“Salvate il soldato Ryan”: 5 cose da sapere sul film di Steven Spielberg che vinse 5 Oscar

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La pellicola debuttava nelle sale Usa 23 anni fa, il 24 luglio del 1998. Si tratta di un capolavoro ambientato alla fine della Seconda guerra mondiale, dopo lo Sbarco in Normandia del 1944. Nel cast ci sono Tom Hanks (nei panni di John H. Miller), Edward Burns (Richard Reiben), Matt Damon (James Francis Ryan) e Tom Sizemore (Michael Horvath). È tra i film di guerra più acclamati di tutti i tempi

Salvate il soldato Ryan debuttava nelle sale statunitensi 23 anni fa, il 24 luglio del 1998. Un capolavoro con cui Steven Spielberg vinse nel 1999 il suo secondo Oscar per la miglior regia dopo quello per Schindler's List. Il film è ambientato alla fine della Seconda guerra mondiale, dopo lo Sbarco in Normandia del 1944. Nel cast ci sono Tom Hanks (nei panni di John H. Miller), Edward Burns (Richard Reiben), Matt Damon (James Francis Ryan) e Tom Sizemore (Michael Horvath). È tra i film di guerra più acclamati di tutti i tempi. Dal budget ai premi, ecco 5 cose da sapere sulla pellicola.

Violenza e realismo

Diversi veterani si sono congratulati con Spielberg per l’estrema autenticità delle scene. Ma contemporaneamente il Dipartimento degli Affari Interni dovette istituire un numero verde per gli ex soldati che avessero avuto traumi dopo la visione. Alcuni Paesi, come la Malesia, vietarono il film per eccesso di violenza. Successe anche in India, dove inizialmente la pellicola fu bloccata. Ma in seguito al rifiuto di Steven Spielberg di tagliare le scene cruente, il primo ministro indiano vide personalmente il film. Ne rimase a tal punto toccato da ordinarne la distribuzione senza censura o tagli.

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Un Ryan troppo famoso

Per il personaggio del soldato Ryan, Steven Spielberg era alla ricerca di un attore sconosciuto. Aveva già notato Matt Damon ne Il Coraggio della Verità, ma aveva pensato che fosse troppo esile per la parte. Fu poi Robin Williams a presentarli sul set di Will Hunting – Genio Ribelle nel 1997. Spielberg decise così di scegliere lui, che in fondo non era così famoso. Ma Will Hunting – Genio Ribelle risultò un successo clamoroso: agli Oscar vinse per la miglior sceneggiatura originale e Matto Damon ottenne la nomination come miglior attore protagonista. Quando il film di Spielberg fu distribuito, l’attore interprete del soldato Ryan era ormai famosissimo.

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Una scena da 11 milioni di dollari

La storica scena della spiaggia di Omaha che apre il film è costata ben 11 milioni di dollari. Tra le mille comparse c’erano anche alcuni soldati dell’esercito irlandese. Alcuni di loro avevano perso degli arti, che vennero appositamente sostituiti con protesi artificiali per dare l’impressione che esplodessero in battaglia. Per girare l’intera scena ci volle un mese e Steven Spielberg impugnò personalmente la camera per girarne alcune parti. Per aumentare l’intensità di questa scena, ai cinema venne detto di tenere il volume più alto durante i minuti iniziali, per dare risalto agli avvolgenti effetti sonori.

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Spielberg non si aspettava il successo

Steven Spielberg raccontò che il film era un progetto intimo, girato in omaggio al padre, veterano della Seconda guerra mondiale. Non pensava alle vendite. Non si aspettava un tale successo. Ma il film vinse 5 Oscar, due Golden Globes e due BAFTA e raccolse un totale da record di 74 nomination. Steven Spielberg vinse l’Oscar come miglior regista. Janusz Kaminski vinse la miglior fotografia, Michael Kahn il miglior montaggio. Poi Oscar anche al miglior sonoro e miglior montaggio sonoro.

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Un duro allenamento militare

Gli attori principali hanno dovuto sottoporsi a un durissimo allenamento militare per sei giorni prima delle riprese. Tutti protestarono perché ritenuto troppo intenso e difficile, ma alla fine, convinti da Tom Hanks, lo portarono avanti fino in fondo. Dall’allenamento tuttavia era esentato Matt Damon, un espediente di Spielberg per far sì che gli attori sviluppassero un risentimento nei suoi confronti che poi sarebbe stato trasferito sullo schermo.

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