
Lo chiamavano Trinità, 50 anni fa usciva al cinema il film con Bud Spencer e Terence Hill
Scritto e diretto da E. B. Clucher, il 22 dicembre 1970 arrivava nelle sale quello che è considerato un capolavoro del cinema italiano: ha dato vita al sottogenere dei "fagioli western", parodia dello "spaghetti western" che alle sparatorie sostistuisce le scazzottate. Nella pellicola si conferma il fortunato sodalizio tra Carlo Pedersoli e Mario Girotti. LA GALLERY

"Lo chiamavano Trinità" è considerato un classico del cinema italiano, con l'imperdibile coppia Bud Spencer e Terence Hill che l'ha reso un vero e proprio capolavoro. In realtà la pellicola ha dato vita a un sottogenere: il "fagioli western", parodia dei più cruenti spaghetti western in cui le sparatorie sono sostituite con mirabolanti scazzottate
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Il film compie 50 anni: uscì al cinema in Italia per la prima volta il 22 dicembre del 1970. Ma continua a essere una pellicola cult più volte riproposta anche in Tv
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Proprio con "Lo chiamavano Trinità", la coppia del furbo Trinità/Terence Hill (ovvero Mario Girotti) e del fortissimo Bambino/Bud Spencer (vero nome Carlo Pedersoli) conferma il fortunato sodalizio che li aveva già visti apparire insieme in numerosi titoli di successo, come "I quattro dell'Ave Maria" o "Dio perdona... io no!"
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Scritto e diretto da E. B. Clutcher (ossia Enzo Barboni) come anche il seguito "...Continuavano a chiamarlo Trinità", il protagonista è il pigro pistolero Trinità (Terence Hill) che arriva in un paese dove lo sceriffo è inaspettatamente il fratello Bambino (Bud Spencer), un ladro di cavalli. I due si ritrovano a difendere la comunità dal cattivo Harrison e dai suoi uomini

Sulla scena iniziale in cui Trinità divora una padella intera di fagioli, Terence Hill rivelò che venne girata una volta sola dopo che l'attore aveva digiunato per le 24 ore precedenti, anche se alcuni ritengono fossero state 36 o 48. (Nella foto: una scena del sequel "...Continuavano a chiamarlo Trinità")

Le riprese del film si sono svolte nei territori al confine tra Lazio e Abruzzo e nei pressi della città spagnola di Almería, tutte località note per essere apparse più volte nei film del genere spaghetti western, come Campo Imperatore e il parco della valle del Treja

"Lo chiamavano Trinità" è stato il film italiano più visto al cinema dalla sua uscita nel 1970 fino al 1986. La sua fama è tale che Quentin Tarantino nella scena finale di "Django Unchained", poco prima dei titoli di coda, ha riproposto il tema principale di Trinità nella colonna sonora

"Lo chiamavano Trinità..." venne visto al cinema da quasi 9 milioni di persone e arrivò secondo come incassi nella stagione 1970/71, dietro solo a "Per Grazia Ricevuta" di Nino Manfredi, con un incasso totale di oltre 3 miliardi di lire: circa 27 milioni di euro attuali

Nel 1988, quasi vent'anni dopo la sua distribuzione in sala, il film fu visto in televisione da 11 milioni di spettatori in prima serata, nonostante non fosse la prima volta che veniva trasmesso in tv. Mentre nel 1992 la pellicola fu tra le 10 VHS più vendute in Italia: 22 anni dopo la sua realizzazione (Nella foto: una scena del sequel "...Continuavano a chiamarlo Trinità")

Tra le curiosità rivelate da Terence Hill ce n'è una sulla preparazione per interpretare il personaggio di Trinità. L'attore disse che, per la parte, iniziò ad allenarsi a casa sua a dare schiaffi, prendendo a sberle una colonna, sotto lo sguardo perplesso della moglie che aveva appena sposato e che credeva fosse impazzito

Nell'idea iniziale del regista sembra che il volto di Trinità sarebbe dovuto essere quello di Franco Nero. L'attore però avrebbe rifiutato la parte perché il copione gli sembrava troppo strano. Per i personaggi, che poi furono interpretati da Terence Hill e Bud Spencer, precedentemente si pensò anche a Luigi Montefiori, in arte George Eastman, e Pietro Martellanza, in arte Peter Martell

Sempre Terence Hill ha raccontato che mentre Barboni andava in giro tra le produzioni per proporre il copione, lui e Bud Spencer stavano cercando lavoro. Il regista arrivò da un produttore mentre erano presenti anche i due attori e, letto il copione, si proposero per i ruoli dei protagonisti

"Lo chiamavano Trinità" e il seguito "...Continuavano a chiamarlo Trinità" furono distribuiti anche all'estero. Soprattutto negli Usa ebbero un enorme successo, tanto che gli spettatori vollero recuperare anche i tre film precedenti della coppia Terence Hill e Bud Spencer. Le precedenti pellicole (e poi le successive) vennero pubblicizzate sempre nominando i "Trinity Boys", anche se il personaggio di Trinità non aveva niente a che fare con le precedenti produzioni. (Nella foto: una scena del sequel "...Continuavano a chiamarlo Trinità")

Il lettino di legno su cui si sdraia Trinità nel film per farsi trascinare dal suo cavallo è un oggetto realmente esistente chiamato treggia. Veniva usato dai nativi americani per trascinare carichi percorrendo lo stesso percorso, in modo che i solchi lasciati sul terreno potessero essere usati come indicazione della strada da percorrere l'anno dopo (Nella foto: una scena del sequel "...Continuavano a chiamarlo Trinità")

Il successo di "Lo chiamavano Trinità" venne replicato, l'anno successivo, dal seguito "...Continuavano a chiamarlo Trinità" che divenne campione d'incassi assoluto nella stagione 1971-72 e quarto film italiano tra i più visti di sempre dopo "Ultimo tango a Parigi", "Per un pugno di dollari" e "Guerra e pace". (Nella foto: una scena del sequel "...Continuavano a chiamarlo Trinità")