Il Premio: viaggio on the road con Alessandro Gassmann e Gigi Proietti
CinemaIl premio è il nuovo film di e con Alessandro Gassmann che torna alla regia per dirigere una commedia familiare che uscirà al cinema il 6 dicembre grazie a Vision Distrubution
Alessandro Gassmann ci sorprende sempre e comunque per le sue scelte. Dopo Il drammatico Razzabastarda e il documentario Torn – Strappati ha deciso di regalarsi e regalarci una commedia dal titolo “Il premio” (dal 6 dicembre nei cinema, grazie a Vision Distrubution”. Un viaggio on the road in compagnia di una bizzarra famiglia, quella dello scrittore Giovanni Passamonte (Gigi Proietti) diretto in Svezia per ritirare niente meno che il Premio Nobel. Gli altri compagni di viaggio sono Rocco Papaleo e Anna Foglietta.
Ecco come Gassmann ha spiegato il suo film nelle note di regia.
“Essere dei geni ha molti vantaggi ma anche svantaggi. La genialità è anche una diversità, e si porta dietro anche i problemi che le "diversità" possono presentare. Il mio film racconta questo, è il viaggio di una famiglia "diversa" ,che ha come perno centrale un anziano padre scrittore geniale che vince il premio Nobel per la letteratura. Ad accompagnarlo due dei tanti figli sparsi per il mondo e il segretario personale da sempre, il fedele Rinaldo.
Giovanni Passamonte, il nostro letterato, obbliga gli altri ad accompagnarlo in macchina da Roma a Stoccolma, e questa sarà l’occasione per tutti di scoprire gli altri e di cambiare il percorso della propria vita. A volte un talento spropositato sposta l'attenzione lontano dalle piccole cose fondamentali che ci circondano, tra le quali i nostri figli. Mio padre spesso diceva che se avesse voluto, avrebbe potuto accettare tutti i premi alla carriera che gli offrivano, e che avrebbe potuto girare il mondo, dormendo e mangiando gratis per tre anni, ma quel viaggio non lo fece mai.
Il film parte da questo spunto e grazie al talento dei miei protagonisti, Gigi Proietti, Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Matilda De Angelis e Marco Zitelli, vuole divertire e commuovere chi verrà a vederci. Un roadmovie che rappresenta un viaggio mai fatto, dove racconto fatti mai accaduti ma che sarebbero potuti accadere. Il cinema deve produrre emozioni, questo è quello che cerco di fare sempre nel mio lavoro di regista, a teatro e al cinema, questa per me è la funzione primaria del cinema, e senza un lavoro di gruppo, che parte dalla produzione che ringrazio, e passa attraverso tutti coloro che il Film lo fanno, sul set, prima e dopo, mettendo in campo il proprio talento. Mi riferisco alle musiche di Maurizio Filardo e Wrongonyou, alle scenografie di Sonia Peng, ai costumi di Mariano Tufano, alla fotografia di Federico Schlatter, senza di loro Il Premio non sarebbe stato il film che è.
Riderete, farete scoperte, vi appassionerete alle vicende tragicomiche di questa famiglia, e vi verrà voglia di fare un viaggio simile con le persone che amate. Allacciate le cinture e...buon viaggio!"