attraverso queste parole, Lynch evidenzia come la sua opera sia sempre un intreccio tra esperienza personale e visione universale dell’America, capace di evocare ricordi e sentimenti profondi nello spettatore.

Un’immersione nei recessi dell’inconscio

Velluto blu va oltre la semplice rappresentazione di una cittadina americana: il film si addentra nei meandri più oscuri della psiche, affrontando temi che normalmente restano celati. Lynch definisce il suo lavoro come “un viaggio sotto la superficie di una cittadina americana, ma anche una sonda lanciata nell’inconscio o in un luogo in cui si affrontano cose che normalmente non incontri”.
Uno dei tecnici del suono del film ha descritto l’opera come “un incrocio fra Norman Rockwell e Hieronymus Bosch”, sottolineando la fusione tra realtà e fantasia, tra innocenza e corruzione. Il risultato è un’esperienza immersiva totale, capace di trasformare lo spettatore e imprimere nella memoria immagini indelebili, rimaste impresse per sempre nell’immaginario collettivo del cinema contemporaneo.

Potete guardare il nuovo trailer italiano del film Velluto blu di David Lynch in versione restaurata nel video che trovate in testa all’articolo.