Il grande attore se n'è andato a causa da un attacco di cuore nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Ecco una breve rassegna delle sue migliori interpretazioni
Con la morte di Gigi Proietti il teatro, il cinema e la tv perdono sicuramente uno dei più grandi istrioni che il mondo dello spettacolo italiano abbia mai avuto, capace come pochi di alternare sul palco tragico e comico. Ed è sconfinata la lista dei suoi successi: dai film con i più grandi registi (Scola, Monicelli, Petri, Lattuada, Altman) ai "Cesaroni" e il Maresciallo Rocca" sul piccolo schermo; da "Cavalli di battaglia" al recentissimo "Edmund Kean" in palcoscenico. Fu grandissimo anche in versione doppiatore: ha prestato la voce a star come Richard Burton, Marlon Brando, Robert de Niro e Dustin Hoffman. Ed era lui Sylvester Stallone che grida "Adrianaaaaa!", nel primo Rocky. L'OMAGGIO DI SKY CINEMA A GIGI PROIETTI
Gassmann, Cremonini, Fiorello... tutti i messaggi sui social per Gigi Proietti
Ecco quali sono stati, secondo noi, i suoi film più riusciti.
“Brancaleone alle crociate” (1970)
Commedia diretta da Mario Monicelli, “Brancaleone alle crociate” è il seguito del riuscito “L’armata Brancaleone”.
Brancaleone da Norcia (Vittorio Gassman) è in viaggio coi suoi verso la Terra Santa, per conquistare il Sacro Sepolcro. Attaccati dall’antipapa Clemente, si salvano solamente in cinque, lui compreso. Disonorato per non essere morto in battaglia, gli appare l’Angelo della Morte che gli concede sette lune per morire di una morte gloriosa. Gigi Proietti è Pattume, un penitente colpevole di un peccato tanto ripugnante da non potere neppure essere nominato.
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“FEBBRE DA CAVALLO” (1976)
Diretto da Steno, “Febbre da cavallo” racconta le vicende di tre amici con la passione per le scommesse ippiche, costretti ad inventarsi sempre nuovi stratagemmi per sovvenzionare quella loro passione costosa e fallimentare.
Pieni di debiti, i tre (Gigi Proietti nei panni di Bruno “Mandrake” Fioretti, Enrico Montesano in quelli di Armando “er Pomata” Pellicci e Francesco De Rosa nei panni di Felice Roversi) arrivano ad ideare una grossa e assurda truffa che vedrà mescolarsi febbre del gioco, ossessione della scommessa e (s)fortuna. È il film, “Febbre da cavallo”, che lancia le carriere cinematografiche di Proietti e Montesano.
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“UN’ESTATE AL MARE” (2008)
Film a episodi diretto da Carlo Vanzina, “Un’estate al mare” si rifà alla canzone omonima di Giuni Russo.
Gigi Proietti è protagonista dell’episodio “La signora delle camelie”, dove recita nei panni di un doppiatore cinematografico chiamato a sostituire un suo amico nella parte del conte Duval, in una messa in scena del romanzo di Alexandre Dumas. Tuttavia, un problema di memoria gli impedirà di ricordare le battute e sarà costretto a ricorrere ad un suggeritore maldestro. Ne scaturiranno equivoci, risate e battute mal capite, per la gioia del pubblico chiamato ad assistere alla messinscena.
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E' morto Gigi Proietti
“INDOVINA CHI VIENE A NATALE?” (2013)
Diretto da Fausto Brizzi, “Indovina chi viene a Natale?” racconta le festività di una famiglia allargata, che si riunisce dopo la morte del capofamiglia Leonardo Sereni (Gigi Proietti): c’è il figlio maggiore Giulio (Diego Abatantuono) che possiede una fabbrica di panettoni, la nipote psicologa Valentina fidanzata con un diversamente abile, la figlia Chiara che dopo tanti amori sbagliati sembra felice accanto ad un maestro elementare. Un microcosmo variegato, in cui non mancheranno confronti e screzi.
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“IL PREMIO” (2017)
Gigi Proietti è un anziano scrittore in partenza per Stoccolma, dove deve ritirare il premio Nobel. Ad accompagnarlo nel suo avventuroso viaggio on the road sono il figlio Oreste (Alessandro Gassman), personal trainer in crisi con la moglie, la figlia blogger Lucrezia e il segretario Rinaldo. Sarà un viaggio epico, il loro, con lo scrittore che avrà come obiettivo quello di migliorare le vite dei suoi accompagnatori.