
Da Good Morning Vietnam a Radio Days: i film che raccontano il mondo della radio. FOTO
Il 13 febbraio è la Giornata mondiale della radio, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite. Il cinema ha spesso omaggiato questo mezzo di comunicazione. Da Woody Allen a Robert Altman, tanti registi hanno ambientato loro pellicole in una cornice radiofonica. Ecco le più celebri

La Giornata mondiale della radio è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite e si celebra ogni anno il 13 febbraio. Anche il cinema si è lasciato spesso ispirare da vicende con rimandi radiofonici. Da Good Morning Vietnam a Radio Days, da Radio America a Tandem, ecco i film più famosi
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I LOVE RADIO ROCK (2009) - Il film di Richard Harris (titolo originale The Boat That Rocked) racconta il fenomeno delle radio pirata inglesi negli anni ’60. Colonna sonora eccezionale e un cast corale che vede tra gli altri Philip Seymour Hoffman, Kenneth Branagh, Rhys Ifans e Bill Nighy. La pellicola si basa in particolare sulla vera vicenda di Radio Caroline, emittente fondata su una nave che trasmetteva da acque internazionali
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GOOD MORNING, VIETNAM (1987) - Robin Williams è il protagonista del film di Barry Levinson che racconta la vera storia di Adrian Cronauer, aviere e dj che durante la guerra in Vietnam diventa il conduttore della radio locale dell’esercito Usa a Saigon. Irriverente e vulcanico, sconvolge il palinsesto dell’emittente e manda in onda solo musica rock diventando molto popolare tra i soldati e mal sopportato dai suoi superiori
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RADIO AMERICA (2006) - L’ultimo film diretto da Robert Altman (titolo originale A Prairie Home Companion) è la storia di una piccola stazione radio del Minnesota che trasmette lo stesso programma di musica e pubblicità dagli anni ’70. I protagonisti, amati dal pubblico, stanno ormai invecchiando. Quando la radio viene assorbita da una grossa compagnia, il programma va verso la chiusura. Il cast corale è sublime, da Woody Harrelson a Meryl Streep, da Tommy Lee Jones a Lily Tomlin
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RADIO DAYS (1987) - Perla di Woody Allen che usa il filo conduttore della radio per raccontare la vita delle famiglie statunitensi nel periodo d’oro della radiofonia, tra gli anni ’30 e ’40. Dai quiz agli show, dalle letture dei romanzi via etere alla celebre trasmissione di Orson Welles sull’invasione degli alieni, è un grande omaggio alla radio attraverso gli occhi del protagonista Joe, una sorta di alter ego del regista
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THE VAST OF NIGHT (2019) - L’opera prima di Andrew Patterson è un originale omaggio alla fantascienza vintage che mescola radio, Ufo e cinema. Negli anni ’50 uno strano segnale captato da una centralinista viene diffuso da un suo amico che lavora alla radio locale nella speranza che qualcuno possa aiutarli a capire

RADIOFRECCIA (1998) - L’esordio dietro la macchina da presa di Ligabue, che con questo film ha lanciato definitivamente la carriera di Stefano Accorsi, intreccia il fenomeno delle radio libere nell’Italia di metà anni Settanta alla storia di un gruppo di amici in un paesino emiliano. Le vicende di Radio Raptus sono il racconto di un’epoca

RADIOSTARS (2012) - Commedia francese di Romain Levy, racconta la storia di Ben, che torna a Parigi dagli Usa ed è in crisi sia professionalmente che sentimentalmente. Incontra Alex, presentatore del programma radiofonico mattutino di Blast FM, il Breakfast Club. Ben viene assunto come sceneggiatore e deve aiutare lo staff a salvare la radio dal crollo degli ascolti

ALZA IL VOLUME (1990) - Il film di Allan Moyle segue le vicende di Mark (interpretato da Christian Slater), un liceale dell'Arizona che lancia una radio pirata che trasmette dal seminterrato di casa dei genitori. Sempre più giovani si sintonizzano sul suo programma anche se nessuno conosce la vera identità di "Hard Harry" o "Happy Harry Hard-on", come si è ribattezzato Mark

TALK RADIO (1988) - Oliver Stone segue le vicende di Barry Champlain, un giovane che inizia a lavorare in una radio a Dallas riscuotendo grande successo con il suo programma Voci nella notte. Dialoga con gli ascoltatori, gli dà consigli e si schiera apertamente con le minoranze, dagli omosessuali agli afroamericani, attirandosi minacce da parte di estremisti neonazisti

PARLA CON ME (2007) - Il regista Kasi Lemmons racconta la storia di Petey Greene (interpretato da Don Cheadle), ex detenuto che dopo essere tornato in libertà diventa uno speaker radiofonico. Siamo negli anni ’60 e il protagonista ottiene grande successo soprattutto tra la comunità afroamericana che vede in lui un riferimento, in un periodo in cui si iniziava a parlare di diritti civili

BRIVIDO NELLA NOTTE (1971) - Nel suo esordio come regista, Clint Eastwood è anche il protagonista del film: fa la parte di Dave Garver, un disc jockey di KRML che trasmette ogni sera da uno studio in California. L’incontro con una sua ascoltatrice porterà all’inizio di una relazione molto ossessiva da parte della ragazza. Una delle chiavi del film è la ripetuta richiesta di suonare in radio la canzone jazz Misty (infatti il titolo del film originale è Play Misty for Me)

THE AGRONOMIST (2003) - Documentario di Jonathan Demme, ripercorre la vita del giornalista Jean Dominique che lanciò Radio Haiti-Inter, la prima stazione indipendente dell’isola e mezzo per portare avanti le battaglie per i diritti civili sotto i regimi repressivi. L’uso della radio come spazio di libertà gli costò la vita

TANDEM (1987) - Film di Patrice Leconte, è la storia di Michel Mortez, ideatore e conduttore di un seguitissimo programma radiofonico itinerante, La langue au chat (La lingua del gatto), e della sua spalla tuttofare, il fonico Rivetot. Le cose cambieranno quando l'emittente radiofonica li avvisa che il programma sarà chiuso a breve

IL TALENTO DEL CALABRONE (2020) - Il film di Giacomo Cimini è un thriller che ruota attorno a un uomo (Sergio Castellitto) che chiama una radio minacciando di farsi esplodere su una autobomba in città. Tutta la trama si svolge in un lungo botta e risposta tra l’uomo e la trasmissione radiofonica

IL DISCORSO DEL RE (2010) - Il regista Tom Hooper si ispira a una storia vera che a suo modo ha la radio come punto di partenza e di arrivo. Il re Giorgio VI (Colin Firth) sale al trono ma soffre di una forma di balbuzie e per aiutarlo a superarla viene chiamato il logopedista Lionel Logue (Geoffrey Rush). Con metodi non convenzionali, i due instaurano un rapporto di amicizia e alla fine il sovrano riuscirà a tenere un perfetto discorso radiofonico alla nazione, in un’epoca in cui la radio era il solo mezzo con cui un re poteva comunicare con i propri sudditi